open letter al mio Arcivescovo Francesco CACUCCI! io sono stato con don Vito Bitetto, all'oasi San Martino il responsabile dei ministeri istituiti.. ed, io ero nei suoi elenchi, accoliti al momento dell'appello.. ma, alla fine della riunione, quando, io sono andato a salutarlo: gli ho strappato due particolari: 1. che, secondo lui, forse, io non vado alle riunioni da due anni.. ed oggettivamente questa è una menzogna(dei due incontri annuali certamente sono andato ogni anno), 2. e che, la sospensione del mio Accolitato, non è soltanto un fatto burocratico.. quindi, sabato mattina in Curia mi aspetta: il tribunale della inquisizione...
https://www.youtube.com/channel/UCpV3jx6T3sB3qsDWN2kU0vg/discussion
ma, il mio è soltanto: un esperimento politico, della proposta di un Re di Israele lorenzoJHWH (il Messia Ebreo). la proposta politica del Mahdì lorenzoAllah. quindi la proposta di un Governatore sul mondo intero: Unius REI, perché, è necessario creare una autorità più grande: dei poteri occulti ed esoterici del Nwo, che, fa compiere alla CIA, circa, 200.000 sacrifici umani sull'altare di satana, ogni anno. quindi, ovviamnete: tutto quello, che, io ho detto di strano, ed ammetto di avere detto tante cose, che a tutti possono sembrare strane, [ ma, che, sono veramente la mia intima, la mia soggettiva, personale esperienza di fede ] NON HANNO UN VALORE TEOLOGICO O RELIGIOSO.. e non potrebbe essere diversamente, se, si tratta per me: di un esperimento politico! Ecco perché, io non ho una nuova dottrina religiosa da inventare.. io pretendo da tutti la osservanza dei diritti umani, ecco perché, attraverso, la legge universale (tutto è amore) ed attraverso, la legge naturale (1. non mentire; 2. non fare il male) io ho elaborato questa METAFISICA laica, che, è anche, una spiritualità naturale del valore e della virtù: che io ho chiamo la rivoluzione culturale della FRATELLANZA UNIVERSALE, infatti, il nostro denaro, costra 270%, con tre truffe legalizzate, ed è questo che, rende inevitabile la guerra mondiale, come, ha intuito, Ezra Paund, e come, ha dimostrato, il santo cattolico e scienziato Giacinto Auriti... [[ circa, tutto quello che io ho vissuto insieme ai satanisti della CIA in youtube: 187AudioHostem, IhatenewLayout, ecc..? io credo, che, non ci potrebbe essere un essere umano normale, che, potrebbe ascoltare certe cose, che io posso dire: senza perdere il proprio equilibrio mentale!
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/mediooriente/2014/11/25/onu-a-israele-basta-demolizioni-casi_49587d24-bd29-46d0-ae4c-b5bc532c12c3.html
ormai la Europa NATO è diventata, uno jihadista bombarolo, genocidioassistito CIA: per il califfato Nuovo Ordine Mondiale! cosa è rimasta della democracrazia nel regime massonico MERKEL Rothschild Bildengerg? ] MOSCA, 25 NOVembre. Due passeggeri di un autobus di linea sono morti ed altri sette sono rimasti feriti in seguito ad un bombardamento stamane a Donetsk, roccaforte dei separatisti filorussi nell'Ucraina orientale. Lo riferisce il sito del Comune.
http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2014/11/25/ucrainaordigno-su-bus-a-donetsk2-morti_c7bb767f-05fd-4254-bb16-e4e70057e0b5.html
] Ucraina: ordigno su bus a Donetsk, 2 morti. In seguito bombardamento nella roccaforte separatisti filorussi. 25 novembre 2014
Anita Brucioni
Maledetti criminali. Neanche i nazisti sparavano indiscriminatamente sulla popolazione civile. Poroshenko e la sua cricca andrebbero processati al più presto per crimini contro l'umanità.
Simone Supri · Top Commentator
Intanto le indagini sull'abbattimento del Boeing sono state insabbiate... chissà perchè, eh?
Simone Supri · Top Commentator
Luca Papulik Pennisi Appunto... 8 mesi per recuperare dei dati da un sistema di registrazione... manco fossero i geroglifici prima della Stele di Rosetta.
Poi ci sono i dati sull'analisi dei resti, e la condivisione dei dati mentre li recuperano ed accumulano sulle varie zone.
In Olanda non c'è il deserto, ma se serve possono farsi arrivare una portacontainer di sabbia direttamente dal Mojave, che se non erro è nel Nevada relativamente vicino all'area 51, stando per stare nel suo tema
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Antonio D'Ettorre · Top Commentator · Direttore presso Indaco Travel
ci sono forze internazionali interessate a mantenere alta la tensione in quella regione e contro la Russia. Non cadiamo nel giochetto di sempre, perche' gli americani sono abili a costruire le situazioni, le studiano a tavolino. Vogliono a tutti i costi provocare la Russia, per inasprire in rapporti con gli europei. Purtroppo in Europa abbiamo dei dilettanti della politica, tanto e' che anche uno statista come Helmut Khol e' molto critico con la Merkel e i vertici europei.
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Valerio Peccia · Top Commentator · Colomba antonietti
nazi ukraini di merda continuate pure,prima o poi verrete puniti duramente per i vostri crimini
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ecco la logica del nazismo; Merkel, UE 322 USA NATO: il regime; islamico massonico: del nuovo Califfato Ordine Mondiale: della violazione sharia Erdogan: di ogni diritto umano: Ummah, per dhimmi schiavi, Hitler avrebbe approvato!
http://www.ansa.it/nuova_europa/it/notizie/rubriche/altrenews/2014/11/05/iatseniuk-negoziati-con-ue-usa-russia-senza-ribelli_4050355e-8093-49fb-a4b7-3ecb23216764.html
Il premier dell'Ucraina, Arseni Iatseniuk, ha dichiarato che per porre fine al conflitto nel sud-est "uno dei format più efficienti è quello di Ginevra", che prevede trattative con la partecipazione di Usa, Ue, Russia e Ucraina e l'esclusione dei separatisti.
"Sottolineo ancora una volta - ha detto Iatseniuk - che non ci sono prospettive di negoziato" con i ribelli. L'accordo siglato a Ginevra il 17 aprile in questo formato, rimasto lettera morta, prevedeva il disarmo dei gruppi armati e un'amnistia per gli insorti. Aprendo una seduta del Consiglio dei ministri, il premier ha inoltre annunciato che il governo ucraino ha deciso di sospendere i finanziamenti ai territori del sud-est: sotto il controllo dei separatisti filorussi.
L'ONU è preoccupata per agli attacchi contro: i russofoni in Ucraina orientale. L'ONU è preoccupata per i rapporti, provenienti dall'est dell'Ucraina che parlano di oppressioni su base etnica, ha detto il rappresentante ufficiale del capo dell'organizzazione Stéphane Dujarric, commentando le informazioni che a Mariupol e in altre città controllate dai militari ucraini cresce il numero di attacchi contro la popolazione russofona.
"Questi sono i problemi per cui il Segretario generale delle Nazioni Unite insiste per la continua presenza della missione di monitoraggio sui diritti umani che presenta regolari relazioni. Ban Ki-moon invita tutte le parti a seguire la lettera e lo spirito degli accordi di Minsk", ha detto Dujarric.
http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_25/L-ONU-e-preoccupata-per-agli-ttacchi-contro-i-russofoni-in-Ucraina-orientale-5612/
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ABUSI SESSUALI ED IPOCRISIA: NELLA CHIESA DI CRISTO!] [ tutti i crimini ideologici: della Chiesa Cattolica, che, ufficialmente nella Persona di Papa FRANCESCO: pone la questione soltanto, sul piano morale dei singoli, e non vuole comprendere come ha potuto tradire i primi 1000 anni della sua storia, come è attualmente per la Chiesa Ortodossa, dove i presbiteri possono essere degli uomini sposati! ] NATURALMENTE GLI STORICI NEMICI DELLA CHIESA, CON QUESTE NOTIZIE VANNO A NOZZE, E AGGIUNGONO LE LORO CALUNNIE! Papa Francesco chiede scusa sugli abusi sessuali: il discorso integrale, La richiesta di perdono alle vittime di pedofilia http://www.leggioggi.it/2014/07/07/papa-francesco-chiede-scusa-sugli-abusi-sessuali-discorso-integrale/ Il Papa chiede scusa per abusi del clero, 07/07/2014 ABUSI SESSUALI ED IPOCRISIA: NELLA CHIESA DI CRISTO!] [ tutti i crimini ideologici: della Chiesa Cattolica, che, ufficialmente nella Persona di Papa FRANCESCO: pone la questione soltanto, sul piano morale dei singoli, e non vuole comprendere come ha potuto tradire i primi 1000 anni della sua storia, come è attualmente per la Chiesa Ortodossa, dove i presbiteri possono essere degli uomini sposati! ] Un gruppo di vittime di abusi da parte di sacerdoti ha partecipato questa mattina a Santa Marta alla messa celebrata dal Papa. Il gruppo, con persone provenienti da Gran Bretagna, Germania e Irlanda, dopo la messa ha incontrato papa Bergoglio http://www.gazzettadelsud.it/news//99532/Il-Papa-chiede-scusa-per-abusi.html ABUSI SESSUALI ED IPOCRISIA: NELLA CHIESA DI CRISTO!] [ tutti i crimini ideologici: della Chiesa Cattolica, che, ufficialmente nella Persona di Papa FRANCESCO: pone la questione soltanto, sul piano morale dei singoli, e non vuole comprendere come ha potuto tradire i primi 1000 anni della sua storia, come è attualmente per la Chiesa Ortodossa, dove i presbiteri possono essere degli uomini sposati! ] paraguay, Coprì abusi sessuali, Papa rimuove vescovo, 25/09/2014, Malversazione e copertura di abusi sessuali nella sua diocesi. Con queste accuse Papa Francesco ha rimosso un vescovo del Paraguay dall'esercizio delle sue funzioni Coprì abusi sessuali Papa rimuove vescovo. Il Papa ha disposto lo spostamento dalla diocesi Ciudad del Este in Paraguay di mons. Rogelio Ricardo Livieres Plano, nominando al suo posto come "amministratore apostolico" mons. Ricardo Jorge Valenzuela Rios. Livieres è accusato tra l'altro di malversazione e copertura di abusi sessuali di preti della sua diocesi. L' "avvicendamento" è annunciata da una nota della sala stampa vaticana riferendo le "conclusioni" delle visite apostoliche disposte dal Papa prima di decidere. http://www.gazzettadelsud.it/news//109835/Papa-rimuove-vescovo--per-copertura.html IL PAPA e le vittime dei preti pedofili]Cari amici, ieri Papa Francesco ha dedicato l'intera mattinata all'incontro con sei vittime di preti pedofili (tre uomini e tre donne, provenienti da Irlanda, Gran Bretagna e Germania). Ha celebrato la messa con loro alle 7, ha pronunciato un'omelia forte e inequivocabile, li ha salutati al termine della celebrazione come fa di solito. Poi, dalle 9.30 alle 12.30, li ha incontrati personalmente uno ad uno, una ad una. Più che nelle parole – comunque dirompenti, con un chiaro riferimento non solo al sacrilegio compiuto dagli uomini in tonaca che abusano dei minori, ma anche ai vescovi che hanno fatto finta di niente, hanno sottovalutato, hanno coperto - a contare è stato il tempo. Il tempo dell'ascolto. Il tempo dell'incontro personale. Non si è trattato di un gesto formale. Le vittime che ieri erano a Santa Marta sono rimaste colpite dal fatto che il Papa non guardasse l'orologio. Dove sta dunque il valore, l'insegnamento di quanto accaduto ieri? Sta innanzitutto nell'esempio. Accogliendo le vittime e ascoltandole, il Papa ha mostrato a tutti i vescovi del mondo come fare in questi casi. Le vittime degli abusi, crimini orrendi che spesso uccidono la fede nei piccoli destinati a portarne le conseguenze indelebilmente incise nella loro anima e nella loro esistenza, vanno accolte, aiutate, assistite. Vanno soprattutto ascoltate. Le vittime sono loro, non i preti accusati (ovviamente se se le accuse sono fondate). Già due volte Francesco ha detto che non c'è posto per chi commette questi abusi nel ministero sacerdotale e che non si faranno sconti a nessuno. C'è da augurarsi che queste sue indicazioni vengano messe in pratica. E che le amicizie potenti, anche all'interno del Vaticano, o qualche cavillo del diritto canonico, non lascino impuniti coloro che dovrebbero avvertire sulla coscienza il peso del suicidio di qualche loro vittima, e che invece fingono di non rendersi conto del male commesso. http://2.andreatornielli.it/?p=7563 ============ NATURALMENTE GLI STORICI NEMICI DELLA CHIESA, CON QUESTE NOTIZIE VANNO A NOZZE, E AGGIUNGONO LE LORO CALUNNIE! "Tutto, insomma, evidenzia l'immane problema di una istituzione faraonica ed autoreferenziale, prigioniera delle proprie storture e dei propri interessi mondani, che da secoli accumula errori su errori, crogiolandosi nella corruzione e nell'immobilismo, lucrando malsano prestigio senza però formare al rigore le coscienze ed intascando miliardi all'anno per tali controproducenti attività." http://2.andreatornielli.it/?p=7563 ================================ QUESTA è LA AGONIA DELLA CHIESA CATTOLICA! OVVIAMENTE, LA PEDOFILIA, PRESA IN QUESTIONE, NON RIFERISCE LA ADULTERIO LA OMOSESSUALITà E TUTTI I RAPPORTI SESSUALI PECCAMINOSI AVVENUTI CON ADULTI! SOLTANTO UNA PICCOLA PARTE DI hISBERB OCCULTO E SEGRETO CHE HA PROPORZIONI BEN PIù VASTE http://www.uaar.it/ateismo/controinformazione/pedofilia-ecclesiastica Pedofilia ecclesiastica L'Uaar riceve costantemente segnalazioni di casi di pedofilia religiosa, riportati dalle cronache di tutto il mondo. L'associazione non è nata per combattere la pedofilia ecclesiastica, e non intende trasformare i suoi spazi informativi in bollettini che documentano il fenomeno. Però, poiché la Chiesa cattolica porta avanti pressoché quotidianamente una campagna di denigrazione degli atei, additandoli come persone prive di moralità, ci sembra giusto darne menzione quantomeno in questa pagina, segnalando le notizie che riguardano gli abusi sessuali su minori commessi in ambienti religiosi. Al lettore giudicare il pulpito da cui giunge la predica, e se il numero di casi può giustificare l'affermazione che si tratta di «mosche bianche». 13/11/2014. St. Paul's priest's suspected child porn never reported to police (SC Times) 13/11/2014. Nouveau cas de pédophilie au diocèse de Bruges: le prêtre de 50 ans s'est montré violent (RTL) 11/11/2014. Irish pedophile priest gets 4-year supervised freedom (Press TV) 09/11/2014. Filmini negli spogliatoi con la spy pen - indagato mister di volley femminile (Repubblica) 09/11/2014. Spoltore, indagato ex parroco Don Vito Cantò per pedofilia (ilPescara) 06/11/2014. Chicago Priests Raped and Pillaged for 50 Years (Daily Beast) 31/10/2014. Albenga, l'ultima crociata: il vescovo Oliveri manda un prete pedofilo a dire messa (Secolo XIX) 29/10/2014. L'allenatore e gli abusi negli spogliatoi - un altro baby calciatore lo denuncia (Repubblica) 29/10/2014. «Abusi sessuali su minori», indagato parroco del Brindisino. In serata celebra messa (Repubblica) 28/10/2014. Presunto prete pedofilo salvo per prescrizione, e la Svizzera paga (Ticinonline) 28/10/2014. Parrocco suicida in canonica, la curia: «Ammise abusi su una 13enne» (Corriere della Sera) 23/10/2014. Albenga. Pedofilia e preti nudi su Facebook (Articolo Tre) 15/10/2014. Versilia, pedofilia: prete molesta bambino. La curia lo trasferisce (Messaggero) 12/10/2014. NSW police watchdog to investigate handling of Catholic abuse claims (Guardian) 12/10/2014. Accusato di abusi su minori. Condanna ridotta ad un prete (Benevento Ottopagine) 10/10/2014. Prete accusato di pedofilia ammette rapporti con tre minori (Repubblica) 29/09/2014. Pennsylvania pedophile priest ordered to stay behind bars (PressTv) 25/09/2014. Il lato oscuro del Cardinale (L'Espresso) 19/09/2014. Former Santa Paula priest accused of molesting two girls (Ventura County Star) 14/09/2014. Gioia Tauro, prete condannato ma «promosso» dal vescovo (Corriere della Sera) 13/09/2014. Sacerdote canadiense es hallado culpable de pedofilia y zoofilia (HispanTV) 10/09/2014. Un prêtre français a été condamé à trois ans de prison pour agressions sexuelles (Le Nouvelliste) 28/08/2014. Filipino priest held in US for child abuse (UCA News) 28/08/2014. Why Is Pope Francis Protecting A High-Ranking Pedophile (Indian Country Today Media Network) 25/08/2014. Church took 20 years to defrock paedophile priest, inquiry hears (ABC) 22/08/2014. Preti pedofili, cardinale Pell: «Come camionisti che molestano autostoppiste» (Fatto Quotidiano) 19/08/2014. Church lawyer told victims that police involvement would postpone process (Guardian) 18/08/2014. Archdiocese Accused of 30-Years Coverup (Courthouse News Service) 12/08/2014. Religious order to pay record sexual abuse settlement (Globe And Mail) 04/08/2014. 20 vittime di abusi si rivolgono all'Associazione del monastero di Fischingen (Tio - il portale del Ticino) 31/07/2014. Diocese may send sexual abuse allegation to abuse review board (Katc) 30/07/2014. Corrientes: La denuncia de abuso contra el cura Jesús Pacheco llegó al Papa (Corrientes Hoy) 30/07/2014. Un prêtre accusé de pédophilie en Afrique du Sud extradé vers l'Allemagne (Le Soir) 29/07/2014. Escándalo Sexual en entorno de Horacio Cartes (Diario Siglo XXI) 12/07/2014. Latina, sacerdote pedofilo: dopo Ventotene colpisce a Palermo, nuova condanna (Il Messaggero) 10/07/2014. Quebec court orders religious group to compensate victims of sexual abuse (CTV News) 08/07/2014. Randazzo, parla il giovane molestato dal prete condannato per pedofilia (Blog Sicilia) 05/07/2014. Child sexual abuse royal commission: Vatican declines request to provide all documents relating to Australian priests (ABC) 05/07/2014. Prete pedofilo condannato a 4 anni, provò ad abusare di un minore anche in chiesa (Messaggero) 30/06/2014. Australia bishop charged with abuse (Bbc News)25/06/2014. Preti pedofili - Arcidiocesi di Seattle pagherà 12 milioni di dollari (Oggi Notizie) 24/06/2014. Abusi sessuali e appropriazione indebita, arrestato direttore della Caritas di Trapani (Repubblica) 23/06/2014. Winona Diocese: We're obligated to pay pedophile priest (Post Bulletin) 19/06/2014. Loano, prete condannato per abusi su minori: la Curia difende don Giaccardi, "tanto clamore per nulla" (IVG) 18/06/2014. Violentò la nipotina: condannato. «Il prete mi consigliò di non dire niente» (Il Tirreno) 13/06/2014. Angers: un prêtre écroué pour détention d'images pédophiles (Fait Religieux) 11/06/2014. Testimonianza choc: Rapporti sessuali a Roma con un prete pedofilo (Rovigo Oggi) 11/06/2014. Catholic church has 'sociopathic disregard for sex abuse victims' (Guardian) 10/06/2014. St. Louis archbishop claims he wasn't sure it was illegal for priests to have sex with kids (Church and State) 07/06/2014. Pedofilia, confermata condanna per don Turturro (Gazzetta del Sud) 07/06/2014. "Chiesa e pedofilia, il caso italiano": intervista a Federico Tulli (A ragion veduta) 06/06/2014. Escándalo: Obispo acusado de encubrir a pedófilo inculpa a arzobispo de gay (La Nacion) 05/06/2014. Prete ferrarese condannato per pedofilia (Estense.com) 04/06/2014. Pedophile priest on the run in northern Mexico (Press Tv) 03/06/2014. Parroco accusato di pedofilia a Visinada (Il Piccolo) 02/06/2014. Catholic diocese to face abuse realities (Aap) 26/05/2014. Frank Klep, former Victorian Catholic priest and teacher at Salesian College, sentenced to 10 years in prison (Abc) 21/05/2014. Catholic order of nuns admit emotional abuse and neglect took place in its residential homes (Irish Mirror) 20/05/2014. Sacerdote pedofilo accusato di oltre 100 casi di abusi (Ticinonline) 20/05/2014. Lyon: un prêtre soupçonné de pédophilie placé en garde à vue (BFMTV) 14/05/2014. Fresh allegations of child sex abuse by priests (Santa Fe New Mexican) 14/05/2014. North Catholic alums claim three more brothers were sexually abusive (Pittsburgh Post-Gazette) 13/05/2014. Arrestan sacerdote por tráfico sexual de menores en Naranjito (Primera Hora) 13/05/2014. Procuraduría investiga a sacerdote por abuso sexual (Union) 10/05/2014. Il video choc che imbarazza Bergoglio (Manifesto) 06/05/2014. Preti pedofili: quasi 3500 casi in dieci anni, 884 sacerdoti allontanati (Corriere della Sera) 05/05/2014. «Sono stati promossi prelati che coprirono atti di pedofilia» (Corriere della Sera) 05/05/2014. Audizione Vaticano davanti a Commissione Onu (Internazionale) 05/05/2014. India, arrestato un prete per aver violentato una bambina di 10 anni (Repubblica) 30/04/2014. Abusi su minore tra Genova e Roma, prete a giudizio (Secolo XIX) 24/04/2014. Vaticano, il New York Times contro la santificazione di papa Wojtyla: «Non fece nulla per le vittime della pedofilia» (Huffington Post) 12/04/2014. Vatican Clears Puerto Rico Bishop in Abuse Case (Ap) 12/04/2014. Deceased Dutch Catholic bishop was child molester – abuse commission (Reuters) 12/04/2014. Leading Catholic priest in Birmingham charged with indecently assaulting child (Birmingham Mail) 10/04/2014. Il giudice accusa la Diocesi: emarginò la vittima di abusi sessuali (Quotidiano di Puglia) 08/04/2014. Novara, sacerdote pedofilo condannato a 6 anni di carcere (Globalist) 08/04/2014. Catholic priest sorry for abuse: court (Sunday Morning Herald) 05/04/2014. Chiesa Usa, accuse pedofilia costate 3 mld (Lettera 43) 05/04/2014. Parroco arrestato per sesso con minori, a febbraio finì in un canale con il suo Suv (Repubblica) 01/04/2014. Lourdes: un prêtre condamné pour agression sexuelle sur un enfant de choeur (Le Parisien) 28/03/2014. Denunciare un prete pedofilo? Cei: «I vescovi non sono obbligati» (Unione Sarda) 28/03/2014. Abusa per 11 anni di un bambino. Sotto accusa sacerdote dell'Aventino (Repubblica) 27/03/2014. Tre anni di abusi. Condanna grave per il prete: la 'veste' ha moltiplicato le ferite per il ragazzo (Diritto e giustizia) 27/03/2014. Bimbo di otto anni accusa il seminarista: «Mi ha violentato» (Repubblica) 24/03/2014. Paedophile priest Francis Paul Cullen jailed for 15 years (Guardian) 24/03/2014. Catholic priest due to be sentenced for sexual assault (ITV) 22/03/2014. Tentazioni online: hai mai fatto sesso con un prete (L'ora della Calabria) 13/03/2014. I silenzi del card. Bergoglio sugli abusi. Un dossier dagli Stati Uniti (Adista) 12/03/2014. Foto pedoporno, sacerdote patteggia (La Provincia Pavese) 06/03/2014. La Réunion: un prêtre pédophile condamné à verser 1 euro symbolique (Fait Religieux) 28/02/2014. Roma, molestava bimbi in oratorio: arrestato ex allenatore di calcio (Vnews 24) 28/02/2014. Former altar boy reveals grim details of Philadelphia priest's alleged sex abuse (New York Daily News) 28/02/2014. Dieci mamme accusano il parroco: «Ha violentato le nostre bambine» (il Gazzettino) 26/02/2014. Abus sexuels au sein de l'Église - Déjà 1,4 million d'euros versés aux victimes (DH) 25/02/2014. Dalmazia: la Chiesa condanna il parroco pedofilo (Il Piccolo) 22/02/2014. KC diocese settles 2 lawsuits for $ 1.2 million (Nevada Daily Mail) 19/02/2014. «Abusi su 2 fratelli ai ritiri spirituali» (Corriere della Sera) 19/02/2014. L.A. Archdiocese settles final priest abuse case for $13 million (Los Angeles Times) 19/02/2014. Paedophile teacher was given benefit of the doubt by Catholic principal (Guardian) 18/02/2014. Catholic Church withholding millions from victims, alleges government (CBC News) 18/02/2014. Deux ans ferme requis contre un ancien prêtre pour agressions sexuelles sur mineures (Paris Normandie) 18/02/2014. Northern Ireland clerical abuse body undermined by Church, says Amnesty (Ekklesia) 17/02/2014. Prete arrestato in Polonia, era in servizio a Santo Domingo (Internazionale) 16/02/2014. Il vicario difende il prete pedofilo cacciato dal papa (Corriere della Sera) 14/02/2014. Pope Pressed on Bishop Who Supervised Pedophile (New York Times) 13/02/2014. Archdiocese financial data show $3.9M operating loss (MPR News) 13/02/2014. Duluth diocese sued for sex abuse documents (TwinCities) 12/02/2014. Sesso con minori, condannato a un anno l'ex parroco Nuvola (Repubblica) 10/02/2014. Catholic priest in Czech Republic suspected of sexually abusing teen girl, raping woman (Associated Press) 08/02/2014. Polish Catholic Church faces first child abuse lawsuit (UPI) 07/02/2014. Molestie su un bambino. Un diacono va a processo (Corriere di Como) 05/02/2014: U.N. issues scathing report on Vatican handling of sex abuse (Washington Post) 31/01/2014: Us Catholic Diocese Seeks Bankruptcy Protection (Wn) 30/01/2014: Ex-arzobispo de Yakima habría ocultado información de abusos (El Sol de Yakima) 27/01/2014: 'Maciel abusaba de todos' (Am) 23/01/2014: Sorisole, preti pedofili e minori con condanne nella stessa struttura (Bergamo News) 23/01/2014: Settemila euro di multa al prete esibizionista (RSVN) 22/01/2014: Nardò, parroco condannato per abusi. E la Curia dovrà risarcire la vittima (Nuovo Quotidiano di Puglia) 21/01/2014: «Abusi su allievo», prete si autosospende (La Provincia Pavese) 18/01/2014: 400 sacerdoti 'spretati' da Ratzinger. 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Lui: «Estorsione» (Il Resto del Carlino) 16/1/2013: Australia, il governo indagherà sui preti pedofili (Vatican Insider) 9/1/2013: I vescovi bloccano le indagini sui preti pedofili (Internazionale) 8/1/2013: Giudice impone alla Chiesa di rivelare i nomi dei sacerdoti accusati di abusi (Vatican Insider) 29/12/2012: Párroco de Antioquia habría abusado sexualmente de tres menores de edad (Caracol) 13/12/2012: Sciacca, prete accusato di pedofilia perde il sacerdozio (Sicilia informazioni) 13/12/2012: Gallup Diocese named in new sex-abuse lawsuit (The Arizona Republic) 11/12/2012: Spretato don Inzoli (Vatican Insider) 8/12/2012: Catholic priest Father Tim Hopkins quizzed over eleven-year-old girl sex abuse allegations (Manchester Evening Standard) 7/12/2012: P. 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Frate arrestato, accusa di pedofilia: "Abusi su ragazzo di 12 anni" (Blitz Quotidiano) 28/11/2012: Il parroco antimafia che era un pedofilo (Giornalettismo) 26/11/2012: Accused Aussie paedo priest flees to Sri Lanka (Times) 24/11/2012: Au Canada, un scandale de pédophilie rattrape une communauté catholique (Le Monde) 23/11/2012: Abusos en el seminario: siguen las periciales a las víctimas y buscan indicios en Tucumán (La Noticia Digital) 20/11/2012: Il pedofilo scarcerato che vuole tornare a fare il prete (Giornalettismo) 15/11/2012: Molestie sessuali su cinque ragazzine tre anni e mezzo a sacerdote di Como (Repubblica) 13/11/2012: Varese, suora agli arresti per abusi sessuali e violenze su ragazzina (Corriere della Sera) 10/11/2012: Police inquiry 'a decoy' in Church abuse investigation (Abc News) 10/11/2012: Jorge Edwards revela que un sacerdote abusó sexualmente de él cuando era niño (Periodista Digital) 09/11/2012: Cardinal admits priests abused children (Upi) 08/11/2012: Il prete indagato per violenza sessuale (Giornalettismo) 01/11/2012: Preti pedofili, vedova fa causa alla Chiesa per il suicidio del marito nel 1992 (Blitz Quotidiano) 01/11/2012: GB Diocese ordered pay $500,000 after being found guilty in a civil lawsuit (Post Crescent) 27/10/2012: GB:Primate cattolico a Vaticano, tolga onorificenza a Savile (Repubblica) 26/10/2012: Hope for victims in church abuse inquiry (The Australian) 22/10/2012: Seregno, tre ragazzini violentati per anni lo stupratore smascherato in parrocchia (Repubblica) 19/10/2012: Catholic clergy the worst abusers, inquiry told (The Age) 18/10/2012: Prete pedofilo condannato a sei anni di reclusione (Affari Italiani) 12/10/2012: Australian government report cites DMN findings on Catholic Church moving pedophile priests (Dallas News) 11/10/2012: Catholic Church delayed reporting child sex abuse allegations to authorities – HSE (Independent) 11/10/2012: Violenza sessuale su minori. 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Pena sospesa (RadioErre) 27/9/2012: Philippine priest probed over 'child abuse' (The Malay Mail) 27/9/2012: Molestò bimba di 7 anni - Prete di Arese condannato (Il Giorno) 21/9/2012: La Chiesa australiana sotto accusa: 620 casi di pedofilia. «40 si sono uccisi» (Leggo) 18/9/2012: Nine people accuse Philadelphia church of sexual abuse (Reuters) 18/9/2012: Il bambino stuprato che è diventato un prete pedofilo (Giornalettismo) 18/9/2012: Arriva il film sulla (doppia) vita di padre Maciel (Vatican Insider) 16/9/2012: Giustizia lumaca, pedofilo libero (La Prealpina) 14/9/2012: Conmoción en Monteros por el caso de un sacerdote acusado de pedofilia (El Siglo) 10/9/2012: Un prete pedofilo si costituisce (Corriere del Ticino) 12/9/2012: Coprì un prete pedofilo, vescovo resta al suo posto (Quotidiano Nazionale) 10/9/2012: Le vittime del silenzio: quei bambini dimenticati dalla Chiesa (Repubblica) 8/9/2012: Church's suicide victims (The Age) 7/9/2012: Gironde Un prêtre mis en examen pour viol sur mineure (Elle) 7/9/2012: 3 Priests Accused of Sexually Abusing Same Boy (Nbc) 6/9/2012: New Garda inquiry sought into church practices on child safety (Irish Times) 6/9/2012: Aging priest sentenced to house arrest for sex assault on student (Ottawa Citizen) 6/9/2012: Kansas City Bishop Convicted of Shielding Pedophile Priest (New York Times) 5/9/2012: Bishop of Clonfert sorry for moving two abusive priests (Irish Times) 31/8/2012: Pedofilia,arrestato insegnante religione (Ansa) 31/8/2012: Secondo padre Benedict sono i bambini a sedurre i preti (Cado in piedi) 27/8/2012: "Coprì i pedofili": Israele contro il nunzio apostolico (Vatican Insider) 21/8/2012: Pedofilia, l'Oregon archivia accuse al Vaticano. La sentenza nel processo contro il reverendo Ronan: «I preti non sono impiegati della Santa Sede» (Corriere della Sera) 15/8/2012: Father Angel Armando Perez, Catholic Priest, Allegedly Caught In Underwear Chasing Boy (Huffington Post) 14/8/2012: Affaire Vangheluwe: «Le Pape doit prendre une initiative» (La Libre) 10/8/2012: Pedofilia: Polonia, ritrovato carbonizzato sacerdote accusato di abusi (Asca) 7/8/2012: Sex abuse complainants increase (Stuff) 6/8/2012: Pedofilia, scoppia il caso-Cile (Vatican Insider) 5/8/2012: Boy Scout files reveal repeat child abuse (Yahoo News) 4/8/2012: Vatican's Decision Not To Remove Connecticut Priest May Play Role In Abuse Trial (Hartford Courant) 1/8/2012: Priest at Boston church arraigned on child porn charges (WCVB) 27/7/2012: Pedophile priest victim found dead in car (9 News) 26/7/2012: Irish priest probed in Chile over child sex abuse (The Star) 24/7/2012: Usa, coprì casi pedofilia: monsignore Filadelfia condannato a 3-6 anni (Yahoo) 23/7/2012: Palermo, adescava minori: in manette sacerdote (Wall Street Italia) 21/7/2012: Pedofilo nel campo degli sfollati. Arrestato l'aiutante del prete morto nel crollo della chiesa (Libero) 19/7/2012: Un prêtre pédophile belge suscite la colère au Nicaragua (7Sur7) 18/7/2012: Pedofilia: Francia, sacerdote 68enne ammette abusi contro bambini (Asca) 18/7/2012: «Abusava dei bambini» - In manette il catechista (La Stampa) 13/7/2012: Pedofilia, arrestato prete a Fano è il portavoce del vescovo locale (Repubblica) 9/7/2012: Priest Accused of Child Molestation Calls it His 9/11 Moment (AlisoViejo Patch) 6/7/2012: Condannato l'amico seminarista di don Seppia (Il Giornale) 5/7/2012: $6.4 million going to Seattle Catholic-school sex-abuse victim (Il Giornale) 5/7/2012: Man who attacked priest in revenge is not guilty of felonies (Los Angeles Times) 4/7/2012: Nuevos casos de pedofilia (El Mostrador) 3/7/2012: Priests failed to pass on sexual assault admission to police (ABC News) 2/7/2012: Vaticano, le vittime della pedofilia contro la nomina di mons. Muller (Il Gazzettino) 1/7/2012: Verona, marcia per non dimenticare gli abusi dei preti pedofili. "Vescovo si dimetta" (Il Fatto Quotidiano) 27/6/2012: Condanna per prete pedofilo (RSI) 26/6/2012: I sordi del «Provolo» tornano a marciare contro la pedofilia in ambiente ecclesiastico (l'Arena) 23/6/2012: Cardinal's Aide Is Found Guilty in Abuse Case (New York Times) 20/6/2012: Le curé stockait 200 photos pédophiles (L'Union) 15/6/2012: Church assisting paedophile priests (The Age) 13/6/2012: Pedophile Priest Denied Permanent Residency (Nbc26) 8/6/2012: Abuse victim believes Irish pedophile priest Fr Brendan Smyth murdered an American child (Irish Central) 7/6/2012: Minacce a 14enne: «Mostrati nuda in webcam». Arrestato un 22enne (Corriere della Sera) 4/6/2012: Abusó cura pederasta de al menos 45 niños indígenas de Oaxaca (Vanguardia) 4/6/2012: Emanuela Orlandi, Mirella Gregori e la pista dei preti pedofili a Boston (Corriere della Sera) 1/6/2012: Prete pedofilo violenta 17 bambini: «Anche io vittima» (Net1 News) 31/5/2012: Volontario Caritas in cella per pedofilia (Il Tempo) 31/5/2012: La buonuscita ai preti accusati di pedofilia. Con la firma del cardinale (Blitz Quotidiano) 27/5/2012: Prete lodigiano abusò di 14enne. Confermati 10 anni di reclusione (Il Giorno) 25/5/2012: Wirral priest Peter Hooper admits 10 child sex offences (BBC News) 24/5/2012: Il prete che finisce in carcere per violenza sessuale (Giornalettismo) 22/5/2012: Linee guida della Cei sulla pedofilia: cooperare, ma no obbligo di denuncia (UPI) 17/5/2012: Priest accused of enabling pedophiles (UPI) 17/5/2012: Church appeals decision in Waterlooville woman's case (The News) 17/5/2012: Prete accusato di molestie sessuali (Giornale di Vicenza) 11/5/2012: Legionari di Cristo nella bufera altri 7 preti accusati di abusi sessuali (Messaggero) 11/5/2012: La Asl paga il prete ex pedofilo (Senza Colonne) 10/5/2012: Bernard Law Hid Pedophiles, Behind Push To Punish Nuns (The Sun) 8/5/2012: Pedophile priest violates probation, returns to jail (The Sun) 8/5/2012: Pedofilia, archiviato il caso Lafranconi: ma l'ex vescovo non avrebbe impedito gli abusi (Il vostro giornale) 8/5/2012: Un prêtre pédophile fera face à de nouvelles accusations (98,5 fm) 7/5/2012: Sacerdote habría violado a más escolares del colegio en Santa Clara (Perù 21) 6/5/2012: Catholic church knew pervert priest had «unwholesome relationship» 25 years before he was jailed for sexually abusing boys (Sunday Mercury) 5/5/2012: Philadelphia archbishop removes priests in scandal (SF Gate) 4/5/2012: Lo arrestan por pedofilia (El Diario de El Paso) 4/5/2012: 'It's been 33 years in the making': ex-priest charged over sexual abuse (Smh) 3/5/2012: Pedofilia, nove anni a don Seppia (Repubblica) 2/5/2012: "Quel prete era un predatore di bambini" (Giornalettismo) 2/5/2012: Sean Brady, Top Irish Catholic, Faces New Abuse Cover-Up Claims (Huffington Post) 30/4/2012: Olanda, negli anni '50 «un vescovo ordinò: castrate quei ragazzi abusati» (Adista) 28/4/2012: Abusa di una bimba dopo la funzione religiosa, arrestato (Il Corriere Adriatico) 27/4/2012: Île de la Réunion Le prêtre pédophile est séropositif (France Soir) 26/4/2012: Selargius: pedofilia in oratorio, arrestato catechista (Notizie.it) 25/4/2012: 'Sick' pedophile priest allowed to stay on job (Philly.com) 23/4/2012: Il prete pedofilo da quattro milioni di dollari (Giornalettismo) 21/4/2012: Presunti Abusi, indagato sacerdote (Perugia Today) 21/4/2012: Chiesa e pedofilia: nuove accuse per don Martin (Genova Oggi Notizie) 19/4/2012: BC Board Member Resigns Amid Allegations Of Failed Priest Abuse Oversight (90.9wbur) 18/4/2012: Witness: Priest said W.Va. bishop once abused teen (Associated Press) 16/4/2012: Australia, suicidi dopo abusi da preti (Corriere della Sera) 14/4/2012: Archbishop Shredded List Reporting 35 Active Pedophile Priests (JD JOurnal) 14/4/2012: Former Hamilton priest facing jail sentence on sex crimes (TheSpec) 11/4/2012: Croazia, arrestato per pedofilia un prete cattolico a Zagabria (Blitz Quotidiano) 11/4/2012: Le cardinal Danneels était au courant de cas d'abus sexuels (RTL Info) 10/4/2012: John Manly Defeats Another Pedophile Priest in a California Courtroom (OC Weekly) 7/4/2012: El obispo de Alcalá financia la vivienda de un cura pederasta (Publico) 6/4/2012: Pedophile priest dies in prison (AZ Central) 5/4/2012: Jackson County trial against bishop, Catholic diocese to proceed (Kansas City Star) 4/4/2012: Caso di pedofilia nella chiesa fiorentina (Repubblica) 31/3/2012: Marano, si dimette prete pedofilo - lettera di Sepe ai sacerdoti (Repubblica) 31/3/2012: Bologna, processo a don Marco Dessì Condanna per gli abusi si riduce a 6 anni (Unione sarda) 30/3/2012: "Allunga le mani", sacerdote denunciato da due adolescenti (Corriere del Giorno) 30/3/2012: Le Iene Show: servizio shock sul prete che molesta i fedeli (Gossip e tv) 29/3/2012: Molestato dal prete? Citata in giudizio la Chiesa (Il Paese Nuovo) 29/3/2012: La Iglesia expulsará al sacerdote de Vilafamés en cuanto haya sentencia (El Periodico Mediterraneo) 28/3/2012: Bistum bekommt Problem mit pädophilen Priestern nicht in den Griff (Volksfreund) 25/3/2012: New book accuses Vatican of hiding cases of sexual abuse of minors (CNN Belief) 23/3/2012: Retired priest pleads guilty to molesting boy at Costa Mesa church (L.A. Now) 23/3/2012: Los abusos sexuales cometidos por sacerdotes mexicanos (Animal Politico) 22/3/2012: Ex prete condannato per violenza sessuale (Il Tirreno) 22/3/2012: Catholic Priest Busted for Child Pornography Found on His Nintendo DS (Game Politics) 21/3/2012: Il Monsignore e il ragazzino (Il Corriere della Sera) 21/3/2012: Vatileaks, il caso Maciel e le imbarazzanti carte «messicane» (Il Messaggero) 21/3/2012: Don Marco, la posizione si aggrava. Filmati hard sul cellulare (Il Giorno) 21/3/2012: Vatican accused over failure to explain its role in cover-up (Irish Indipendent) 20/3/2012: Pedofilia, la relazione sull'Irlanda: «Vescovi inadeguati, omessi controlli» (Repubblica) 19/3/2012: Il vecchio parroco accusato di pedofilia (Il Piccolo) 19/3/2012: Nouveau scandale de prêtres pédophiles en Allemagne (Le Figaro) 17/3/2012: Olanda, nuovo scandalo pedofili nella Chiesa. "Le vittime dei religiosi venivano castrate" (Il Fatto Quotidiano) 16/3/2012: Violenza sessuale: atti con minorenne, fermato sacerdote (ANSA) 15/3/2012: Victims object to pedophile priest's burial in full vestments (JSOnline) 13/3/2012: Pedophile priests victims group says Catholic church targeting it (The Sacramento Bee) 10/3/2012: Ex-priest on the run (Chicago Tribune) 10/3/2012: Pedophile Priest Gets 22 Years (International Business Times) 8/3/2012: Frate accusato di abusi su minori: nuovo caso don Seppia? (Genova Oggi Notizie) 8/3/2012: Arrestato prete a Como, avrebbe abusato di una minorenne (Affari Italiani) 7/3/2012: Seattle Archdiocese wants case alleging sex abuse moved to N.Y. (The Seattle News) 7/3/2012: Bologna, condannato in appello a 4 anni il prete pedofilo (Il Fatto Quotidiano) 6/3/2012: Golgota, gli abusi che infangano la chiesa (La Stampa) 5/3/2012: La Mesa's Pedophile Priest: How John Keith Went to Grave Denying Abuse (Mount Helix Patch) 3/3/2012: Colombia, Prete pedofilo condannato a 33 anni di carcere per violenza sessuale (Blitz Quotidiano) 1/3/2012: Pedofilia nella chiesa. Aggrediti due giornalisti (Live Sicilia) 1/3/2012: La suora che stuprava i bambini (Giornalettismo) 29/2/2012: Child welfare report calls for church abuse inquiry(Thw World Today) 29/2/2012: Rimini: Prete sudamericano in carcere per pedofilia (Libertas) 28/2/2012: «Don Abbiati resti in cella è socialmente pericoloso» (La Provincia Pavese) 24/2/2012: Pedofilia: molestie a ragazzina, arrestato vice parroco di Imperia (Agi) 23/2/2012: «Scandalo pedofilia» nella Chiesa catanese (Catania Oggi) 22/2/2012: Ex prete molestatore, parla il successore: «Ho subìto minacce» (Il Resto del Carlino) 21/2/2012: Jury selection begins in church sex abuse trial (Philly.com) 20/2/2012: Sacerdote agli arresti domiciliari in monastero? Sì a mail e lettere (La Stampa) 17/2/2012: Fugitive priest faces sanctions (The Herald) 16/2/2012: Pa. Priest Faces Trial On Child Abuse Cover-Up Charges (Kera News) 16/2/2012: Del. priest abuse victims release church documents (Hometown Annapolis) 16/2/2012: Firenze, morto ex prete pedofilo Don Cantini (Adnkronos) 15/2/2012: Don Italo Casiraghi condannato per pedofilia fa ancora il prete e vive a Pietra Ligure (SV) (YouTube) 15/2/2012: Hundreds of suspected pedophile priests plague California (RT) 14/2/2012: Pédophilie: le père de la victime dénonce les «brebis galeuses» de la communauté cognaçaise (Charente Libre) 14/2/2012: Pedofilia: pm chiede per don Seppia, 11 anni e 8 mesi (AGI) 13/2/2012: Diocese Fights Suit Over Alleged 1950s Sex Abuse (Courthouse News Service) 13/2/2012: Fernando Lugo. El cura con licencia para violar (Diario Siglo XXI) 11/2/2012: Priests Accused of Molesting Children Hiding in Plain Sight (NBC South California) 10/2/2012: Jury finds Hartford Archdiocese negligent in pedophile priest case, victim awarded $1 million (The Republic) 10/2/2012: Québec: prison pour un prêtre pédophile (Le Figaro) 10/2/2012: Il vescovo Lafranconi indagato dalla Procura (Il Secolo XIX) 9/2/2012: Pedofilia / Costa a Chiesa 2,2 mld dollari,100mila vittime solo Usa (TM News) 7/2/2012: Al convegno sulla pedofilia il cardinale non risponde (Il Fatto Quotidiano) 7/2/2012: "Io, violentata da un prete in ospedale" (Giornalettismo) 6/2/2012: Pedofilia: Caramella Buona esclusa da simposio a Università Gregoriana (Asca) 6/2/2012: Dopo il patteggiamento di don Nello Giraudo, la rete L'abuso chiede il processo canonico per quattro vescovi savonesi (Liguria Notizie) 5/2/2012: Priest abuse lawsuit erodes religious freedom, Vermont diocese claims (Burlington Free Press 4/2/2012: Perugia, il vescovo Bassetti: «Presto mi pronuncerò sul sacerdote accusato di abusi sessuali» (Umbria24) 4/2/2012: Former Priest Wants to be Sent to Specialized Treatment Facility (Wbay) 3/2/2012: Prete aggredì un ragazzo, ora ritornerà in chiesa (Corriere canadese) 2/2/2012: Top priest banished for child sex abuse (UPI) 2/2/2012: "Don Lu", nuova lettera ai parrocchiani: "Contro di me pregiudizi legati al mio essere sacerdote" (Il vostro giornale) 31/1/2012: Notorious pedophile priest jailed for three years for child pornography (Irish Central) 23/1/2012: Pedofilia: offrì soldi a minori per sesso, ex parroco condannato (Agi) 22/1/2012: Prete pedofilo in Appello. Iniziato il secondo grado per il sacerdote condannato a Ferrara a 6 anni (Estense) 20/1/2012: Dix-huit mois de prison avec sursis pour un curé pédophile de Flawinne (Namur) (La dernière heure) 20/1/2012: Nuove testimonianze sul prete di S.Croce. Un minore contro il don: «Mi ha massaggiato» (Il Giornale di Vicenza) 18/1/2012: Paedophile Priest Ordered to Pay Compensation (STA) 17/1/2012: Insegnante di religione arrestato per pedofilia (Notizie fresche) 16/1/2012: Belgio: preti pedofili, nuove perquisizioni della polizia (Adnkronos) 13/1/2012: Abusi su una bambina: sotto processo in tribunale l'ex parroco di Segariu (La Nuova Sardegna) 13/1/2012: Vallo della Lucania. Processo Suor Soledad: condannata la suora ad 8 anni di reclusione (Giornale del Cilento) 13/1/2012: Germania: Prete pedofilo a sbarra: Bimbi mi sembravano d'accordo (TM News) 13/1/2012: Abusi su 16enne, indagato parroco (Il Quotidiano italiano) 12/1/2002: Prete pedofilo? La bimba conferma le accuse (TR News) 11/1/2012: Did Mother Teresa Protect a Pedophile Priest? (SF Weekly) 11/1/2012: Pedofilia: prima udienza per l'ex seminarista Alfano, Don Seppia a febbraio (Genova24) 10/1/2012: Sarà ascoltata in un luogo protetto la bimba di 5 anni molestata da prete (Repubblica) 8/1/2012: Clergy abuse lawsuit takes a chilling turn (The Kansas City Star) 4/1/2012: Condamné à 15 mois de prison, l'ex-évêque Lahey est aussitôt libéré (Cyberpresse) 3/1/2012: Monk jailed for abusing two boys at Somerset school (BBC News)
http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_25/La-Cina-deve-14-milioni-di-dollari-all-industria-navale-della-Crimea-7531/
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DOVE PUò ARRIVARE: IL LUNGO PENE ONU: sHARIAH DELLA lega araba!
Darfur: stupro di massa, anche bambine, Italians for Darfur, conferma episodio, "responsabili i militari". 24 novembre 2014. [[ E COSA C'è DI STRANO? SONO SOLTANTO GOYM DALIT DHIMMI! I FARISEI MOSTRI FMI, FED BCE, ROTHSCHILD BUSH 322 KERRY, TALMUD AGENDA KABBALAH HANNO PRESO IL CONTROLLO DEI GOVERNI! ECCO PERCHé ISRAELE ED IL GENERE UMANO HANNO LE ORE CONTATE! ] Almeno 210 donne, tra cui 79 tra i 14 e i 18 anni e 8 bambine tra i 10 e i 13 anni, sono state violentate nella notte tra il 31 ottobre e l'1 novembre a Tabit, villaggio Darfur, el-Fasher, la travagliata regione del Sudan. Lo conferma Italians for Darfur dopo voci senza riscontro che si erano diffuse nei giorni scorsi, aggiungendo che i responsabili sarebbero militari dell'esercito sudanese e milizie filogovernative come atto di rappresaglia dopo la scomparsa nell'area di un loro commilitone.
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2014/11/24/darfur-stupro-di-massa-anche-bambine_a461fb4d-7170-4b62-b222-5c641b8d7b7b.html
Alberto Formenti · Top Commentator · Sistemista presso Moncalieri
Nessun commento da parte dei soliti "antagonisti" anti-occidentali filo-islamici cultori del "dialogo" e terzomondisti a prescindere. Pare che il Darfur sia troppo scomodo....
Scarcia Michele · Top Commentator
oggi è la giornata contro la violenza sulle donne!!! vediamo quanti tg parleranno di questa cosa... oppure loro sono donne di serie B???!
Giorgio Gi · Top Commentator · Lavora presso Me stesso
questi sono animali!!!!! che schifo!!!
Tiziana Massaro · Top Commentator · Collegio gonzaga
gli animali sanno essere migliori degli esseri umani..........e se uccidono è per paura o per traumi subiti o abusi o abbandono o per proprio istinto selvaggio di sopravvivenza non con scienza e coscienza di farlo e vera intenzione assassina..........solo l'"uomo"..pre-elabora e agisce a mente fredda........violentare donne e donne-bimbe è peggio che "uccidere"..........purtroppo il diavolo non prende più transitoriamente in affitto temporaneo la Terra ma ha stipulato un vero e proprio contratto stabile.........dentro i "diavoluomini" direttamente !
Danilo Mazzeo · Top Commentator · Ostia (frazione di Roma)
Povere bimbe/ragazze, una preghiera per loro.
Marco Carraro · Top Commentator · Liceo Scientifico S.Anna, Torino
spero che la comunità internazionale si unisca e avvii un procedimento per crimini di guerra, crimini contro l'umanità e genocidio per i responsabili. ma una seconda Norimberga non si farà...
Maurizio Ferrari · Top Commentator · Lavora presso Criminalità disorganizzata
e i tg tacciono, poi ogni cazzata che dice o fa il sig Bergoglio, titoloni...
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SI COLPISCONO I FRUTTI CRIMINALI DELLA SHARIA: LEGA ARABA, MA LA PIANTA ONU 322 UMMAH SHARIAH OIC NWO, SENZA RECIPROCITà E SENZA LIBERTà DI RELIGIONE, E SENZA DIRITTI UMANII, è UNA PAINTA MALEFICA: SEMPRE PIù RIGOGLIOSA CHE MAI!http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/africa/2014/11/25/isis-usa-consegnano-apache-a-egitto_7d54b176-5c6c-4cd3-a93a-a380d1920baf.html
Isis: Usa consegnano 'Apache' a Egitto. Per contribuire a lotta contro terrorismo. 25 novembre 2014. IL CAIRO, Sono stati consegnati all'aeroporto militare del Cairo gli otto elicotteri promessi dagli Usa all'Egitto. Lo riferiscono fonti aeroportuali. Lo scorso settembre il segretario di Stato americano, John Kerry, aveva annunciato dal Cairo la fornitura per "contribuire alla lotta all'Isis, in tutta la regione".
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PERCHé LE LOBBY GENDER, E ASSOCIAZIONI DI OMOSESSUALI, NON MI è CAPITATO ANCORA DI SENTIRLE SBRAITARE? COSA è QUESTO DOGMA DELLA SHARIAH, CHE, DEVE ESSERE TUTELATO, PERCHé, è LA NUOVA FRONTIERIA DEI DIRITTI UMANI ONU? ] [ Erdogan, uomini-donne non su stesso piano
Il presidente considera le femministe contrarie alla maternità
Donne turche a una manifestazione pro-Erdogan. 24 novembre 2014, Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha dichiarato che considerare le donne sullo stesso piano degli uomini è contro natura. Nel corso di un convegno su donne e giustizia, Erdogan ha detto che "uomini e donne sono diversi per indole e costituzione fisica", ribadendo che "non si possono mettere sullo stesso piano una donna che allatta il proprio bambino e un uomo". Poi, parlando delle femministe, il presidente ha anche dichiarato che sono "contrarie alla maternità".
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http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2014/11/25/papa-a-strasburgo-appello-alleuropa_36a33c2a-543e-4382-b5fc-c5394b71ec22.html
Papa a Strasburgo, appello all'Europa, Bergoglio, superi sue crisi, sia antidoto agli estremismi. 25 novembre 2014 STRASBURGO, L'Europa è oggi "malata di solitudine", e i suoi ideali sono "oscurati da tecnicismi burocratici". E' quanto ha detto Papa Francesco all'Europarlamento di Strasburgo, aggiungendo, però che l'Europa può essere un antidoto agli estremismi, facendo tesoro delle proprie radici cristiane. Appello di Bergoglio anche per il lavoro e i migranti: "E' necessario affrontare insieme la questione", "non si può tollerare che il Mar Mediterraneo diventi un grande cimitero!".
ABUSI SESSUALI ED IPOCRISIA: NELLA CHIESA DI CRISTO!] [ tutti i crimini ideologici: della Chiesa Cattolica, che, ufficialmente nella Persona di Papa FRANCESCO: pone la questione soltanto, sul piano morale dei singoli, e non vuole comprendere come ha potuto tradire i primi 1000 anni della sua storia, come è attualmente per la Chiesa Ortodossa, dove i presbiteri possono essere degli uomini sposati! ] NATURALMENTE GLI STORICI NEMICI DELLA CHIESA, CON QUESTE NOTIZIE VANNO A NOZZE, E AGGIUNGONO LE LORO CALUNNIE! Papa Francesco chiede scusa sugli abusi sessuali: il discorso integrale, La richiesta di perdono alle vittime di pedofilia http://www.leggioggi.it/2014/07/07/papa-francesco-chiede-scusa-sugli-abusi-sessuali-discorso-integrale/
Lorenzo · Teologico dell'Italia Meridionale
A PAPA FRANCESCO [[ voi avete ricevuto una società cristiana dai vostri padri, che, non siete riusciti a tramettere alle future generazioni! ]] una catastrofe cristiana è quella che stiamo, vivendo, nella società del GENDER! IN CHE COSA, LO SPIRITO SANTO HA SBAGLIATO CON VOI? [[ per aiutare Rothschild ed il sistema massonico? il mio Arcivescovo mi ha tolto i miei 32 anni di Accolitato!... e questo è giusto perché lavorare, 17 ore al giorno per Cristo: è troppo: e deve essere punito! ]] LA DIFFAMAZIONE è LA RADICE DEL NAZISMO, ED è IL LIEVITO DI QUELLI CHE VANNO ALL'INFERNO... e purtroppo, una buona parte della Gerarchia ecclesiastica vi è dentro! e poi, noi lo sappiamo, che, annunciare il Vangelo ha un prezzo.. e se poi, questo prezzo deve essere pagato, a chi si dice vescovo, cardinale, ecc.. siamo al colmo! perché, 1. la azione politica del cristiano, deve essere disgiunta dalla sua funzione ecclesiale! [[ ma questo per me non è stato! è facile scrivere sulla azione AUTONOMA: dei cristiani in politica, o come dice Papa Benedetto XVI, "anche gli ebrei hanno diritto: al loro modo: di interpretare la Bibbia" ma, poi, la realtà è diversa... 2. Perché: anche gli ebrei, non devono avere una loro patria come tutti i popoli ( perché, loro sono i primi che vogliono distrugge: Israele, per continuare a lucrare sul signoraggio bancario: che: Rothschild ha rubato a noi: i popoli schiavi: per vedere come si può sollevare bene la Era di Satana dei Bush 322, Kerry LaVey, e della Regina di Inghilterra la passionaria Gezabele della Massoneria: l'anticristo! MA IO NON CI STO A TUTTO QUESTO! ), ed ecco perché, io sono la proposta del Re di Israel, da 7 anni in youtube. [[[ IO CHIEDO UN SUO INTERVENTO, ]]] PERCHé, non è certo per avere scandalizzato: satanisti, sacrifici umani sull'altare di satana, della CIA, orgazzatori di: corsi: di: bestemmie online, jihad islamica, massoni, farisei salafiti, Rothschild, bildenberg, sterminatori di martiri cristiani, usurai, ed anticristi nel mondo, che, mi deve essere sottratto il ministero di accolito: DOPO 32 ANNI! https://www.youtube.com/user/YouTube/discussion [[ dal più recente ]] https://www.youtube.com/user/lorenzojhwh/discussion [[ dal più recente ]]
https://www.youtube.com/user/uniusrei3/discussion
saccheggiatori ladri assassini, soffocatori di popoli, democraticamente organizzati, diffusori della galassia jihdista, sterminatori di martiri cristiani, tutto questo è Merkel l'anticristo! [[ tanto per iniziare restituite l'oro degli SCITI, che avete rubato alla Crimea!]] I rappresentanti russi condurranno le trattative con la Cina e l'Ucraina per il pagamento alla Compagnia di Costruzioni Navali di Feodosia "Mare" per l'esecuzione del contratto per la costruzione di piccole navi da sbarco su cuscini d'aria "Zubr", ha detto il Ministro della Politica Industriale della Crimea Andrei Skrynnik.
Al momento, il debito è di quasi 14 milioni di dollari. La lentezza del pagamento, ha detto, è causata dall'intrattabilità dell'Ucraina, che è parte nel processo di negoziazione. "La Cina è disposta a pagare, ma la ricerca di un compromesso nei negoziati trilaterali con la parte ucraina diventa difficile" ha detto il Ministro.
http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_25/La-Cina-deve-14-milioni-di-dollari-all-industria-navale-della-Crimea-7531/
Bruno Chiusa · Top Commentator · Di parma
Italo Galiziano Veramente, solo te la Mogherini ( Renzi), e altri 4 "inebriati dal profumo di donna dell'Est ucraina,in Italia pensano ancora che Putin sia isolato. E non parlo solo di Salvini e della lega o degli industriali e agricoltori, preoccupati per l'export..Vorrei mandarti un pensiero di Sergio Romano sui fatti Ucraino/Crimea, del 2008, che predice quanto stà purtroppo succedendo.A meno che non consideri la penna del corriere, nonchè storico e profondo conoscitore della Russia,solo un pericoloso sostenitore di criminali ( Putin), forse ti aiuterebbe a ragionare con più equilibratezza. Prima di parlare bisogna conoscere la storia ( e la geografia).
Marcello Sassetti · Top Commentator · Istituto Tecnico Industriale Leonardo da Vinci Firenze
Trovo delle strane coincidenze nella vicenda ucrainaper prima : arriva BIDEN a KIEV e viene annunciato che il governo a KIEV sarà formato da un accordo a 5 tutti vogliosi di entrare nella NATO BIDEN dall' AMERICA ha portato consigli o ordini?? Seconda mia incomprensibile riflessione: perché KIEV non ha bombardato la CRIMEA quando ha deciso di annettersi alla RUSSIA?? Mentre sta distruggendo l' EST UCRAINA, che non vuole annettersi alla RUSSIA ma separarsi dall' UCRAINA?? A essere maligni non sarà che nel EST UCRAINA ci sono interessi e investimenti americani che vanno difesi a tutti i costi??
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Chiodi Rosa Io parlavo della gente del mio paese mai contenta di niente e pronti alla diffamazione come in tutti i paesi del resto. Non mi ergo a giudice ecclesiastico ma giudico dal comportamento di Don Tullio e lo vedo come un bravo ragazzo che crede in quello che fa e basta
15 novembre alle ore 13.46 · Mi piace
Chiodi Rosa E' molto scomodo seguire il vangelo e le sacre scritture ma lui non cede neanche a questa diffamazione che e' una bestemmia fatta verso un sacerdote. Il fatto che lui non ha paura di voi e non si lascia intimidire dalla vostra cattiveria inaudita e'...Altro...
16 novembre alle ore 20.27 · Mi piace
Alessandro Dimaria signora, le autorità competenti si occuperanno della questione, purtroppo i suoi comportamenti non sono passati inosservati e se ha sbagliato pagherà. come tutti
16 novembre alle ore 20.33 · Mi piace
Chiodi Rosa E se non ha sbagliato? Si possono raccogliere queste penne che sono state sparse? Il danno fatto non ha prezzo allora bisognerebbe prima dimostrare che e' colpevole e poi condannarlo e non viceversa.Ma poi, di quale comportamento sta parlando della sua serieta' o di altro? Mi scusi, vivo anch'io in questo paese e le assicuro che la diffamazione e' l'unica cosa sempre viva e costante tutto il resto e' morte assoluta.
16 novembre alle ore 20.38
Lorenzo LA DIFFAMAZIONE è LA RADICE DEL NAZISMO, ED è IL LIEVITO DI QUELLI CHE VANNO ALL'INFERNO... e purtroppo una buona parte della Gerarchia ecclesiastica vi è dentro! epoi, noi lo sappiamo, che, annunciare il Vangelo ha un prezzo.. e se poi, questo prezzo deve essere pagato a chi si dice vescovo, cardinale, ecc.. siamo al colmo! perché la azione politica del cristiano, deve essere disgiunta dalla sua funzione ecclesiale!
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COSTITUZIONE NON PREVEDE CESSIONE DI SOVRANITà MONETARIA, E ASSOCIAZIONI SEGRETE MASSONICHE! VOI STATE TUTTI PER MORIRE! Baltazar Christi ORAÇÃO DE SÃO BENTO A NOS. IRMÃOS E IRMÃS....... A CRUZ SAGRADA SEJA A MINHA LUZ NÃO SEJA O DRAGAÕ MEU GUIA RETIRA TE SATANAS.. E MAU O QUE TU ME OFERECES BEBA TU MESMO DO TEU VENENO.... ROGAI POR NOS BEM AVENTURADO SÃO BENTO PARA QUE SEJAMOS DIGNOS DAS PROMESSAS DE CRISTO... FILHO AMADO DO DIVINO PAI ETERNO..... AMEM.... C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti Croce del Santo Padre Benedetto C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux Croce sacra sii la mia Luce N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux Che il dragone non sia il mio duce V. R. S. Vadre Retro satana Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana Non mi persuaderai di cose vane S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas Ciò che mi offri è cattivo I.V. B. Ipsa Venena Bibas Bevi tu stesso i tuoi veleni ESORCISMO (Al segno + ci si fa il segno della croce) + In nomine Patris, et Filii et Spiritui Sancto Croce del Santo Padre Benedetto. Croce Santa sii la mia Luce e non sia mai il dragone mio duce. Va indietro satana! Non mi persuaderai di cose vane. Sono mali le cose che mi offri, bevi tu stesso il tuo veleno. Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo +. Amen!
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SI COLPISCONO I FRUTTI CRIMINALI DELLA SHARIA: LEGA ARABA, MA LA PIANTA ONU 322 UMMAH SHARIAH OIC NWO, SENZA RECIPROCITà E SENZA LIBERTà DI RELIGIONE, E SENZA DIRITTI UMANII, è UNA PAINTA MALEFICA: SEMPRE PIù RIGOGLIOSA CHE MAI!http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/africa/2014/11/25/isis-usa-consegnano-apache-a-egitto_7d54b176-5c6c-4cd3-a93a-a380d1920baf.html
Isis: Usa consegnano 'Apache' a Egitto. Per contribuire a lotta contro terrorismo. 25 novembre 2014. IL CAIRO, Sono stati consegnati all'aeroporto militare del Cairo gli otto elicotteri promessi dagli Usa all'Egitto. Lo riferiscono fonti aeroportuali. Lo scorso settembre il segretario di Stato americano, John Kerry, aveva annunciato dal Cairo la fornitura per "contribuire alla lotta all'Isis, in tutta la regione".
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PERCHé LE LOBBY GENDER, E ASSOCIAZIONI DI OMOSESSUALI, NON MI è CAPITATO ANCORA DI SENTIRLE SBRAITARE? COSA è QUESTO DOGMA DELLA SHARIAH, CHE, DEVE ESSERE TUTELATO, PERCHé, è LA NUOVA FRONTIERIA DEI DIRITTI UMANI ONU? ] [ Erdogan, uomini-donne non su stesso piano
Il presidente considera le femministe contrarie alla maternità
Donne turche a una manifestazione pro-Erdogan. 24 novembre 2014, Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha dichiarato che considerare le donne sullo stesso piano degli uomini è contro natura. Nel corso di un convegno su donne e giustizia, Erdogan ha detto che "uomini e donne sono diversi per indole e costituzione fisica", ribadendo che "non si possono mettere sullo stesso piano una donna che allatta il proprio bambino e un uomo". Poi, parlando delle femministe, il presidente ha anche dichiarato che sono "contrarie alla maternità".
MAIDUGURI (NIGERIA), 25 NOV - Due esplosioni, a breve distanza l'una dall'altra, hanno scosso un popolare e affollato mercato di Maiduguri, nel nord-est della Nigeria. In azione in una delle esplosioni una donna kamizake che aveva nascosto l'ordigno sotto l'hijab. Il bilancio, che resta provvisorio, indica al momento almeno 45 vittime. http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/africa/2014/11/25/nigeria-donna-kamikaze-almeno-45-morti_8255ff4b-c9e3-4a80-96b6-f90e92fa3ada.html
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Abd Allah dell'Arabia Saudita, Āl Saʿūd. King Abdullah, se ci ammazziamo, tra di noi, quale è il vantaggio? Come pensi di vincere i satanisti, dei poteri occulti ed esoterici, da solo senza di me? e perché è stato mandato un potente virus contro, Arabia SAUDITA, e, contro: Russia, se, i sacerdoti dei sacrifici umani CIA KERRY LaVey, sull'altare di satana, se loro non avevano paura, che, io vi possa salvare?
questo è soltanto un atto di intimidazione, contro di voi, a cui tu non devi abboccare! http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2014/11/25/papa-a-strasburgo-appello-alleuropa_36a33c2a-543e-4382-b5fc-c5394b71ec22.html IL PAPA HA PARLATO DELLA BUROCRAZIA, PERCHé LUI DELLE 600 SCOMUNICHE CHE LA CHIESA CATTOLICA HA FATTO CONTRO ROTHSCHILD E LA MASSONERIA? LUI NON PUò PARLARE! ALLORA, IO DICO A LUI, PERCHé, TU PAPA, TU VUOI TOGLIERE A ME L'ACCOLITO, PER CHIUDERE ANCHE A ME LA MIA BOCCA, E PER DIVENTARE, ANCHE TU, COME I MASSONI, COMPLETAMENTE IL COMPLICE DELLA SINAGOGA DI SATANA: BANCA MONDIALE, ECC.. NWO FMI? questo mondo 60 anni fa, non era così cattivo! allora bisogna dire che, la Chiesa in questi anni ha lavorato contro se stessa?
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L'ONU è preoccupata della morte di afro-americani negli USA. L'ONU è preoccupata per il gran numero crescente di morte di giovani afroamericani negli scontri con la polizia negli USA, ha detto l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Zeid Ra'ad Al-Hussein. Nella città statunitense di Ferguson continuano i disordini a causa della decisione di giustificare un agente di polizia che ha sparato un diciottenne di colore. Secondo l'ultimo bilancio, la polizia ha arrestato più di 80 manifestanti.
http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_25/L-ONU-e-preoccupata-della-morte-di-afro-americani-negli-USA-0565/
Negli USA si è inasprito il problema della discriminazione razziale. I problemi della discriminazione razziale negli Stati Uniti continua ad inasprirsi e tali sfide non si può risolvere con la forza, ha detto il Commissario per i diritti umani del Ministero degli Esteri russo Konstantin Dolgov. Come esempio ha citato la situazione a Ferguson e in diverse altre città. "La discriminazione razziale è una delle più potenti sfide alla democrazia americana", ha sottolineato Dolgov.
I disordini sono scoppiati a Ferguson dopo la decisione della giuria di non riconoscere colpevole il poliziotto che ha sparato a un ragazzo afro-americano.
http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_25/Negli-USA-si-e-inasprito-il-problema-della-discriminazione-razziale-2457/
[AFTER ALL, even only, from the demographic, point of view? è questo è giusto per Vattimo che, lui vuole rinunciare subito, ai suoi diritti omosessuali, per andare dai palestinesi, a sparare gli israeliani! ] Isis, 2 gay lapidati in Siria, Lo denuncia l'Osservatorio nazionale per i diritti umani
BEIRUT, 25 NOVembre. Due giovani, di 18 e 20 anni, sono stati lapidati martedì in Siria dallo Stato islamico (Isis) perché accusati di avere avuto rapporti omosessuali. Ne dà notizia l'ong Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus). I nomi delle due vittime non sono stati resi noti.
L'Ondus afferma che si tratta delle prime 'esecuzioni' motivate dallo Stato islamico con questa accusa. Lo Stato islamico ha già compiuto diverse lapidazioni di donne accusate di adulterio. https://www.youtube.com/channel/UCpV3jx6T3sB3qsDWN2kU0vg/discussion [ the shariah makes imperative a world war! even before that, being an imperialist and extermination: crime of pure Nazism? the shariah is a demographic crime! According to you, if, my Archbishop Francesco Cacucci: blackmailing me Saturday morning, and says: "you choose: or: the Ministry of Acolyte, or the political Internet Ministry", according to you, as, is the decision I should take?
Abd Allah dell'Arabia Saudita. Āl Saʿūd. King Abdullah, & Mahmūd Abbās. [ DOPOTUTTO, anche soltanto, dal punto di vista demografico? la shariah rende indispensabile una guerra mondiale! prima ancora, che, essere un crimine imperialistico e sterminio: di puro nazismo? la shariah è un crimine demografico! Secondo voi, se, il mio Arcivescovo Francesco Cacucci: sabato mattina mi ricatta, e dice: "tu scegli o il Ministero di Accolito, o il ministero politico in Internet", secondo voi, che, decisione io dovrei prendere? Abdullah of Saudi Arabia. Al Saud. King Abdullah, & Mahmūd Abbas.
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OK before you speak to Bishop Titus. What is he saying you [[answer]] no! He didn't say anything to me! ] Open letter to my Archbishop Francesco CACUCCI! I have been with don Vito Bitetto, at OASIS San Martino, in charge of ministries established,... and, I was into his list, acolytes at the time of appeal.. but, at the end of the meeting, when I went to greet him: I ripped two details: 1. that, according to him, maybe, I don't go to meetings for the last two years.. and objectively this is a falsehood (of the two annual meetings of course I went every year), 2. and that, my acolyte at the suspension, is not only a bureaucratic made.. then, Saturday morning waiting for me in the Curia: the Tribunal of the Inquisition to... https://www.youtube.com/channel/UCpV3jx6T3sB3qsDWN2kU0vg/discussion
but, mine is only: a political experiment, the proposal of a King of Israel lorenzoJHWH (the Jewish Messiah). the proposal policy of Mahdì lorenzoAllah. Therefore the proposal of a Governor: on the whole world: Unius REI, because you must create a larger authority: of: occult and esoteric masonic and satanic: powers of the Nwo, which does make the CIA, about 200,000, human sacrifices on the altar of Satan, each year. then, of course: everything, that I said strange, and I admit I have said so many things, that everyone may seem strange, [but, that, are truly my underwear, my subjective, personal experience of faith] does not HAVE a THEOLOGICAL or religious VALUE.. and it could not be otherwise, if it comes to me: a political experiment! That's why, I don't have a new religious doctrine to invent.. I expect from all the observance of human rights, which is why, through universal law (everything is love) and through natural law (1. don't lie; 2. do not do evil) I developed this secular, METAPHYSICS, which is also a natural spirituality of the value and virtue: I call it the cultural revolution of UNIVERSAL BROTHERHOOD, indeed, our money, 270% coast, with three scams legalized Spa IMF, and, that is what makes inevitable the WWIII, as he guessed, Ezra Paund, and as demonstrated, the Catholic Saint and Giacinto Auriti scientist and... [[about, all that I have lived alongside CIA Satanists youtube: 187AudioHostem, IhatenewLayout, etc..? I believe, that there could no, to be a normal human being, that, could hear certain things, that I can say, without losing your mental balance!!!
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dalle mie parti: c'è un proverbio che dice: "les francs-maçons sont les chiffres de merde !" MA, IO SAPEVO GIà TUTTO QUESTO! Parigi, stop nave a Mosca, E' la nave da guerra Mistral,a causa della situazione in Ucraina. Donetsk richiede la convocazione di una riunione del CS dell'ONU 23:07
Nell'est dell'Ucraina potrebbe essere sospeso il traffico ferroviario passeggeri 22:44
USA, proteste in 38 Stati 22:24
L'ONU è preoccupata della morte di afro-americani negli USA 22:16
Negli USA si è inasprito il problema della discriminazione razziale 22:08
Russia e Ucraina hanno concordato le forniture del combustibile russo per le centrali nucleari ucraine 22:07
La Serbia vuole accelerare i lavori sul "South Stream" 21:51
La Lettonia non fornirà armi in Ucraina 21:06
Donetsk, nei bancomat finiscono i contanti 20:37
Putin ha annunciato la fase finale dei negoziati sulla zona di libero scambio con il Vietnam 20:10
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2014/11/25/parigi-sospende-consegna-nave-a-mosca_4988accc-a1b0-4e98-bfb3-ba73e31394f2.html
il cellulare squilla: "pronto sono padre Jorge", il Papa al Telefono
http://www.uaar.it/ateismo/controinformazione/pedofilia-ecclesiastica
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Lahore, cristiano torturato a morte dalla polizia, 25 novembre 2014, Un cristiano di 35 anni, Rakha Shahzad, è stato rinvenuto morto dopo essere stato torturato mentre era in custodia della polizia di Lahore. Lo riferisce l'agenzia Fides.
L'uomo era in stato di arresto con l'accusa di "vendita di alcolici e droga". Come riferisce la sua famiglia, "Shahzad è morto a causa delle torture della polizia", mentre gli agenti parlano di un "attacco di cuore" durante l'interrogatorio.
Padre Francis Nadeem, provinciale dei Cappuccini in Pakistan, riferisce all'Agenzia Fides lo sconcerto della comunità cristiana "per l'ennesimo omicidio extragiudiziale". I familiari del defunto hanno avviato vibranti proteste a Lahore, cercando anche di entrare con la forza nella stazione di polizia. Tre agenti sono stati denunciati e una inchiesta è stata avviata. Il cadavere dell'uomo è stato trasferito in ospedale dove si farà un'autopsia per stabilire le cause del decesso. Il fratello di Shahzad dichiara che l'uomo "era stato arrestato senza motivo" e chiede allo stato di occuparsi della sua famiglia.
L'avvocato cristiano Mushtaq Gill commenta a Fides: "Il mondo intero è ancora profondamente scioccato e scandalizzato per il linciaggio della coppia cristiana a Kasur, ma le violenze continuano. È urgente abrogare le leggi che sono abitualmente utilizzate per perseguitare i cristiani e garantire giustizia e legalità, a partire dall'opera e dal comportamento della polizia e dei funzionari pubblici".
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il crimine legalizzato shariah LEGA ARABA: Sahel, il dramma degli sfollati, Matteo Fraschini Koffi, 23 novembre 2014, Donna nel campo di Dadaab in Kenya(Ap) La lotta contro la fame e la denutrizione viene ostacolata dalla "priorità del mercato", e dalla "preminenza del guadagno", che hanno ridotto gli alimenti a una merce qualsiasi, soggetta a speculazione, anche finanziaria.
Papa Francesco, 20 novembre alla Fao, A un problema drammatico l'Onu ha trovato una soluzione altrettanto drammatica. Dalla scorsa settimana, infatti, ad oltre 500mila rifugiati presenti in Kenya è stata ridotta del 50 per cento la quantità di cibo distribuita dal Programma alimentare mondiale (Pam). I finanziamenti raccolti fino ad ora sono risultati purtroppo insufficienti.
«Tagliare le razioni è l'ultima risorsa », ha dichiarato Paul Turnbull, vice- direttore del Pam per il Kenya. «Lo facciamo per gestire al meglio le riserve di cibo che abbiamo per le prossime 10 settimane. Intanto continueremo ad appellarci alla comunità internazionale affinché possa sostenerci con 38 milioni di dollari – ha continuato Turnbull –, il Pam ha fatto tutto il possibile per evitare questa mancanza di fondi». I campi di rifugiati di Dadaab e Kakuma, nel nord-est e nord-ovest del Paese rispettivamente, ospitano soprattutto somali e sudsudanesi. Centinaia di migliaia di civili, vittime di conflitti e carestie. Ma non solo. Da quando infatti i riflettori del mondo sono stati puntati sulle guerre in Iraq e Siria, dove i militanti islamici dell'Is stanno consolidando il loro Califfato, l'attenzione per il Sahel e il Corno d'Africa si è radicalmente ridotta. Anche le misure adottate contro l'epidemia di ebola stanno contribuendo a togliere i mezzi necessari prima destinati a Paesi come Mali, Ciad e Somalia, tre regioni dove il radicalismo islamico si sta espandendo a macchia d'olio. «Abbiamo fatto appello per 1,9 miliardi di dollari da utilizzare nel Sahel durante il 2014 – recita una nota dell'Onu –, ma è stato consegnato solo 1,1 miliardi».
Nella regione sono oltre 6,4 milioni i bambini altamente malnutriti. Una delle situazioni peggiori si trova ora nel poverissimo e pericoloso nord della Nigeria. «Abbiamo ricevuto 12,3 milioni di dollari per la Nigeria – ha precisato recentemente Robert Piper, coordinatore delle operazioni Onu nel Sahel –, appena il 13% della cifra richiesta». Da quando i qaedisti di Boko Haram hanno lanciato la loro ribellione nel nord-est del territorio nigeriano, il livello di sicurezza è precipitato. Secondo le ultime stime, circa 1,5 milioni di persone sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni. E nelle ultime settimane, più di 100mila civili sono scappati negli Stati limitrofi di Camerun e Niger. I jihadisti di al-Shabaab, in Somalia, utilizzano la crisi per reclutare combattenti tra i 920mila sfollati all'interno del territorio somalo e i 720mila rifugiati.
Una simile tattica è usata da vari gruppi di terroristi islamici anche nel nord del Mali. E se la situazione per i profughi maliani è relativamente migliorata, ci sono ancora «65mila sfollati e circa 143mila rifugiati in Niger, Burkina Faso e Mauritania», sostengono i dati dell'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Acnur).
In Sud Sudan, dove la guerra civile è ricominciata lo scorso dicembre, sono invece almeno 125mila gli sfollati, tra 50 e 100mila i morti, e oltre 45 mila i rifugiati. Inoltre, nella capitale etiope Addis Abeba, i negoziati tra governo e ribelli sono da mesi in completo stallo, mentre sul terreno gli scontri continuano. Diverse zone sono infatti inaccessibili agli operatori umanitari. «È incredibile che in una delle missioni di pace Onu più grandi al mondo afferma Casie Copeland, ricercatrice dell'International crisis group nel Paese –, decine di migliaia di persone possono morire e non si è capaci di verificare tali numeri». In un altro conflitto civile scoppiato recentemente, a inizio 2013 in Repubblica Centrafricana, si registrano 400mila sfollati e oltre 230mila rifugiati. Pure in questo teatro di guerra il ripristino della sicurezza sembra lontano dall'avverarsi.
Dieci anni di combattimenti in Darfur, la regione occidentale del Sudan, hanno invece contribuito a gran parte degli 1,2 milioni di sfollati e più di 740 rifugiati sudanesi fuggiti in Sud Sudan, Etiopia e Ciad. Mentre gravi problemi sussistono anche poco sotto il Sahel, nel nord della Repubblica democratica del Congo. È qui che si trovano 1,95milioni di profughi e circa 286mila rifugiati, vittime dei massacri di diversi gruppi ribelli in lotta per gli importanti giacimenti minerari: solo ieri almeno 50 persone sarebbero morte in un attacco dei ribelli ugandesi dell'Adf a Beni, nella regione orientale del Kivu.
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Maiduguri, Nigeria: kamikaze al mercato, oltre 45 morti. 25 novembre 2014, Due kamikaze-donna si sono fatte esplodere quasi simultaneamente in un mercato a Maiduguri, capitale dello stato settentrionale nigeriano del Borno. È stato un bagno di sangue: fonti sanitarie locali hanno parlato di almeno 45 morti.
Un testimone ha raccontato che una delle due terroriste si era nascosto l'esplosivo sulla schiena, camuffandolo sotto le vesti come se fosse un bambino.
Il Borno è uno degli stati del Paese più colpiti dalle violenze del gruppo terroristico islamista Boko Haram. L'attentato è avvenuto intorno alle 11 di mattina ora locale, mentre il governatore Kashim Shettima stava tenendo una riunione sulla sicurezza con i responsabili dello Stato, e ha costretto venditori e clienti ad abbandonare i negozi e a cercare scampo.
Questo è il secondo attacco mortale lungo Chalarams Road, nella zona chiamata Mercato del Lunedì: la prima volta nel 2011, alcuni terroristi attaccarono i venditori e fecero oltre 10 morti, provenienti soprattutto dalle regioni del sud-est a maggioranza cristiana.
Non accenna dunque a fermarsi l'offensiva terroristica di Boko Haram, che insanguina il nordest della Nigeria. Secondo quanto riferisce il giornale locale Daily Trust, il gruppo islamista ha preso il controllo anche della città di Damasak. Ribelli armati pesantemente, raccontano fonti della sicurezza ed autorità locali, si sono impadroniti della città nello stato di Borno dopo un duro scontro con i soldati lunedì, al termine del quale hanno innalzato la loro bandiera sul mercato locale. I ribelli, hanno precisato alcuni testimoni, hanno anche raso al suolo numerosi edifici, tra cui case delle autorità locali e la segreteria del governo locale.
Dall'inizio dell'anno, Boko Haram ha preso il controllo delle città di Gwoza, Bama, Gamboru-Ngala, Dikwa, Mafa e di alcuni villaggi circostanti, tutti nello stato di Borno. La scorsa settimana i miliziani hanno ucciso circa 100 persone in attacchi distinti nelle aree ad amministrazione locale di Kukawa e Mafa.
http://www.avvenire.it/Mondo/Pagine/Nigeria-attentato-in-mercato-oltre-45-i-morti-.aspx
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LA IDEOLOGIA IMPERIALISMO gender è UN PENSIERO MASSIMALISTA, CHE, SCAVALGA IL DIRITTO COSTITUZIONALE DEI GENITORE DI EDUCARE I FIGLI! E CHE, COME SEMPRE PIù VOLTE ANDIAMO ASSISTENDO, SOFFOCA LA DEMOCRAZIA, IMPOSTANDO UN LINCIGGIO MEDIATICO,.. I RESPONSABILI DI QUESTA CRIANOFOBIA? DEVONO ESSERE PUNITI! La decisione
Moncalieri, nessuna omofobia, Fabrizio Assandri, Viviana Daloiso
25 novembre 2014, Non fu un caso di omofobia. Più precisamente: «La docente non ha abusato del suo potere, né ha fatto proselitismo, ma ha svolto soltanto la sua funzione educativa». Così all'istituto Pininfarina di Moncalieri, alle porte di Torino, è stata "scagionata" la prof di religione accusata di aver offeso uno studente omosessuale. Un'indagine interna – 24 giorni dopo quelle infamanti accuse – ha portato a confermare la versione più volte spiegata dalla stessa prof sulle pagine di Avvenire: era tutta una montatura.
A darne notizia ieri sera il preside della scuola, Stefano Fava, e l'ufficio scolastico regionale in una nota congiunta. Adele Caramico era finita al centro di una bufera quando un suo studente l'aveva accusata di aver detto che «l'omosessualità è una malattia da cui ci si può curare». O, secondo altre versioni cavalcate dai media, che lui stesso «doveva curarsi in quanto gay».
Ora si scopre che quelle frasi non solo non sono state fraintese, ma addirittura non sono state nemmeno pronunciate. E che quella vita buttata sui giornali, messa all'indice su Facebook e persino nei negozi e per le strade della città piemontese, può tornare alla normalità.
«Difficile, difficilissimo – commenta la prof, dopo un sacrosanto sfogo di rabbia per aver appreso la notizia dal sito di un giornale e non direttamente dal "suo" preside –. Ora si suppone che tutto torni come prima, ma gli sguardi d'odio nei corridoi e perfino al supermercato non potrò mai dimenticarli». Per il resto «c'è la grande gioia per aver camminato nella verità, per essermi affidata». Nell'ultimo mese, a Moncalieri, c'è stata solo quella: la sua parola. Mentre nelle aperture dei giornali e dei tg Adele diventava una integralista, una fanatica delle controverse teorie riparative dell'omosessualità, un mostro di intransigenza e discriminazione.
Per quell'ora di lezione, raccontata a suo modo dal ragazzo omosessuale (che l'ha denunciata prima all'Arcigay di Torino e poi ai media), è stata avviata un'indagine interna: la prof rischiava delle procedure disciplinari fino anche alla sospensione. Nello stesso tempo, era cresciuta la solidarietà – manifestata più volte anche su questo giornale – da parte di docenti e studenti che hanno persino lanciato una raccolta firme in sua difesa. Ora, la nota congiunta dice che «la professoressa ha affrontato in modo appropriato il tema dell'omosessualità».
La "sentenza" arriva dopo la ricostruzione dell'accaduto, fatta sentendo tutti gli studenti presenti in classe nel momento del confronto: «Il clima era assolutamente sereno, la docente non ha detto nulla che potesse offendere i ragazzi» spiega Fava, preside dell'istituto tecnico che conta all'incirca 1.500 studenti. Nel comunicato si afferma che «la lezione di religione è iniziata regolarmente, con la richiesta agli studenti di scrivere delle riflessioni sulla bioetica». Il dialogo «è proseguito con un gruppo di due o tre ragazzi, mentre il resto della classe procedeva con lo svolgimento del compito assegnato. Le diverse posizioni emerse durante la conversazione rispecchiano il dibattito corrente nella società italiana circa il tema in discussione» e «dalle testimonianze dei ragazzi si riscontra che il dialogo si è svolto con serenità, con toni e termini propri di un ambiente scolastico e della sensibilità degli studenti». Di più ancora: la prof «non ha abusato del suo potere, né ha fatto proselitismo, ma ha svolto la sua funzione educativa». Insomma, tanto rumore per nulla.
Non è d'accordo il ragazzo, l'accusatore, che ha confermato la sua posizione e proprio in questi giorni ha fatto richiesta di non seguire più l'ora di religione. «Io sono solo dispiaciuta per lui – commenta la Caramico –, credo che sia stato strumentalizzato. In ogni caso mi comporterò come sempre ho fatto, anche in questi giorni di durissime accuse: entrerò a testa alta in classe certa che il mio mestiere, quello dell'insegnante, deve lasciare qualcosa ai ragazzi». Loro, i suoi studenti, in queste mattine sono stati la sua forza: «Mi hanno aspettato fuori dalle aule, mi hanno cercato, scritto. Senza questi gesti di solidarietà non avrei sopportato questa gogna».
Quanto al tema dell'omosessualità «è delicato e coinvolge tutta la società. La scuola non può restare fuori dal contesto sociale, ma deve essere teatro di democrazia nel quale questi temi devono essere affrontati e dibattuti», conclude la nota di ieri. Per questo verrà organizzato un seminario formativo «per affrontare nel modo più adeguato i temi della diversità». Come, d'altronde, è già stato fatto.
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La libertà di religione diritto umano inalienabile
Ernesto Preziosi, deputato Pd*, 22 novembre 2014, Si è concluso nei giorni scorsi, ad Oslo, l'incontro internazionale su «libertà di religione o di credo», cui ho partecipato con la collega Marina Berlinghieri. L'incontro, promosso dalla Commissione degli Stati Uniti sulla libertà religiosa internazionale, che tra l'altro pubblica un Rapporto annuale sul tema, ha visto riuniti parlamentari provenienti da vari Paesi. Un confronto reso ancora più attuale da quanto va accadendo in numerosi Stati. Si pensi al terribile omicidio consumato in Pakistan e alla persecuzione dei cristiani. I modelli tra Stati e confessioni religiose possono essere diversi: libertà, uguaglianza, separazione tra confessioni religiose e Stati, secondo il modello della libertà religiosa americana, oppure lo schema basato su intese come in Italia o in Germania. Decisiva in ogni caso è una corretta laicità che dovrebbe essere acquisizione di ogni ordinamento costituzionale.
Così non è. Assistiamo a fenomeni che portano a ignorare e a relativizzare il fattore religioso dei popoli o a piegarlo a una funzione strumentale, in una sorta di "religione civile". In altri casi si assiste al risorgere di forme di intolleranza che distruggono la pacifica convivenza.
Per contribuire a contrastare le violenze legate all'appartenenza religiosa, è stata firmata, significativamente al Centro Nobel per la Pace di Oslo, la "Carta per la libertà di religione o di credo", con l'obiettivo di attuare l'articolo 18 della Dichiarazione universale dei diritti umani in cui si afferma che "ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione", e la libertà di manifestare la propria religione "nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti".
Non è l'unica iniziativa, altre ne esistono e vanno sostenute. Nel documento si ribadisce come questa libertà sia un diritto umano inalienabile e unico, che per essere pienamente goduto richiede che vengano rispettati altri diritti, come la libertà di espressione, riunione, educazione e movimento.
I firmatari si impegnano, attraverso l'azione parlamentare, a promuovere questa libertà per tutte le persone, a incrementare la cooperazione globale, condividendo le informazioni e favorendo le risposte. Da parte nostra, inoltre, intendiamo presentare sul tema una risoluzione in Parlamento.
Insieme alla sottoscrizione della Carta, dall'incontro in Norvegia sono partite tre lettere: al Primo ministro della Repubblica islamica del Pakistan e al Presidente della Repubblica dell'Unione del Myanmar, con la richiesta di impegni concreti per il rispetto della libertà religiosa e di credo nei rispettivi Paesi; la prima firmata anche da una parlamentare del Pakistan, pur appartenente al partito al governo. L'altra lettera, indirizzata al Santo Padre, perché – nello spirito di Assisi – si faccia promotore di un incontro tra i governanti e i leader religiosi per promuovere la pace. La prospettiva è quella di lavorare, a tutti i livelli, per la conoscenza e l'integrazione.
Da parte sua l'Italia può svolgere un ruolo importante nell'ampliare i contatti del gruppo informale agli Stati arabi del sud del Mediterraneo, del Mashrek e fino all'Iran.
In questo quadro, va intensificata la sensibilizzazione all'interno del Parlamento italiano e nel contesto europeo, anche sulla scorta delle normative comunitarie, in particolare l'art. 22 della carta di Nizza e l'art. 17 del Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea ( Tfue) che declinano la libertà religiosa sia come diritto individuale e come rispetto del pluralismo in questa materia, che come diritto collettivo in riferimento alle differenti confessioni religiose.
L'Europa ha un ruolo culturale e politico da spendere con efficacia maggiore quanto più la sua politica estera sarà comune. È necessario che essa recuperi la sua "vocazione" originaria, la sua storia, le sue radici culturali, nel nuovo ruolo che può svolgere sulla scena planetaria. http://www.avvenire.it/Commenti/Pagine/LA-LIBERT-DI-RELIGIONE-DIRITTO-UMANO-INALIENABILE-.aspx
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CRISTIANI PERSEGUITATI, La libertà religiosa in molte parti del mondo è a rischio. In questo dossier nella colonna di sinistra le testimonianze delle persecuzioni contro i cristiani e nella colonna di destra un approfondimento sulla situazione in Iraq e in altri Paesi del Medio Oriente dove il sedicente "Califfato" islamico marchia con una N come Nazareni le case dei cristiani, costretti a fuggire in massa. IL marchio della vergogna sulle case dei cristiani a Mosul: N come Nazareno, cioè appunto cristiano. Un marchio della vergogna non per chi lo subisce ma per gli jihadisti che lo impongono.
La lettera N da marchio d'infamia simbolo di una battaglia di libertà religiosa LEGGI
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Poi, con il lungo conflitto, sono rimasti in 250mila
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Cristiani i più perseguitati nel mondo, 4 novembre 2014. Il rispetto della libertà religiosa nel mondo continua a diminuire e i cristiani si confermano ancora una volta il gruppo religioso maggiormente perseguitato. È quanto emerge dalla XII edizione del Rapporto sulla Libertà Religiosa nel Mondo della Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre che è stato presentato oggi a Roma. Il rapporto fotografa il grado di rispetto della libertà religiosa in 196 Paesi, analizzando le violazioni subite dai fedeli di ogni credo e non solo dai cristiani. Nel periodo compreso tra l'ottobre 2012 e il giugno 2014, dei 196 Paesi analizzati, in ben 116 si registra un preoccupante disprezzo per la libertà religiosa, ovvero quasi il 60%. Nella "mappa" geografica disegnata dall'Acs, sono 20 i Paesi identificati come luoghi di "elevato" grado di violazione della libertà religiosa, dove cioè la libertà religiosa non esiste. In 14 di questi Paesi, la persecuzione è a sfondo religioso ed è legata all'estremismo islamico. Sono: Afghanistan, Arabia Saudita, Egitto, Iran, Iraq, Libia, Maldive, Nigeria, Pakistan, Repubblica Centrafricana, Siria, Somalia, Sudan e Yemen. Negli altri 6 Paesi, la persecuzione religiosa è perpetrata da regimi autoritari, ovvero in Azerbaigian, Myanmar, Cina, Corea del Nord, Eritrea e Uzbekistan. Dal Rapporto emerge anche che nella lista degli Stati in cui si registrano gravi violazioni della libertà religiosa, i Paesi musulmani rappresentano la maggioranza.
Quest'anno il Rapporto contiene una graduatoria che suddivide i Paesi in quattro categorie in base al grado di violazione della libertà religiosa: elevato, medio, preoccupante, lieve. L'Asia si conferma il continente dove la libertà religiosa è maggiormente violata. Nei Paesi in cui vi è una religione di maggioranza si riscontra un incremento del fondamentalismo non soltanto islamico, ma anche indù e buddista. In Africa, la tendenza più preoccupante degli ultimi due anni è senza dubbio la crescita del fondamentalismo islamico - sotto l'impulso di gruppi come Al Qaeda nel Maghreb islamico, Boko Haram e al Shabaab - e si riscontra un aumento di casi di intolleranza religiosa in Egitto, Libia e Sudan. Non mancano tuttavia esempi di dialogo e cooperazione religiosa in Camerun, Nigeria, Centrafrica, Uganda, Zambia, Sudafrica e Kenya. In America Latina gli ostacoli alla libertà religiosa sono quasi sempre causati dalle politiche di regimi apertamente laicisti o atei, come quelli di Venezuela ed Ecuador, che limitano la libertà di tutti i gruppi religiosi, senza alcuna distinzione di credo.
La libertà religiosa è in declino anche in Europa del Nord e Paesi come Danimarca, Francia, Paesi Bassi, Regno Unito, Svezia e Norvegia compaiono nella lista dove "il grado di violazione della libertà religiosa" è "preoccupante" e in "peggioramento". Ad attestarlo è il Rapporto sulla Libertà Religiosa nel Mondo della Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre che è stato presentato oggi a Roma. Nei Paesi occidentali - si legge - le tensioni religiose sono in aumento a causa di fenomeni recenti come "l'ateismo aggressivo" e il "laicismo liberale". Alcune tendenze destano preoccupazione, soprattutto quelle relative a temi quali le scuole religiose, il matrimonio omosessuale e l'eutanasia. "Benché l'opinione pubblica ritenga che i credenti debbano essere liberi di praticare la propria fede in privato - scrive l'Acs -, vi è un decisamente minore consenso in merito alla libertà di manifestare la fede all'interno dello spazio Pubblico". Ciò significa che "i diritti di alcuni gruppi vengono sempre più schiacciati dai diritti di altri gruppi" e "ogni qualvolta i diritti all'eguaglianza di genere o degli omosessuali contrastano con i diritti di coscienza dei credenti, solitamente i primi prevalgono". Il Rapporto porta l'esempio del Regno Unito dove le agenzie di adozione cattoliche che si rifiutano di affidare bambini a coppie omosessuali, sono state costrette a modificare le loro norme o a chiudere. A peggiorare la situazione concorre anche l'analfabetismo religioso dei politici occidentali e nei media internazionali.
Il Medio Oriente tra l'affermazione dello Stato islamico e il crescente fenomeno delle migrazioni di massa: è uno degli aspetti che emerge dal Rapporto sulla Libertà Religiosa nel Mondo della Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre che è stato presentato oggi a Roma. Il Rapporto prende in esame l'affermazione dello Stato islamico (ex-Stato Islamico dell'Iraq e del Levante) risalendo al luglio 2014, quando i jihadisti hanno cacciato tutti i gruppi religiosi, musulmani non sunniti compresi, dalla città di Mosul, centro dell'Iraq settentrionale, che avevano occupato il mese precedente. "Ai cristiani - si legge nel Rapporto - è stato chiesto di scegliere tra la conversione all'islam e l'esilio". "E così, quasi nessuno dei circa 30mila cristiani presenti in città, è rimasto e - per la prima volta in 1.600 anni - a Mosul non è stata celebrata la Messa domenicale". Simili forme di estremismo e persecuzione contribuiscono in modo significativo al crescente fenomeno delle migrazioni di massa. Le minoranze religiose mediorientali vanno riducendosi già da molti anni. Ad esempio, il numero di cristiani in Siria è passato da 1,75 milioni dei primi mesi del 2011, agli appena 1,2 milioni nell'estate del 2014, con un calo di oltre il 30% in tre anni. In Iraq, la diminuzione è stata ancora più evidente. La creazione di Stati teocratici o mono-confessionali ha un profondo impatto sulle democrazie occidentali in quanto i profughi appartenenti a vari gruppi religiosi cercano asilo in Occidente. Il Rapporto guarda infine con preoccupazione alla diffusione dei social network attraverso i quali fondamentalismo e odio religioso "oltrepassano con facilità i confini geografici".
http://www.avvenire.it/Dossier/Cristianofobia/CronacheeStorie/Pagine/rapporto-acs-liberta-religiosa-i-cristiani-i-piu-perseguitati.aspx
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Cristiani perseguitati. Cristiani arsi vivi, Tauran: non restare passivi. 6 novembre 2014, Cristiani arsi vivi, il premier: faremo giustizia, L'uccisione dei due cristiani in Pakistan, arsi vivi perché accusati di blasfemia, è una "barbarie" e non si può rimanere "passivi". Lo dice il cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, ai microfoni di Radio Vaticana.
"Sono scioccato, si rimane senza parole di fronte ad un atto di tale barbarie. Quello che è ancora più grave - dice Tauran - è che è stata invocata la religione in modo specifico. Ora, una religione non può giustificare crimini di questo genere. Esiste questa legge sulla blasfemia, che rappresenta un problema: la comunità internazionale non dovrebbe intervenire?".
Alla domanda se sia necessario un intervento specifico dell'Onu, Tauran replica: "Io chiedo: si può rimanere così passivi di fronte a crimini dichiarati legittimi dalla religione?" Il cardinale ricorda che in Pakistan "dall'anno in cui è stata introdotta la Legge sulla blasfemia, ci sono state circa 60 esecuzioni. E questa cosa non tocca soltanto i cristiani: sono colpite anche altre minoranze, come avvocati, oppositori al regime che sono stati uccisi in maniera barbara. Ci si trova quindi di fronte ad un grande problema".
Sulla possibile connivenza della politica e delle forze dell'ordine il cardinale rileva: "È certo che ci sia, incontestabilmente, una connivenza. A quale livello, questo non lo so. In ogni caso, sono dell'opinione che si debba denunciare pubblicamente questo tipo di atteggiamento, soprattutto perché i nostri cristiani percepiscano la solidarietà della Chiesa, che è la loro famiglia". "Spero", conclude Tauran, che ci sia una reazione da parte dei leader musulmani.
http://www.avvenire.it/Dossier/Cristianofobia/CronacheeStorie/Pagine/pakistan-tauran-non-restare-passivi.aspx
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Strategia Lgbt, l'Age ribadisce: diritto di educare, Paolo Ferrario, 21 maggio 2014, Informarsi, mobilitarsi, sensibilizzare. In prima linea per contrastare la diffusione nelle scuole della "cultura del gender", l'Associazione italiana genitori (Age), ha voluto dedicare alla questione un corposo dossier, che sarà pubblicato sul numero in uscita di Agestampa, il bimestrale inviato a tutti i soci. «Vogliamo dare alle famiglie un'informazione a 360 gradi su una problematica che ci sta molto a cuore e che tocca da vicino il diritto-dovere dei genitori di essere i primi educatori dei propri figli», commenta il presidente dell'Age, Fabrizio Azzolini, presentando l'iniziativa di informazione.
Nei mesi scorsi, come forma di protesta contro il dilagare nelle scuole di iniziative pro-gender, l'Age ha proposto il "ritiro" dei figli per un giorno al mese. Non un giorno di vacanza extra, ma un «gesto forte» per ribadire il diritto di educare troppo spesso calpestato.
In sedici pagine, il dossier ripercorre gli ultimi mesi di accese polemiche (nelle scuole ma anche nelle aule parlamentari), avviate sul finire dello scorso anno quando cominciarono a circolare, prima su Internet e poi nelle classi, gli ormai "famosi" opuscoli dell'Istituto A.T. Beck "Educare alla diversità a scuola", commissionati (e pagati con 24.200 euro) dall'Unar, l'Ufficio anti-discriminazioni razziali della Presidenza del Consiglio dei ministri. Da qui e dalla pretesa di «instillare» (così è scritto negli opuscoli), l'ideologia del gender nelle menti degli studenti, prende le mosse lo speciale di Agestampa, significativamente intitolato "Libertà di rieducazione". Un preoccupato gioco di parole per rappresentare la distanza tra la Costituzione e la Strategia Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transessuali) messa in campo dall'Unar e che per l'Age è «fuorilegge».
«L'articolo 30 della Costituzione – ricorda il presidente Azzolini – afferma il dovere e diritto dei genitori a mantenere, istruire ed educare i figli. Noi partiamo da qui per dire che, con la Strategia e le azioni che ne sono seguite, questo diritto è stato calpe-
stato e che, dietro il giusto obiettivo di contrastare ogni forma di discriminazione nelle scuole, si è fatto entrare nelle classi ciò che con questa finalità non c'entra nulla». Nello speciale, l'Age denuncia anche il fatto che «la strategia Lgbt si sta imponendo in Italia e in Europa in un modo sempre più subdolo, mascherandosi dietro la difesa e la tutela di una minoranza, per rieducare i cittadini all'ideologia del gender a scuola, sui mass media, nelle scelte di amministrazioni nazionali e locali, italiane ed europee, muovendo ingenti risorse pubbliche». E tutto questo, ricorda l'Associazione dei genitori, «ignorando i risultati delle ricerche scientifiche, la riflessione filosofica, i dati sociologici, le opinioni diverse presenti anche tra le persone omosessuali». Tutti omologati, insomma, dietro il "pensiero unico" propagandato dalle potenti e rumorose lobby Lgbt, che sono riuscite persino, denunciano i genitori dell'Age, a «scavalcare il diritto nazionale e internazionale».
Un accerchiamento (delle famiglie, delle scuole, degli studenti e degli insegnanti), che «arriva a creare un nuovo linguaggio e a vietare quello che non si uniforma al nuovo vocabolario. Con attacchi diretti anche alla libertà di religione, tacendo strumentalmente lo stile evangelico dell'accoglienza di molte diocesi, movimenti, gruppi, parrocchie». A questo punto, si legge in una nota dell'associazione, «restare indifferenti non è possibile». È necessario, invece, «informarsi per capire che è in corso una rivoluzione antropologia, dove la posta in gioco è la negazione dell'umanità da parte dell'uomo».
http://www.avvenire.it/Dossier/La%20questione%20gender/La%20cronaca/Pagine/Strategia%20Lgbt%20lAge%20ribadisce%20diritto%20di%20educare.aspx
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Zecchi: «Vigilare sui figli Il gender è la nuova dittatura»
Lucia Bellaspiga, 28 marzo 2014, Si dice «d'accordissimo» che l'educazione comprenda anche il tema dell'omosessualità e che nessuna discriminazione sia accettabile, soprattutto a scuola, «ma il trasformare questa convinzione in una battaglia politica è mistificatorio è violento nei confronti dei bambini. Occorre reagire, là dove è possibile bisogna creare argini di confronto pacifico». Tra i genitori sconcertati dalle linee guida dell'Unar (i tre ormai famigerati volumi dedicati alle scuole elementari, medie e superiori, poi ritirati dal web) e dall'ideologia del gender imposta come indottrinamento fin dalla tenera età, c'è Stefano Zecchi, ordinario di Filosofia alla Statale di Milano e scrittore, ma anche padre di un bimbo di 10 anni. Fiabe gay alle materne, problemini di aritmetica con personaggi omosessuali alle elementari, narrativa e film transgender alle superiori, la parole padre e madre cancellate dai moduli... Come si arriva a questo? A chi giova? Ci sono due livelli di ragionamento. Il primo è culturale filosofico, il secondo più pedagogico. Oggi in politica c'è una forte difficoltà a dare un senso culturale alle proprie differenziazioni, così il laicismo proprio della sinistra ha trasportato il suo armamentario ideologico nel tema dell'abolizione dei generi. Dire che i generi non sono più maschio e femmina ma addirittura 56 tipi diversi diventa la battaglia per un'identità politica. Come prima credevano sinceramente che il comunismo salvasse il genere umano e si riconoscevano nella moralità ineccepibile, così oggi sostengono che il gender salva dall'abbrutimento. Ma così la politica diventa biologismo, selezione della specie, darwinismo deteriore. Basta leggere i loro testi.
E sul piano pedagogico? La scuola è particolarmente nel mirino di queste folli ideologie.
È giusto che l'educazione comprenda anche l'omosessualità e soprattutto il rispetto delle differenze, ma senza portare il tema sotto le bandiere mistificatorie che vedo oggi. Una cosa è il dato biologico, altro è la sovrastruttura culturale: un giorno arriveremo a difendere il pedofilo, in fondo è un uomo che persegue una sua preferenza sessuale, e addirittura l'incesto...
La libertà di educazione per i propri figli è un principio costituzionale. Eppure oggi è minato da una "educazione di Stato" che gli ideologi del gender vorrebbero imporre.
È chiaro che più si sa e meglio è, è persino banale dirlo, ma chi deve sapere? I docenti. Devono essere formati bene per prevenire ogni forma di bullismo, che crea vere tragedie personali, e fare mediazione tra le sensibilità della classe. Ma lasciate in pace i bambini: su di loro si sta esercitando un'ideologia violenta che non dovrebbe nemmeno lambirli. D'altra parte è tipico dei regimi, che come prima cosa si appropriano delle scuole: questo sta diventando un regime e infatti tutti hanno paura di reagire, anche solo dire che il padre è un uomo e la madre una donna è diventato un atto di "coraggio". Siamo al grottesco.
Eppure alcune scuole si adeguano subito: via le fiabe perché il principe ama la principessa, via anche la festa del papà (chissà perché della mamma no)...
È il frutto di una demolizione della figura del padre che arriva da lontano, dagli anni '70, quando si è cominciato a distruggere la famiglia dal "capo". Sfasciata la famiglia è chiaro che dopo puoi sfasciare anche i due diversi ruoli di padre e madre, e che oggi sia a pezzi lo dice la facilità con cui si sciolgono i matrimoni: quando si accetta una visione così "allegra" di famiglia, aperta, senza legami, tutto diventa possibile. Annientare la madre è più difficile perché è la figura biologica, anche se affitti un utero è ancora femminile, finché almeno la tecnologia non riuscirà in cose mostruose, e allora saremo di nuovo al nazismo. Ma io non credo si arriverà a tanto.
Lei è ottimista? La storia insegna che nei regimi si cade senza avvedersene.
Ormai la nostra società ha consolidato un forte individualismo, la teoria del gender non diventerà un fenomeno di massa, lascerà il tempo che trova: io non sono terrorizzato, sono disgustato, che è diverso. Tuttavia bisogna avere delle attenzioni, attrezzarsi perché i nostri figli possano crescere in una dimensione – religiosa o laica che sia – di libertà. Mia madre era maestra e per una vita ha insegnato nella scuola statale, io ho studiato e insegnato sempre nello Stato, lo stesso fa mia moglie... ma mio figlio studia in una scuola paritaria: lì ho la garanzia che cresca libero dall'arroganza degli "inappuntabili moralmente". Lo ripeto, non voglio crociate, dobbiamo creare argini di confronto pacifico e informare i docenti, ma non fare violenza sui piccoli. Chi ha autorità morale – oltre alla Chiesa anche la politica – si faccia sentire, la buona sinistra parli, dica la sua, ne abbiamo bisogno. http://www.avvenire.it/Dossier/La%20questione%20gender/I%20commenti/Pagine/zecchi-vigilare-sui-gender-e-la-nuova-dittatura.aspx
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Giannini: basta gender
a scuola, Paolo Ferrario, 5 giugno 2014, Mai più casi come quello del Liceo classico "Giulio Cesare" di Roma (dove ai ginnasiali di 15 anni è stato fatto leggere un romanzo i cui contenuti sono stati giudicati «inopportuni» e «sconvenienti» dalla Presidenza del Senato, che ha impedito fossero inseriti stralci del testo in un'interrogazione) o come quello del Liceo ginnasio "Muratori" di Modena, dove è stata organizzata una conferenza del transessuale Luxuria, senza prevedere il contraddittorio e, soprattutto, senza avvertire i genitori degli studenti, che infatti hanno molto protestato.
Proprio per evitare il ripetersi di situazioni simili, conseguenza dell'applicazione, nelle scuole, della "Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere", predisposta dall'Unar (Ufficio nazionale anti-discriminazioni razziali) in collaborazione con 29 associazioni Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transessuali), entro settembre il Ministero dell'Istruzione emanerà delle nuove Linee guida (che aggiorneranno quelle a suo tempo predisposte dal ministro Fioroni) a cui le istituzioni scolastiche dovranno attenersi nella programmazione di iniziative per il contrasto del bullismo e del cyberbullismo.
L'annuncio è stato dato dal ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, rispondendo, ieri pomeriggio alla Camera, a un question time del deputato di Fratelli d'Italia, Fabio Rampelli.
Confermando la «totale estraneità» del Miur alla redazione e diffusione nelle scuole degli opuscoli dell'Unar "Educare alla diversità a scuola", commissionati all'Istituto A.T. Beck, (l'intera Strategia è costata 300mila euro), Giannini ha ribadito che «il Ministero proseguirà i progetti contro ogni forma di discriminazione nelle scuole», sottolineando che, nella predisposizione delle iniziative, sarà prioritario il coinvolgimento delle associazioni dei genitori. Anche i contenuti delle nuove Linee guida in vigore da settembre, saranno stabiliti attraverso il confronto diretto e costante con i genitori. Che, invece, erano stati completamente esclusi dalla Strategia dell'Unar.
«Il tavolo naturale del confronto dovrebbe essere quello del Fonags», dice Roberto Gontero, presidente dell'Agesc (Associazione genitori scuole cattoliche) e coordinatore del Forum delle associazioni dei genitori della scuola.
«Proprio nell'incontro che abbiamo avuto a maggio – ricorda Gontero – avevamo chiesto al Ministro di riscrivere le Linee guida, perché riteniamo irrealistico che entrino nelle classi dei nostri figli contenuti che non hanno ricevuto il preventivo consenso dei genitori. Il Ministro ha recepito queste nostre preoccupazioni e di questo siamo certamente soddisfatti».
Un plauso all'iniziativa di Giannini arriva anche dal presidente dell'Age (Associazione genitori), Fabrizio Azzolini, che chiede l'introduzione di specifici «protocolli per l'affettività» studiati attraverso «l'ascolto diretto delle famiglie». Per protestare contro la diffusione nelle scuole di iniziative tese a propagandare l'ideologia del gender, l'Associazione aveva lanciato ai genitori la proposta di una Giornata di ritiro dei figli dalla scuola. Un giorno al mese per ribadire che «i genitori sono i primi educatori dei figli».
«Quella del Ministro – conclude Azzolini – mi sembra una proposta di buon senso che fa definitivamente cadere tutte le azioni di chi, senza nemmeno coinvolgere i genitori, voleva contrabbandare nelle scuole ciò che nulla aveva a che fare con il doveroso contrasto a ogni forma di discriminazione». http://www.avvenire.it/Dossier/La%20questione%20gender/La%20cronaca/Pagine/basta-gender-a-scuola.aspx
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Le notizie del 26 Settembre 2014 - Cinquantamila giorni
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26/set/2014 - Ma io che ne so di metodi naturali, io sono artificiale, sono culturale, sono... Corriere della Sera, venerdì 26 settembre 2014... Mio padre aveva la stessa passione.... della consolazione delle vittime e della prevenzione di altri abusi.... Venne accusato di abusi sessuali nel 2002, quando si trovava negli...
Stavolta è qualcosa di più di un attacco ai «privilegi
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26/set/2014 - Corriere della Sera, venerdì 26 settembre 2014... L'aveva teorizzato in tema di reati sessuali già Benedetto XVI; e adesso lo... delle file del clero; e come un impegno verso le vittime di abusi sessuali.... di Jorge Mario Bergoglio, passando per la fase di Benedetto XVI, sono..... Quand'è pronto da mangiare.
Mancanti: cellulare
26 Settembre 2014 - Cinquantamila giorni - Corriere della...
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26/set/2014 - Ma io che ne so di metodi naturali, io sono artificiale, sono culturale, sono... Dagli articoli di oggi sul caso del sindaco di Napoli condannato per abuso d'ufficio nel caso... Nel suo paesino faceva tutto, dai parti al pronto soccorso, e la gente lo... Il fatidico "sì" arriverà lunedì in tarda mattinata, quando George...
I clienti chiamavano le baby squillo con i telefoni delle...
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14/nov/2013 - Ci sono anche sigle prestigiose, quelle di multinazionali.... quei tabulati per identificare chi ha contattato i telefoni cellulari delle due ragazzine e... per aver ricattato una baby squillo con il video del loro rapporto sessuale, è già... Vittima di abusi del padre quando era ragazza, l'ex barista potrebbe vedersi...
CHIESA E PEDOFILIA - fisica/mente
www.fisicamente.net/SCI_FED/index-1380.htm
Consideriamo nostro dovere suggerire alle vittime di abusi sessuali, o ai loro genitori o.... Ci sono le lettere terrificanti contro un certo padre Morissette, che attirava le vittime in...... martedì 13 luglio 2004 tratto da il Corriere della Sera....... In nome della separazione tra Chiesa e Stato si dice pronto a chiedere la messa in...
pronto? parla un funzionario dell'onu. cerco una... - Dagospia
www.dagospia.com/.../pronto-parla-funzionario-dell-onu-cerco-baby-sq...
14/nov/2013 - CI SONO L'INTEGERRIMO DIPENDENTE DI UN ASILO NIDO E UN AVVOCATO,... BABY SQUILLO BS F SCO F HE kYd x Corriere Web Roma... tabulati per identificare chi ha contattato i telefoni cellulari delle due ragazzine e... Vittima di abusi del padre quando era ragazza, l'ex barista potrebbe vedersi...
Centro documentazione veri abusi
veriabusi.blogspot.com/
09/mar/2010 - Pedofilia/ Germania, 24 casi di abusi in scuola d'elite in Assia... tedesco dell'Assia, sono venuti alla luce 24 casi di abusi sessuali su... "Il telefono non smette di squillare", ha aggiunto.... Secondo la Frankfurter Rundschau, tra le vittime di abusi ci sono anche delle.... Corriere della Sera 14/01/2010 12:33.
La norma
enricobronzo.blog.ilsole24ore.com/
4 giorni fa - Voglio bene agli amici di Corriere/Gazzetta e Repubblica che organizzano tante cose belle.... Testimoni del dramma sono riusciti ad aiutare il padre e a tirarlo fuori... Il della vittima si è costituito parte civile, rappresentato dal legale...... massa, potessero aver fatto subire ai principini abusi di tipo sessuale.
www.alateus.it - FEDE, LIBIDINE E PEDOFILIA
www.alateus.it/FedeFoia.htm
Dal 2000 alla fine del 2005, poco piu' di 40 sono finiti in manette per... L'accusa e' pesantissima: abusi sessuali commessi su otto bambini, tra i 4 e i 5 anni.... del cadavere nudo, giovedi sera, ha subito indicato nel movente sessuale le cause.... d'indagine, all'inizio, oltre un anno fa, il prete telefonava sul cellulare della sua...
Il "libro" nuovo dell'IMPERATORE: «Potete contraddirmi...
www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=1397
Passa a Il "libro" nuovo dell'IMPERATORE: «Potete contraddirmi... - Ben oltre sono le attese... All'origine vi è il Padre di... come vittima di sacrificio.... dal «Corriere della Sera»...... Nel mirino di padre George c'è la..... di autonomia è pronto a.... per abusi sessuali su una ragazzina di 10 anni.
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FISICA/MENTE
LA MULTINAZIONALE PEDOFILA
Di seguito riporto vari episodi relativi ai soli due ultimi anni che vedono coinvolti preti e gerarchie pedofile o omertose. Le notizie provengono tutte dal meritorio lavoro di un sito di credenti stimabilissimi e coraggiosissimi http://www.ildialogo.org/Ratzinger/pedofiliachiese.htm#.
Non ci vuole troppo a capire la gravità delle cose che qui risultano (e si tratta solo di quelle poche di cui si viene a conoscenza a volte anche per il pudore delle piccole vittime e/o delle famiglie). La vicenda è vergognosamente estesa ai Paesi dove allignano le gerarchie di Roma. Da parte delle massime autorità non si fa nulla, anzi si copre il tutto.
Questa gente è quella che vorrebbe spiegarci la morale e l'etica. E' quella che sputa veleno contro PACS ed ogni altra organizzazione della vita civile.
Speriamo che qualcuno capisca con quali perversioni si ha a che fare.
Avverto che altre notizie, precedenti a queste, si possono trovare, sempre in Fisicamente, nell'articolo Lasciate che i pargoli vengano a me.
Il mea culpa dei vescovi sudafricani
Tratto da Nigrizia
di Cardinale Wilfrid Napier [*]
La chiesa cattolica conferma le ripetute accuse di abusi sessuali compiuti da preti, suore e personale ecclesiale nel paese africano. Il Cardinale Wilfrid Napier, presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici Sudafricani, in un documento pubblicato il 29 giugno dal Sunday Times - il settimanale più diffuso in Sudafrica - assicura l'impegno della chiesa a collaborare con la giustizia.
I recenti rapporti di abusi sessuali da parte di preti cattolici hanno provocato un diffuso dibattito causando parecchio disturbo e confusione per molte persone.
Pertanto accogliamo con piacere l'opportunità, offertaci dal Sunday Times di puntualizzare ai suoi lettori e ai fedeli, il punto di vista e la politica della Chiesa Cattolica riguardo all'abuso sessuale perpetrato da preti, suore, fratelli e da collaboratori ecclesiali (insegnanti, catechisti ecc).
Innanzitutto vogliamo affermare in termini inequivocabili che l'abuso sessuale commesso da chiunque, ma specialmente da personale ecclesiale, va condannato come un male morale e dev'essere trattato come un crimine aberrante.
Ammettiamo che atti di degenerazione sessuale sono stati commessi da preti, uomini e donne consacrati, e collaboratori ecclesiali. Consapevoli dell'enorme danno che un tale comportamento causa agli innocenti, in particolare a ragazzi e ragazze affettuosi e fiduciosi, noi, Chiesa Cattolica del Sudafrica, ci scusiamo sinceramente con le vittime, le loro famiglie, le loro parrocchie e le loro comunità.
Accettiamo il nostro obbligo morale di fare qualsiasi cosa in nostro potere per continuare a sostenere le vittime e i sopravvissuti con la necessaria terapia psicologica e il necessario supporto spirituale. Intendiamo garantire che le persone responsabili di gravi abusi sessuali, in particolare nel caso di abusi su bambini, non abbiano mai più la possibilità di esercitare un ministero ecclesiale che dia loro accesso a potenziali vittime.
Consideriamo nostro dovere suggerire alle vittime di abusi sessuali, o ai loro genitori o tutori di minori, di riferire alle autorità civili il crimine compiuto contro di loro da personale ecclesiale. Studieremo con i commissariati provinciali di polizia i termini più efficaci per facilitare il rapporto, magari nominando esperti coordinatori di polizia i cui nomi ed estremi siano resi disponibili in ogni diocesi e parrocchia per essere contattati.
Nel caso di abuso su bambini, la materia sarà riferita alla Commissione per la Tutela dei Minori nella locale Corte di Giustizia.
Sappiamo per esperienza che non è sempre facile convincere una vittima di abuso sessuale a riferire l'accaduto quando questa non vuole farlo. Abbastanza spesso è il genitore che si rifiuta di riferirlo, temendo che questo possa esporre sua figlia o suo figlio ad un'altra esperienza dolorosa, dopo aver subito il trauma della violenza sessuale.
Anche se siamo vicini a questi genitori e comprendiamo la loro riluttanza a fare il proprio dovere con la legge, incoraggiamo caldamente le vittime o i loro tutori o genitori a denunciare l'abuso alle autorità pubbliche competenti, allo scopo di proteggere altre possibili vittime. Se i genitori o tutori di un minore non riferiscono l'accaduto, sarà la Chiesa ad assolvere il suo obbligo morale di farlo.
Come abbiamo già dichiarato in una pubblica affermazione il 23 Maggio, ribadiamo che la Chiesa non si considera al di sopra della legge, ma ha un sistema interno non differente nella sua funzione e nei suoi scopi da quelli adottati da organizzazioni professionali, compagnie private, nonché dagli organi di Governo.
Né la procedura interna della Chiesa è un sistema di giustizia parallelo a quello dello Stato. La sua funzione è esclusivamente disciplinare e amministrativa, ed è governata dal Codice di Legge Canonica.
La procedura esistente è stata evidenziata in alcuni documenti ufficiali, particolarmente nel Protocollo per il Personale Ecclesiale riguardo all'Abuso Sessuale su Bambini (1999) e nel Protocollo per il Personale Ecclesiale riguardo all'Abuso Sessuale tra Adulti, approvato dai Vescovi nell'Agosto 2002. Questi documenti sono disponibili nell'ufficio vescovile di ogni diocesi.
Vogliamo qui sottolineare i passi principali della nostra procedura interna.
a) la vittima dovrebbe riferire dell'abuso, direttamente o tramite una persona di fiducia, al prete, religioso o collaboratore ecclesiale appositamente nominato dal Vescovo in ogni diocesi del Sudafrica (i nomi di queste persone saranno disponibili in ogni parrocchia).
b) Una volta in possesso di informazioni rilevanti, la persona scelta discuterà il rapporto con il delegato del Vescovo (ci sono quattro delegati nominati dal Vescovo nelle quattro province di Bloemfontein, Capetown, Durban e Pretoria).
c) Il delegato del Vescovo convocherà prontamente un incontro del Comitato di Condotta Professionale Provinciale (una squadra composta da preti e religiosi, un terapeuta professionale, un assistente sociale, un avvocato civile e un incaricato dei rapporti con i media).
d) Dopo aver informato l'accusato che nei suoi confronti è stata elevata una denuncia, il comitato provinciale avvierà un processo formale di accertamento.
e) Due funzionari saranno nominati per interrogare la vittima, l'accusato e i testimoni.
f) Dopo l'accertamento, i funzionari forniranno un rapporto scritto con le loro osservazioni al Comitato Provinciale.
g) Quest'ultimo dopo aver esaminato il rapporto fornirà le proprie considerazioni all'autorità ecclesiale, che dovrà prendere gli appropriati provvedimenti nei confronti di chi ha commesso l'abuso.
Il processo è lungo ed è stato pensato in modo tale da rispettare i diritti delle persone coinvolte. Ha un doppio obiettivo: garantire giustizia alla vittima e riabilitare il colpevole.
La procedura disciplinare interna della Chiesa sarà sospesa quando lo Stato comincia ad occuparsi del caso. Una volta che il corso della giustizia criminale è stato completato, la Chiesa deve ancora seguire il proprio protocollo. Quando una persona colpevole di abuso sessuale ha scontato la propria condanna in carcere, è dovere della Chiesa decidere se e a quali condizioni questa persona possa essere reintegrata alle sue funzioni ecclesiali con la dovuta sicurezza.
Le stesse procedure disciplinari interne devono essere applicate nei casi in cui vi sia evidenza, sufficiente per obiettivi amministrativi, che una persona è colpevole di abuso sessuale anche se tale persona è stata assolta dal sistema giudiziario del paese.
In quanto Chiesa siamo consapevoli che l'aver messo a punto procedure e politiche sane è soltanto il primo passo teso ad assicurare che i diritti delle persone siano rispettati e che gli abusi sessuali da parte di personale ecclesiale siano trattati con la necessaria severità e prontezza. Le strutture del protocollo ecclesiale sono aperte ad aggiornamenti e revisioni alla luce dell'esperienza, di nuove conoscenze o di nuove leggi.
Consapevole del pericolo che personale ecclesiale colpevole di abusi sessuali possa essere trasferito da una diocesi all'altra senza che il Vescovo che lo accoglie ne sia a conoscenza, il Comitato di Condotta Professionale, a livello nazionale, è stato investito del compito di raccogliere dati riguardanti li abusi sessuali nella Chiesa.
Inoltre i Vescovi Cattolici del Sudafrica stanno preparando una Lettera Pastorale che esaminerà in termini più dettagliati quello che in questa sede abbiamo brevemente delineato. La lettera si occuperà del problema dell'abuso sessuale commesso da preti, religiosi e collaboratori ecclesiali, ma anche della sua grande diffusione nella società in genere, e chiamerà ogni cattolico a cooperare concretamente per sfidare la mentalità di omertà che ancora circonda i crimini e le trasgressioni sessuali.
Questo è un tempo in cui la Chiesa deve trovare il coraggio di parlare e agire. Continueremo a fare tutto quel che possiamo per proteggere gli innocenti dagli abusi. Faremo tutto il possibile per far sì che coloro che hanno subito un abuso sessuale non siano condannati a soffrire in silenzio la colpa e la vergogna inevitabilmente inflitti loro.
Note
[*]Presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici Sudafricani
Mercoledì, 16 luglio 2003
Arrestato per pedofilia un sacerdote a
Bolzano
Avrebbe compiuto abusi sessuali per 5 anni su una bambina oggi maggiorenne che ha denunciato il religioso dopo una cura psicanalitica
BOLZANO - Don Giorgio Carli, 40 anni, sacerdote della parrocchia Don Bosco a Bolzano è stato arrestato il 14 luglio scorso con l'accusa di atti sessuali contro minori. E non si tratta di un prete qualunque. A Bolzano Don Giorgio è molto noto perchè cura una rubrica quotidiana mattutina sull'emittente Radio Sacra Famiglia. Egli è inoltre impegnato ad organizzare spettacoli e attività che coinvolgono il mondo giovanile.
Da poco la Curia lo aveva destinato a una nuova parrocchia, dove avrebbe dovuto occuparsi di bambini tra i 9 e i 12 anni. Ed è per tale motivo, per impedire cioè il ripetersi del reato, che il pm Cuno Tarfusser ha chiesto al Gip l'ordinanza di custodia cautelare.
La vicenda ha preso le mosse dalla denuncia di una ragazza oggi maggiorenne, che ha querelato Don Giorgio Carli dopo una cura psicanalitica "che avrebbero rimosso i blocchi psicologici che le impedivano di ricordare compiutamente i fatti accaduti nella sua infanzia".
I magistrati sono stati impegnati nell'inchiesta per mesi, e ora, dopo l'arresto, stanno interrogando tutti i testimoni.
La vicenda degli abusi di don Giorgio Galli nasce in un ambiente ecclesiastico caratterizzato da forte sessuofobia. Ricordiamo che alcuni mesi fa proprio la curia Vescovile di Bolzano si era decisamente schierata contro il registro delle unioni di fatto. La repressione della sessualità porta inevitabilmente a fenomeni di violenza di cui sono sempre più spesso vittime i bambini e le bambine. Anche questo caso, infine, mette bene in evidenza come la pedofilia non possa essere associata con l'omosessualità ma anzi essa nasce nell'ambito di ambienti sessuofobici e repressivi.
Mercoledì, 16 luglio 2003
Abusi sessuali.
La Polonia non fa eccezione
Da Adista
Tylawa-Adista. Abusi sessuali. La Polonia non fa eccezione. Padre Michal Moskwa, parroco sessantaquattrenne di Tylawa, un piccolo villaggio della Polonia meridionale, affronterà quest'autunno un processo nel quale dovrà difendersi dall'accusa di aver abusato sessualmente di sei bambine. Il dibattimento rappresenta l'atto conclusivo di un'inchiesta cominciata nel luglio del 2001 e avvalsasi di varie testimonianze, fra le quali particolare rilievo assume quella di Ewa Orlowska, madre di due delle presunte vittime ed essa stessa un tempo molestata dal parroco. Orlowska sostiene di aver dovuto sopportare le attenzioni di Moskwa dai 7 agli 11 anni, evitando in seguito di rivelare il tutto per paura di non essere creduta e di venire ostracizzata dalla comunità. Solo quando alcuni osservatori esterni arrivarono a Tylawa per documentare le accuse rivolte al parroco si sarebbe sentita in grado di uscire allo scoperto. Quello di Moskwa è il primo caso, in Polonia, in cui il velo di omertà e di paura è stato sollevato per far luce su un crimine sessuale commesso da un uomo di Chiesa. Dopo di esso, altri religiosi sono stati denunciati e chiamati a rendere conto della loro condotta, ma per lungo tempo è stato pressoché impossibile, nel cattolicissimo Paese che ha dato i natali a Karol Wojtyla, porre all'attenzione dell'opinione pubblica un problema così scottante. La Chiesa polacca, del resto, ha sempre mantenuto il più stretto riserbo in merito a simili accuse, evitando di pronunciarsi ufficialmente anche dopo le dimissioni, nel marzo 2002, dell'arcivescovo Juliusz Paetz, grande amico di Giovanni Paolo II ed egli stesso accusato di avances sessuali nei confronti di alcuni giovani seminaristi.
Mercoledì, 08 ottobre 2003
Contro i preti di Boston
Droga, sesso e violenze: le prove sui religiosi pedofili. Il documento mina la fiducia, crollano le offerte alla Chiesa
dal nostro inviato VITTORIO ZUCCONI
WASHINGTON - Tremila pagine di vergogne indicibili, un "faldone" processuale pesante come una macina da mulino appesa al collo della cattolicissima Boston, della sua diocesi, della Chiesa americana tutta che tenta di non affogare nella bancarotta finanziaria, e soprattutto morale, nella quale si è trascinata.
Sarebbe facile chiamare il processo di Boston contro il molto poco reverendo Paul Shanley e, indirettamente, contro il Cardinale Law, un calvario, perché questa che vediamo nell'aula del tribunale non è una scalata al cielo, ma una discesa all'inferno, percorsa da bambini tormentati da chi li doveva guidare, da novizie stuprate e sedotte nel nome di Cristo, di cocaina in oratorio, di ménage a trois, di scene da orridi conventi medioevali, non da diocesi nel secolo XX.
Eppure questo brulica fuori dal sepolcro di ipocrisia scavato da una gerarchia di vescovi e di cardinali più preoccupati di "sopire e sedare", di evitare lo scandalo, piuttosto che di punire i colpevoli e di proteggere il gregge. Ora i giornali ci sguazzano, il Boston Globe riempie pagine intere con i documenti presi dal faldone processuale, e così fanno le televisioni, le radio, così facciamo noi perché ci consoliamo al pensiero di farlo per il bene.
Ma che cosa ci può essere di bene nel prete che tirava di cocaina davanti ai catechisti affidati a lui, che offriva a donne tossicodipendenti una "linea" in cambio di sesso a tre o quattro, del direttore spirituale nel convento delle novizie che le toccava e le molestava spiegando loro che quelli erano i contatti con il corpo di Cristo? Niente, se non la rabbia che a Boston, come nelle altre diocesi d'America squassate da dozzine di casi come questi, si sta alzando contro i prìncipi e i pastori della Chiesa che nascondevano la verità a loro stessi, prima che ai fedeli. E giocavano alle tre cartine con i preti pedofili, drogati, corruttori spostandoli di parrocchia in parrocchia dopo qualche tentativo a vuoto di psicoterapia.
Tutti sapevano tutto, dentro le stanze della curia, e nessuno faceva niente. Sulla lettera di accompagnamento per un prete dimesso da un centro di rieducazione, padre Robert Burns, e sottoposta al cardinale Law perché fosse riassegnato, c'è una notazione a mano a grandi lettere, problem: children, è un pedofilo. E padre Burns fu mandato a lavorare in una parrocchia del vicino New Hampshire, nel 1982 e soltanto nove anni, e molte denunce di stupro su bambini piccoli, dopo, nel 1991, fu finalmente rimosso con una lettera di encomio di cardinale.
La curia di Boston, la città del cattolicesimo irlandese e poi italiano, fiera della propria primazia gerarchica, di avere prodotto il primo e unico presidente cattolico, Kennedy, tentava di rimescolare la carte, di muovere da una parrocchia all'altra gli almeno 57 preti che in questi anni venivano denunciati, nella disperata illusione, come scrisse il vescovo ausiliario Madeiro, oggi cardinale di New Orleans, "che ricominciare da zero, in ambiente nuovo" potesse aiutare questi disgraziati fratelli a emendarsi, perché i sacerdoti sono sempre troppo pochi, perché le messe non hanno mai abbastanza celebranti, perché la speranza della grazia, del pentimento, della resurrezione non voleva morire in un pastore.
Le tremila pagine diffuse dal giudice che presiede la causa contro padre Shanley raccontano una storia ben diversa. Ci sono le lettere terrificanti contro un certo padre Morissette, che attirava le vittime in sacrestia mostrando loro raccolte di materiale pornografico. C'è la denuncia di una parrocchiana contro Thomas Forrey, dal quale lei era andata per chiedere aiuto a salvare il proprio matrimonio e fu percossa, violentata e sistemata in una casa che padre Forrey aveva costruito per lei, tenendola schiava con le botte e con il ricatto della rivelazione vergognosa, fino a quando lei trovò la forza di denunciarlo.
E'facile immaginare i giorni di sconforto e di scoramento, nelle vecchie stanze della curia al centro di Boston da dove si vede attraverso i mosaici dei vetri il porto dal quale il "gregge" arrivò per decenni, tra pie statue e vecchi libri, quando tre novizie trovarono il coraggio di fare il nome di padre Robert Meffan, che le aveva convinte a fare sesso con lui spiegando che quello sarebbe stato "il matrimonio con la Chiesa" e che lui portava a loro "il secondo avvento di Cristo" nella fusione mistica di "carne e spirito".
Eppure ancora e ancora, almeno dal 1984 quando Bernard Law divenne cardinale di Boston, le risposte della gerarchia furono evasive, minimizzatrici, addirittura apologetiche. O consumate in piccole transazioni private con le vittime, tacitate con piccole somme, con la temporanea rimozione del reprobo o intimidite dalla potenza di una diocesi troppo importante per una novizia sedotta o per un bambino violentato, anche se portava i filmini girati da un complice del prete, durante l'atto.
Fino a quando il paravento di porpora non ha retto più e la legge, i pubblici ministeri, i giudici lo hanno strappato. Troppe denunce, troppe testimonianze, troppi documenti e soprattutto troppe vittime - 470 soltanto nel processo in corso contro padre Shanley, che ha prodotto le 3 mila pagine - perché tutto fosse mitomania di donne e di uomini, avarizia di avvocati, concorrenza di altre confessioni che, nel mercato americano della religione, competono per le anime e i borsellini del popolo.
Il lungo silenzio della Chiesa cattolica si ruppe a Chicago, a Milwaukee, a New York, a New Orleans, a Miami, a Washington. I Pm e i giudici costrinsero monsignori e vescovi a deporre, minacciando anche il Cardinale Law di carcerazione se non avesse consegnato i documenti, perché nessuno, né un Cardinale di Santa Romana Chiesa né un Presidente, può sottrarsi alla legge o rifugiarsi, in un caso tanto atroce, sotto le sottane del Quinto Emendamento e non rispondere.
Una prima condanna tributò 500mila dollari alla vittima di un prete bostoniano. Milioni di dollari li seguirono, mentre i fedeli, nella colletta domenicale, cominciavano a tirare indietro la mano dal bussolotto, inorriditi, scandalizzati da "queste rivelazioni di orrore indicibile" come le chiama la portavoce della Curia, la signora Morissey e decisi a boicottare il Cardinale Law che non si dimette.
E ancora nessuno aveva visto il faldone delle tremila pagine, sentito il peso del macigno. Si mormora di una prossima dichiarazione di bancarotta, di insolvenza, da parte della Curia di Boston che è, come tutte le Curie americane, una società privata non profit, dove tutto è formalmente di proprietà del Cardinale in carica. Ma ci vorranno anni, non dollari, perché una madre di Boston possa lasciare il proprio bambino a un prete senza tremare.
(5 dicembre 2002)
Lunedì, 19 gennaio 2004
In Gran Bretagna la Chiesa Cattolica paga
indennizzo per abusi sessuali
La Chiesa cattolica inglese pagherà un indennizzo di 460.000 euro ad un uomo di 38 anni vittima di abusi sessuali da parte di un sacerdote negli anni '70. Per la prima volta, secondo i legali dell'uomo, la Chiesa si è fatta carico dei problemi psicologici sofferti per il resto della vita a causa delle violenze subite durante l'infanzia. Simon Grey è stato molestato da padre Christofer Clonan per circa sei anni. Da grande, Grey ha assunto spesso comportamenti violenti ed è stato alcolizzato."Non riuscivo a mantenere un lavoro - ha raccontato l'uomo - il più lungo è stato per sei mesi. Ho finito col darmi fuoco, provocandomi bruciature profonde e ho passato sei mesi in ospedale (da Repubblica on line 13.1.2004)
Lunedì, 19 gennaio 2004
Usa: 4450 preti denunciati per abuso di
minori
Notizia tratta dal sito
http://www.reporterassociati.org
Speciale!
di redazione
17 Feb 2004
OLTRE 4.450 PRETI DENUNCIATI PER ABUSO MINORI DA 1950
Roma, 17 febbraio 2004 -- (Apcom) - Un totale di 4.450 sacerdoti degli Stati Uniti sono stati denunciati per abuso sessuale a minori fra il 1950 e il 2002. Lo rivela uno studio commissionato dalla Conferenza episcopale cattolica dell'America del Nord. David Clohessy, presidente dell'Associazione che raggruppa le vittime di questo tipo di abuso (Snap), ha già detto che la cifra è "troppo bassa". Lo studio, che sarà pubblicato il 27 febbraio, afferma che, secondo un'analisi dei dati della Chiesa cattolica statunitense durante il periodo succitato, 4.450 sacerdoti furono oggetto di 11.000 denunce di abuso a minori. Ciò significa che alcuni sacerdoti furono protagonisti di ripetuti abusi. Così il 25% dei preti sospettati furono accusati in due o tre occasioni, il 13% fra le quattro e le nove, e il 3% oltre le 10, si legge sullo studio di cui ne dà notizia l'edizione digitale del quotidiano spagnolo "El Mundo". Il 78% dei bambini che presumibilmente subirono gli abusi avevano fra gli 11 e i 17 anni, il 16% fra gli 8 e i 10 e il 6% meno di 7 anni. Sempre secondo lo studio delle 11.000 incriminazioni circa 6.700 furono investigate e confermate mentre oltre 1.000 si rivelarono false e oltre 3.300 non furono indagate perché al momento dell'accusa i preti erano deceduti. Circa 11.000 sacerdoti servirono nella Chiesa cattolica negli anni coperti da questo studio realizzato dal collegio universitario John Jay di giustizia penale, con sede a New York.
Martedì, 17 febbraio 2004
Documento Vaticano sui pedofili
La tolleranza zero è contro-producente
Da ADISTA febbraio 2004
32218. CITTÀ DEL VATICANO-ADISTA. Un lavoro gomito a gomito con persone competenti e qualificate per identificare potenziali responsabili di abusi sessuali e per garantire la totale sicurezza dei minori: è questo l'obiettivo fissato dal Vaticano per risolvere la questione degli abusi sessuali da parte di membri del clero e sistematizzato in un documento di 220 pagine della Pontificia Accademia per la Vita, dal titolo "Abuso sessuale nella Chiesa cattolica: Prospettive scientifiche e legali". Il documento rappresenta il primo tentativo di esaminare la questione in modo onnicomprensivo, analizzandone anche le cause psicologiche, le procedure di monitoraggio, il tasso di recidiva, nonché gli effetti sulle vittime e le possibilità di successo di una terapia per i responsabili. In linea generale, il documento, che prende le mosse da un simposio scientifico tenuto in Vaticano lo scorso aprile, di cui riporta gli atti, verrà inviato alle Conferenze episcopali ai primi di marzo. A descriverne contenuti e prospettive è il "Catholic News Service" (18/2). Assolutamente inedita per un documento vaticano è l'insistenza sugli aspetti clinici del problema dell'abuso sessuale. Pur basandosi sull'esperienza degli Stati Uniti, il documento critica la politica di "tolleranza zero" che lì è stata adottata, suggerendo invece una sorta di sacerdozio protetto, lontano da bambini, per i preti colpevoli, che non verrebbero così troppo isolati. Gli esperti intervenuti, non cattolici, che operano nel campo della psichiatria, della psicologia e della psicoterapia, hanno espresso parere negativo sulla tolleranza zero (definita una soluzione "controproducente"), perché questa dissuaderebbe i preti in questione dal cercare aiuto prima di commettere reato e dal farsi curare dopo: potrebbe lasciarli emotivamente devastati e delegherebbe le responsabilità alla società, dove il controllo e la supervisione sono per forza di cose minori. È apparsa vincente l'opinione dello psichiatra infantile tedesco Jorg Fegert, che ha suggerito l'adozione di un'unica e uniforme politica valida per tutta la Chiesa a livello mondiale. Quanto all'identikit del prete pedofilo, gli esperti hanno ravvisato tratti comuni ad altri soggetti pericolosi per i minori: disordini sessuali e della personalità, abuso di sostanze, danni neurologici o cerebrali. I preti pedofili hanno però un'educazione più elevata, meno antisociale e meno tendente alla recidiva rispetto ad altre categorie di pedofili. Un elemento chiave è la cura e la riabilitazione dei preti in questione. Si parla di farmaci e di psicoanalisi, ma la maggior parte degli esperti ha raccomandato caldamente un "cocktail" di tecniche cognitive behaviouristiche e consulenza spirituale. Tuttavia la deviazione sessuale che sta alle origini dell'abuso sui minori, hanno detto concordi gli esperti, è qualcosa che non si può curare. È già un grande successo, hanno detto, quando il soggetto riesce a controllare il proprio impulso, ma non vi è situazione scevra da rischi. Perlomeno il tasso di recidiva, secondo studi recenti, è sceso con i metodi cognitivi dal 17 al 10%. Altro tema importantissimo trattato nel documento è l'accettazione o meno di candidati omosessuali nei seminari. Lo psichiatra della Harvard Medical School, Martin Kafka, ha detto che l'omosessualità non è causa di abuso sessuale quanto piuttosto "un fattore di rischio probabile" che va ulteriormente studiato. Sta di fatto che nei casi di abuso sessuale nella Chiesa la grande maggioranza riguarda preti omosessuali che molestano maschi adolescenti. Per William Marshall, canadese, è tuttavia irrealistico pensare che i candidati al sacerdozio abbiano chiara la loro identità sessuale. E il celibato? È un fattore di rischio per l'abuso sessuale? Certamente un celibato vissuto positivamente, è stato detto, può essere un elemento chiave nella lotta all'abuso, e la Chiesa dovrebbe accertarsi che i preti abbiano la forza spirituale di viverlo con serenità; di qui la necessità di concentrare l'attenzione sul celibato come chiave di volta nella questione degli abusi. Per quanto attiene alla prevenzione, il seminario, con il suo ambiente chiuso, è stato detto, offre un terreno privilegiato per il monitoraggio dei fattori di rischio. Resta da definire il "livello di rischio" che i vescovi locali sono disposti a correre prima di chiudere eventualmente le porte del sacerdozio ad un candidato. È stata prospettata, a scopo di sostegno nei primi anni di sacerdozio, la possibilità di istituire gruppi di supporto: una via, per i giovani preti, per esprimere liberamente disagi e problemi.
Mercoledì, 25 febbraio 2004
Nuovo caso di pedofilia ecclesiastica in
Italia: prete di Colleferro arrestato
E'stata un'indagine lampo quella che ha portato all'arresto di Don Paolo Mauro Pellegrini, il parroco di Colleferro arrestato dai carabinieri della compagnia Casilina di Roma. Gli uomini del maggiore Oronzo Greco hanno concentrato in una settimana gli accertamenti necessari a verificare le dichiarazioni di un 18enne che ha denunciato di aver subito abusi sessuali per quasi quattro anni. Nell'abitazione del prete sono stati ritrovati anche alcuni filmini che aveva girato con le sue giovani vittime. L'arresti risale alla scorsa settimana ma la notizia è trapela solo ieri 26 febbraio. L'accusa nei confronti di don Pellegrini, 51 anni, e'di violenza sessuale aggravata e atti sessuali con minori.
Singolare è la dichiarazione che il prete arrestato ha rilasciato al momento del suo arresto e che è stata riportata da alcuni organi di stampa. «Devo curarmi, lo so, sto cercando di curarmi, aiutatemi», avrebbe detto don Mauro Pellegrini. La dichiarazione è singolare perché viene dopo l'arresto e il dichiararsi malato suona come un vero e proprio alibi dietro cui nascondere le proprie responsabilità. Sarebbe anche interessante sapere se i suoi superiori sapevano e non hanno fatto nulla. Da quello che molti organi di stampa hanno riportato sembrerebbe che gli atteggiamenti di don Pellegrini non fossero ignoti alla stessa popolazione di Colleferro. Già nel '98 il prete di Colleferro era stato raggiunto da una denuncia per atti osceni contro un minore.
Ma il vescovo di Colleferro dice di non sapere nulla: «Vediamo, aspettiamo, per il momento è solo indagato - dice monsignor Giovanni Maria Erba, vescovo della diocesi di Segni e Velletri da cui dipende la chiesa di San Gioacchino di cui è parroco don Pellegrini -. Il sacerdote verrà sospeso soltanto se le accuse verranno provate e se ci sarà una condanna. Noi non sapevamo nulla, non conoscevamo questa situazione, ora siamo sconvolti». Una dichiarazione tutta dalla parte del prete che, come da tradizione, la chiesa ha sempre difeso anche di fronte all'evidenza, salvo riservarsi poi il diritto di condannarlo in proprio. Nessun accenno alle vittime, a coloro che porteranno per sempre nella propria psiche le violenze subite.
Venerdì, 27 febbraio 2004
Ancora pedofilia ecclesiastica questa
volta a Bari
Rinviato a giudizio frate domenicano
di Paola D'Anna
Una vera e propria antologia dell'orrore quella che è stata rinvenuta nell'abitazione di un frate domenicano di Bari, Giancarlo Locatelli di 44 anni, segretario dell'Istituto di teologia ecumenica "San Nicola" di Bari, uno dei referenti della Parrocchia di San Nicola, presso l'omonima Basilica.. Un centinaio le foto pedopornografiche sequestrate al frate già un anno fa ma di cui si è avuto notizia solo ieri quando si è svolta l'udienza per il rinvio a giudizio del frate.
Le fotografie sono state acquistate via Internet, utilizzando una carta di credito, da una società americana, e poi scaricate sul computer del frate. Il materiale era stato scoperto dai carabinieri durante una perquisizione nell'appartamento, nel 7 maggio 2002.
Il frate avrebbe collezionato le fote per un anno, dal 31 maggio 2001 al giorno in cui è avvenuta la perquisizione. Le indagini sono state svolte nell'ambito di una più vasta operazione di polizia denominata "Peter Pan", e che l'8 maggio 2002 impegnò 300 carabinieri del Comando di Biella che realizzarono 150 perquisizioni in abitazioni e uffici con il sequestro di migliaia di cd rom, videocassette, foto e pc portatili. Oltre al frate barese, tra gli indagati scoperti avvocati, medici, ingegneri, tecnici informatici, 141 persone sparse in 43 province italiane. L'inchiesta ha portato alla luce un vero e proprio mercato della pornografia minorile i cui fruitori erano persone di tutte le età dai 20 ai 60 anni. In tutti i casi si è verificato sia l'uso di internet che di carte di credito.
Alla prova dei fatti la difesa di Padre Giancarlo Locatelli si è dimostrata falsa. Egli aveva asserito che le carte di credito, utilizzate per navigare nei siti a luci rosse e comprare fotografie di piccoli indifesi, gli erano state rubate giorni prima che fosse registrato l'accesso in Internet. Ma il contenuto del suo PC non ha lasciato aditi a dubbi da cui la decisione del rinvio a giudizio del frate che però continua a svolgere le sue funzioni religiose come se nulla fosse.
Come al solito in questi casi, anche la Curia barese ha preferito non commentare la vicenda ne prendere alcuna iniziativa contro il frate domenicano che ha continuato, fra l'altro, a svolgere il suo lavoro di segretario dell'Istituto di teologia ecumenica di Bari.
Mercoledì, 03 marzo 2004
Abusi sessuali dei preti
Processi ordinari per i preti colpevoli
Da Agenzia ASCA
Lo chiedono tre teologhe curatrici di un numero speciale della rivista teologica internazionale ''Concilium''.
(ASCA) - Roma, 17 giu - In ogni caso di violenza sessuale e di abuso verso minori i sacerdoti e religiosi responsabili dovrebbero essere sottoposti a processi ordinari e non ecclesiastici. A chiederlo sono tre teologhe (la tedesca Regina Ammicht-Quinn, l'irlandese Maureen Junker-Kenny e la statunitense Hille Haker) che hanno curato l'ultimo fascicolo della rivista internazionale di teologia ''Concilium''dedicato al tema degli abusi sessuali che hanno prodotto una grave crisi nella Chiesa cattolica. Le stesse teologhe rifiutano di ridurre la questione a semplice problema di omosessualità, criminalizzando perciò gli omosessuali, perché la violenza sessuale é opera anche di eterosessuali.
Il titolo del numero della rivista é ''Il tradimento strutturale della fiducià', e trova una spiegazione non solo nel corso dei servizi scritti per la maggior parte da donne, ma specialmente nelle conclusioni firmate dalle tre teologhe.
Esse partono anzitutto da una richiesta di perdono alle vittime. ''Chiediamo perdono alle vittime - scrivono le teologhe -, siamo loro grate per il coraggio di aver rotto il silenzio, proviamo vergogna per i crimini della nostra chiesa e chiediamo che sia fatta giustizia nei confronti delle vittime e dei sacerdoti che si sono resi colpevoli, senza che ci si limiti a una riparazione o a una condannà'.
E'stata messa gravemente in gioco ''l'autorità etica del sacerdoté'sostengono le tre teologhe e neppure i vescovi che hanno trattato la questione, si sono resi conto del terremoto avvenuto e che ha convinto i fedeli che vige tuttora ''un disprezzo dei fedeli trasformatosi in strutturà'. Ma questo ''é il tradimento del cuore di ciò che é fondamentale per questa chiesa: tradimento della sequela di Cristò'.
Le tre teologhe, anche in quanto donne e madri, chiedono perciò alla chiesa di ''affrontare la questione di come ricreare l'autorità del sacerdoté'. ''Non possiamo e non vogliamo tollerare strutture che consentono a singoli sacerdoti e vescovi di ledere, o in alcuni casi addirittura distruggere, la salute psichica di alcune persone.
Non possiamo e non vogliamo tollerare decisioni e prassi più orientate al mantenimento di relazioni autoritarie che al consentire esperienze e pratiche di fede che mettano al centro dell'attenzione la vulnerabilità di ogni essere umano.
Non possiamo e non vogliamo tollerare che non sia fatta giustizia nei confronti di sacerdoti che hanno sorpassato i limiti di ogni comportamento ammissibile nei confronti di bambini e ragazzi.
Tale giustizia può venire cercata solo in processi situati al di fuori del coinvogimento di una situazione specifica, come dovrebbe essere in ogni caso di violenza sessuale; nel nostro caso significa: i processi devono essere processi extra-ecclesiastici. In tal caso i sacerdoti - spiegano le autrici - non possono essere semplicemente ripudiati dall'istituzione in cui spesso hanno vissuto e lavorato per decenni. La responsabilità della chiesa non termina con la consegna degli atti processuali al pubblico ministero incaricato. In ogni sistema giuridico moderno esiste la pena, per il bene della vittima, ed esiste la riabilitazione, per il bene del colpevole.
Nel suo rapporto con i sacerdoti interessati, la chiesa deve considerare entrambi i versanti dela giustizia. Con sorpresa e indignazione osserviamo come, in ambiti ecclesiastici e sociali, la violenza sessuale venga associata all'omosessualità, come reazione ai casi di abuso sessuale nella chiesa. Il fatto che spesso non esclusivamente, le vittime siano state bambini e adolescenti maschi, non deve trasformarsi in pretesto per ridare vita a pregiudizi latenti e criminalizzare l'omosessualità, come se le persone omosessuali, a causa della loro tendenza sessuale, fossero più inclini degli eterosessuali a esercitare violenza sui minori. Noi prendiamo le distanze da questa insinuazione espressa frequentemente ma assurda e ci aspettiamo dalla nostra chiesa che faccia lo stesso, pubblicamente e con chiarezzà'.
Se poi si dovesse scoprire che non solo nelle chiese occidentali ma anche in quelle del Sud fosse vivo il problema della violenza sessuale, nasce allora ''una responsabilità della chiesa tutta per un ripensamento alle radici delle strutture ecclesiastiche e una revisione alle radici dell'ecclesiologia. La questione dell'autorità etica dei sacerdoti non può essere intesa solo come una questione di virtù o di comportamento, ma deve essere tematizzata come problema strutturale dell'identità e del ruolo dei sacerdoti, come problema dell'interazione sociale in relazioni asimettriche e come problema della funzione di controllo e tutela dei vescovì'. E'solo l'inizio di un processo che sarà lungo, ma, secondo le teologhe, pone un interrogativo sulla sopravvivenza stessa del messaggio cristiano in occidente come messaggio che incide sulle persone e sulla cultura.
''La violenza sessuale compiuta e nascosta nella chiesa e attraverso le strutture di potere ecclesiastiche, confuta l'umanitarismo del messaggio cristiano. Solo una conversione secondo lo spirito biblico potrebbe evitare ''la sconfitta di Dio nella Chiesa di Dio".
Martedì, 22 giugno 2004
Brescia
Accuse di pedofilia: la curia difende 3 suoi
sacerdoti
A cura di Paolo Pavin
Da Il Mattino di Padova
Brescia. La procura di Brescia mette sotto indagine 3 sacerdoti sospettati di abusi sessuali su bambini, i sacerdoti reagiscono addirittura dal pulpito e la Diocesi li tutela respingendo le loro dimissioni e difendendoli pubblicamente. Sullarete intranet diocesana circola una lettera molto forte in cui si parla di un clima da inquisizione. L'inchiesta però é partita dopo la denuncia di alcuni bambini di una scuola materna pubblica (2 le maestre arrestate a settembre) e poi con episodi analoghi segnalati in istituti religiosi. Ma il clima si é arroventato in questi ultimi giorni, quando la procura ha chiuso la seconda inchiesta sugli abusi sessuali: nell'inchiesta figurano fra gli indagati ben 3 sacerdoti.
A Brescia, come a Boston, come a Sidney, come a Vienna... la chiesa cattolica (e in primis il Pulcinella di Roma) continua a proteggere gli stupratori di bambini.
Mercoledì, 23 giugno 2004
Il post scriptum da Concilium 3 del 2004
sulla pedofilia
I supposed Him to exist only within the walls of a church - in fact, of our church - and I also supposed that God and safety were synonymous. The word "safety" brings us to the real meaning of the word "religious" as we use it (JAMES BALDWIN)1.
Chiediamo perdono alle vittime, siamo loro grate per il coraggio di aver rotto il silenzio, proviamo vergogna per i crimini della nostra chiesa e chiediamo che sia fatta giustizia nei confronti delle vittime e dei sacerdoti che si sono resi colpevoli, senza che ci si limiti a una "riparazione" o una "condanna".
La crisi in cui è incappata la chiesa cattolica con i crimini ai danni di bambini e ragazzi, è la nostra crisi. Siamo membri di una chiesa che - ancora una volta - ha taciuto; ha coperto uomini che hanno leso irreparabilmente la salute psichica di alcuni bambini; per anni ha passato sotto silenzio crimini che in altri contesti spingono immediatamente all'azione i pubblici ministeri. Negli anni passati molte cose sono state scritte e accertate; di molte altre noi, come membri della chiesa e parte dell'opinione pubblica, continuiamo a rimanere all'oscuro.
Questo è quanto sappiamo: siamo di fronte a una catastrofe doppia e su un duplice piano. Bambini e ragazzi sono stati trasformati in vittime, nel luogo più sensibile e intimo immaginabile della loro identità, da coloro che avrebbero dovuto guidarli e proteggerli; queste vittime sono state tradite da coloro che, come comunità, intendono rappresentare un segno di santità nel mondo.
La fiducia è una componente necessaria di ogni chiesa viva. Qui si è abusato di questa fiducia su entrambi i piani della catastrofe; non sappiamo ancora se sia stata definitivamente distrutta. Il tradimento delle vittime è allo stesso tempo anche il tradimento della fiducia nei rappresentanti della chiesa a cui, conformemente al loro ufficio, spetta la responsabilità particolare di strutturare la propria autorità in modo etico. Il tradimento della fiducia è il tradimento della convinzione secondo cui i sacerdoti e i vescovi devono rendere metro del proprio agire la responsabilità etica nei confronti di coloro con cui comunicano in quanto sacerdoti e vescovi; in caso contrario la loro autorità diventa esercizio autoritario di potere, indegno di una chiesa.
Questo tradimento, che si esprime in ogni singolo caso dell'esercizio di violenza e che si è protratto nel modo in cui la chiesa e i vescovi hanno gestito le violenze, non ci scuote solo come individui; scuote le fondamenta della chiesa come luogo della sequela di Cristo. Soltanto: la chiesa non ne viene scossa. Risarcimenti in denaro, dimissioni di vescovi, sospensioni di sacerdoti dal loro ufficio sono tutti quanti dei passi estremamente necessari, e tuttavia non di rado non sono stati accordati come cosa ovvia alle vittime, ma si sono dovuti strappare e devono essere strappati mediante processi lunghi e complicati.
Molti credenti sono scossi come individui; sembra dubbio che tale sconvolgimento, al di là dello sbigottimento personale, sfoci in uno sconvolgimento delle strutture. Non riusciamo a liberarci dall'impressione che qui si stia "sbrigando" un problema, che siano state modificate alcune procedure, ma che in ogni caso si siano evitati gli interrogativi di fondo. Questi interrogativi di fondo sono quelli relativi alla struttura di una chiesa che punta su una gerarchia impossibile da mettere in discussione "dall'esterno", generando così mentalità strutturalmente "adeguate" nei presbiteri e in chi dipende da loro. Invece di porsi questi interrogativi e analizzarli, proprio negli ultimi anni la posizione del sacerdote nella liturgia e alla guida della comunità è stata ancor più rafforzata, difendendo così una struttura gerarchica a svantaggio di una comunicativa. Per quanto necessari siano quindi i singoli passi per scoprire e trattare le violenze, essi non possono risolvere il problema che abbiamo posto al centro della discussione: che cosa succede a una chiesa a cui molte persone tolgono la propria fiducia? Come può essa, in generale, andare incontro a persone che tornano sempre ad affidarsi alla chiesa e, nella chiesa, ai suoi sacerdoti? I sacerdoti - non soltanto loro, ma, appunto, anche loro e, sotto certi punti di vista, soprattutto loro - incontrano spesso bambini, adolescenti e adulti in situazioni "di soglia" che presentano un alto grado di intimità. In situazioni del genere - nella guida spirituale in situazioni esistenziali difficili, come l'assistenza ai malati o un funerale, ma appunto anche nella prassi sacramentale della santa comunione, della confessione e del matrimonio - la fiducia è l'elemento costitutivo affinché la prassi di fede sia di per sé resa possibile. Se manca questa fiducia, la prassi di fede si muta in un simulacro, nell'apparenza di se stessa.
Per un lungo intervallo di tempo nella storia della chiesa la fiducia nel rapporto tra sacerdoti e credenti è stata generata solo strutturalmente: non attraverso la personalità, bensì attraverso l'ufficio e la comprensione reciproca. Questo e non la persona del sacerdote era considerato essenziale all'interazione. Ma in questa forma tale maniera strutturale di intendere la persona del sacerdote come intermediaria non è più valida da tempo. È stata sostituita da una visione individualizzata in cui il sacerdote acquisisce autorità in conformità del proprio ufficio nonché della propria persona. Solo così è in grado di compensare il disorientamento che spesso accompagna le situazioni di soglia. L'autorità etica del sacerdote che, nonostante tutto il risalto dato al popolo di Dio e allo Spirito nel concilio Vaticano II, nella concezione della chiesa cattolica continua a essere al centro dell'interazione di fede, è particolarmente evidente in relazioni doppiamente asimmetriche, cioè in quelle relazioni che non sono asimmetriche soltanto per la struttura di interazione della gerarchia ecclesiastica, ma anche, in aggiunta, per la particolare vulnerabilità di una delle due parti. Questa particolare asimmetria è sempre presente nel caso di bambini e ragazzi. Esiste anche in altri contesti, come per esempio nelle scuole materne o nelle scuole per i più grandi; qui, però, gli educatori e gli insegnanti sono soggetti a un controllo particolare: abusi e violenze vengono immediatamente sottoposti all'azione penale, nella misura in cui - o meglio, non appena - se ne viene a conoscenza. Nel caso delle relazioni asimmetriche nella chiesa, molti dei vescovi, in quanto superiori responsabili, hanno agito in base al motto: «Ciò che non deve esistere, non esiste e anche se esistesse lo stesso, almeno non parliamone, altrimenti esisterebbe davvero». In questa strategia esistono dei colpevoli, ma essi vengono nascosti o resi invisibili, attraverso reprimende, trasferimenti oppure, oggi, sospensioni. Chi per molto tempo non è entrato nella visuale dei vescovi sono le vittime.
Quando dei sacerdoti hanno tradito la fiducia di chi era loro affidato, i vescovi (cor-)responsabili di questi sacerdoti hanno doppiamente tradito i fedeli: "dimenticandoli" e lasciandoli soli con i sacerdoti in questione. Per l'esistenza della vittima il primo tradimento è determinante. Per noi, membri della chiesa, il secondo tradimento è inconcepibile e insostenibile: esso non si basa sui crimini di "singoli" sacerdoti, magari sottoposti a una pressione eccessiva, talvolta anche malati, bensì sul disprezzo dei fedeli trasformatosi in struttura. Questo è il tradimento del cuore di ciò che è fondamentale per questa chiesa: tradimento della sequela di Cristo.
I vescovi hanno visto se stessi - talvolta prevalentemente, talvolta esclusivamente - come responsabili nei confronti dei loro sacerdoti, che non di rado hanno protetto. Non hanno evidentemente visto una responsabilità al di là della loro struttura di potere, una responsabilità verso i deboli e la parte lesa, perché ciò avrebbe dovuto portarli a prendere sul serio le vittime nonché la tutela dei fedeli ben prima della coraggiosa diffusione in pubblico delle accuse. Eppure unicamente tale responsabilità verso i deboli è quanto distingue l'autorità etica del sacerdote da una posizione di potere violenta. L'autorità si muta in potere quando la vulnerabilità di altre persone viene sfruttata per procurarsi dei vantaggi, di qualunque natura essi siano. La violenza sessuale dei sacerdoti verso persone da loro dipendenti si fonda su un tale abuso di autorità che si muta in potere. I sacerdoti che esercitano il potere per mezzo e attraverso la sessualità - una sessualità al cui esercizio rinunciano (devono rinunciare) nella loro identità di sacerdoti cattolici - non soltanto compiono un atto criminale, non soltanto non rendono giustizia all'identità che hanno scelto, ma ledono inoltre anche l'istituzione del sacerdozio come autorità etica e distruggono il messaggio che rappresentano come persone e detentori del loro ufficio.
Che cosa dunque si richiede alla chiesa?
La chiesa deve affrontare la questione di come (ri-)creare l'autorità del sacerdote. Tale questione non può essere intesa unicamente come questione dell'identità individuale di coloro che hanno scelto e continuano a scegliere il sacerdozio. È anche un interrogativo rivolto all'istituzione: la preparazione, la guida e il controllo dei sacerdoti nell'adempimento del loro ufficio sono una cosa, la conformazione strutturale delle interazioni tra sacerdoti e credenti un'altra, la questione teologico-ecclesiologica relativa alla forma della chiesa una terza.
Noi, le curatrici di questo fascicolo, siamo teologhe. Siamo donne. Siamo madri. Non di rado, nella prospettiva delle strutture tradizionali della chiesa, stiamo "dall'altra parte", per cui non siamo noi a decidere dove, di volta in volta, vadano tracciati i confini. Siamo cristiane, cattoliche, membri di comunità in cui anche i nostri figli devono avere e trovare uno spazio. Non possiamo e non vogliamo tollerare strutture che consentono a singoli sacerdoti e vescovi di ledere, o in alcuni casi addirittura di distruggere, la salute psichica di alcune persone. Non possiamo e non vogliamo tollerare decisioni e prassi più orientate al mantenimento di relazioni autoritarie che al consentire esperienze e pratiche di fede che mettano al centro dell'attenzione la vulnerabilità di ogni essere umano. Non possiamo e non vogliamo tollerare che non sia fatta giustizia nei confronti di sacerdoti che hanno sorpassato i limiti di ogni comportamento ammissibile nei confronti di bambini e ragazzi. Tale giustizia può venire cercata solo in processi situati al di fuori del coinvolgimento di una situazione specifica, come dovrebbe essere in ogni caso di violenza sessuale; nel nostro caso significa: i processi devono essere processi extra-ecclesiastici.
In tal caso i sacerdoti non possono essere semplicemente ripudiati dall'istituzione in cui spesso hanno vissuto e lavorato per decenni. La responsabilità della chiesa non termina con la consegna degli atti processuali al pubblico ministero incaricato. In ogni sistema giuridico moderno esiste la pena, per il bene della vittima, ed esiste la riabilitazione, per il bene del colpevole.
Nel suo rapporto con i sacerdoti interessati, la chiesa deve considerare entrambi i versanti della giustizia. Con sorpresa e indignazione osserviamo come, in ambiti ecclesiastici e sociali, la violenza sessuale venga associata all'omosessualità, come reazione ai casi di abuso sessuale nella chiesa. Il fatto che spesso, ma non esclusivamente, le vittime siano state bambini e adolescenti maschi, non deve trasformarsi in pretesto per ridare vita a pregiudizi latenti e criminalizzare l'omosessualità, come se le persone omosessuali, a causa della loro tendenza sessuale, fossero più inclini degli eterosessuali a esercitare violenza sui minori.
Noi prendiamo le distanze da questa insinuazione - espressa frequentemente ma assurda - e ci aspettiamo dalla nostra chiesa che faccia lo stesso, pubblicamente e con chiarezza.
Altrettanta scarsa utilità ha l'equiparare in blocco la violenza sessuale alla malattia o alla pedofilia. Può senz'altro esserci un nesso tra disturbi psichici e violenza sessuale, ma ciò non può essere generalizzato e usato come meccanismo di discolpa. È evidente soltanto che anche per i colpevoli è necessaria una rielaborazione terapeutica dei reati.
Il problema della violenza sessuale può forse essere più palese nelle chiese occidentali che in quelle non occidentali. Significa però che solo nelle comunità occidentali esiste una struttura autoritaria che impedisce di riconoscere e combattere la violenza individuale e strutturale su bambini e ragazzi, ma in fin dei conti anche sugli adulti in rapporto di dipendenza? In caso affermativo, le chiese locali occidentali hanno allora in quelle del Sud del mondo degli aiuti critici per quanto riguarda i cambiamenti strutturali da compiersi. In caso negativo, nasce qui una responsabilità della chiesa tutta per un ripensamento alle radici delle strutture ecclesiastiche e una revisione alle radici dell'ecclesiologia. La questione dell'autorità etica dei sacerdoti non può essere intesa (solo) come una questione di virtù o di comportamento, ma deve essere tematizzata come problema strutturale dell'identità e del ruolo dei sacerdoti, come problema dell'interazione sociale in relazioni asimmetriche e come problema della funzione di controllo e tutela dei vescovi.
Siamo solo all'inizio di questo processo che ci costringe ad affrontare i problemi dove sono nati e dove si situano davvero. È l'inizio di un processo che ci costringe a riflettere in modo nuovo sul rapporto tra sacerdoti e fedeli, a migliorare le strutture di controllo e a porre in maniera nuova la questione dell'autorità etica dei presbiteri.
In una situazione in cui la perdita di rilevanza delle chiese cristiane nelle società occidentali è eclatante, si pone l'interrogativo della sopravvivenza del messaggio cristiano come messaggio che incide sulle persone e sulla cultura. La violenza sessuale, compiuta e nascosta nella chiesa e attraverso strutture di potere ecclesiastiche, confuta l'umanitarismo del messaggio cristiano. Solo una conversione secondo lo spirito biblico potrebbe evitare «la sconfitta di Dio nella chiesa di Dio» (Rainer Bucher).
(traduzione dal tedesco di ANNA BOLOGNA)
[REGINAAMMICHT-QUINN è docente di etica teologica presso la Facoltà di teologia dell'Università di Tubinga (Germania); MAUREEN JUNKER-KENNY è docente di teologia pratica ed etica cristiana al Trinity College di Dublino (Irlanda); HILLE HAKER è docente di etica cristiana presso la Divinity School all'Harvard University di Cambridge/Mass. (USA)].
Mercoledì, 30 giugno 2004
Nuovi scandali sessuali nella chiesa
cattolica in Austria ed in Italia
La rassegna stampa
Panorama.it
Austria, foto e video hard in un seminario
12/7/2004
Oltre 40 mila scatti e un certo numero di filmati di giovani preti intenti in incontri sessuali. Anche materiale pedoponografico
I vertici della Chiesa cattolica austriaca hanno chiesto una riunione d'urgenza in seguito alla scoperta di circa 40.000 fotografie e un numero imprecisato di video di giovani preti intenti in incontri sessuali al seminario.
Secondo l'autorevole settimanale austriaco Profil, il materiale rinvenuto, che include anche pornografia infantile, era stato scaricato sui computer al seminario di St. Poelten, circa 80 chilometri ad ovest di Vienna.
"NO COMMENT" DALLA DIOCESI
I vertici della locale diocesi si sono rifiutati di rilasciare pubbliche dichiarazioni ma si starebbero incontrando in privato sullo scandalo, ha riportato la televisione di Stato austriaca.
L'organo di stampa ha precisato che il direttore del seminario, il reverendo Ulrich Kuechl, ha rassegnato le dimissioni e che anche il suo vice, lfgang Rothe, le ha sottoposte al suo superiore. La Conferenza dei vescovi austriaci ha emesso in data odierna un comunicato in cui promette un'accurata e approfondita indagine sulla questione.
"Tutto ciò che ha a vedere con l'omossesualità o la pornografia non può avere spazio in un seminario per preti", ha scritto nel comunicato.
I vertici della Chiesa per la prima volta hanno scoperto il materiale un anno fa su un computer del seminario, ha precisato Profil. In esso figuravano numerose immagini di giovani preti e loro insegnanti che si baciavano e indulgevano in giochi sessuali e orge.
Il vescovo Kurt Krenn che supervisiona la diocesi di St. Poelten, ha detto alla televisione austriaca di aver visto forografie di insegnanti del seminario in situazioni sessuali con gli studenti.
La Gazzetta del Mezzogiorno
Austria - Sesso in seminario
Pubblicate le foto pedo-pornografiche che coinvolgono seminaristi ed insegnanti nel seminario diocesano di St. Poelten. Almeno 40mila le immagini sequestrate. Ex-seminarista siciliano scrive al vescovo: Tu sapevi
VIENNA - E'di nuovo scandalo nella chiesa cattolica austriaca: le accuse di pedo-pornografia, decine di migliaia di fotografie dai contenuti sessuali e presunti contatti omosessuali tra direzione e seminaristi a St.Poelten ricordano un po'i tempi dello scandalo legato alle presunte pratiche omosessuali e pedofile del cardinale Hans Hermann Groer, venuto alla luce nel 1995. Stavolta le accuse riguardano il seminario della diocesi di St. Poelten (Bassa Austria) del vescovo ultraconservatore Kurt Krenn. Finora si sono dimessi il rettore del seminario, Ulrich Kuechl, e il suo vice, Wolfgang Rothe - due foto pubblicate oggi dal settimanale di Vienna, Profil, li mostrano in atteggiamenti inequivocabili ciascuno con un seminarista -. Ma emergono già voci apertamente critiche nei confronti di Krenn stesso che in una prima reazione aveva parlato di «ragazzate che non hanno niente a che vedere con omosessualità». «E'certamente sconvolgente che ciò accada. La responsabilità è del vescovo», ha detto oggi il presidente dei rettori dei seminari austriaci, Martin Walchhofer. Anche il teologo pastorale austriaco Paul Zulehner ha chiesto le dimissioni di Krenn. La conferenza episcopale austriaca ha parlato invece di un «urgente bisogno di azione da parte della chiesa».
Secondo Profil, Krenn era da tempo al corrente su cosa stava succedendo dietro le mura del seminario di St. Poelten e che sei mesi fa era stato anche informato per iscritto. Il vescovo avrebbe però cercato di mettere a tacere la vicenda. Il vescovo di St.Poelten, che ha 68 anni, è stato in passato un strenuo difensore del cardinale Groer, che nel 1995 era stato costretto alle dimissioni per accuse di abusi sessuali, gettando la chiesa cattolica in una crisi d'identità senza precedenti nel Paese alpino. Groer è morto a marzo dell'anno scorso all'età di 83 anni.
Il seminario di St. Poelten è già dall'inizio di quest'anno nel mirino della procura regionale. Su un computer sequestrato sono state trovate recentemente 11 mila foto scaricate da internet, tra cui anche immagini di pedofilia. Profil scrive che gli inquirenti avrebbero inoltre trovato «nelle stanze dei seminaristi almeno 40 mila fotografie e alcuni filmati con rappresentazioni sessuali in parte perverse che mostrano anche giovani preti di St. Poelten con superiori». «Si fotografavano vicendevolmente, perchè anche in questa maniera si eccitavano. E siccome lo facevano anche con il capo e con il suo vice, tutto sembrava così normale, si sentivano al sicuro», ha detto un inquirente a Profil. Interpellato questo pomeriggio dall'agenzia stampa austriaca Apa, il procuratore Walter Nemec non ha tuttavia confermato il numero di fotografie trovate. «Da quale fonte possa emergere il numero 40.000, non lo so», pur affermando di non essere al corrente sugli ultimi sviluppi delle indagini.
Altro dettaglio riferito oggi da Profil: l'ex rettore Kuechl avrebbe anche dato, a giugno del 2003, «una specie di sacramento del matrimonio» a due seminaristi, uno dei quali è cittadino polacco. La cerimonia sarebbe avvenuta in un locale pubblico di St. Poelten.
«Un largo fronte di personalità ecclesiastiche della diocesi di St. Poelten trovano insopportabile il doppio gioco e si sono decisi a un'azione concordata per portare alla luce la verità, dopo che per anni i loro tentativi dietro le quinte non hanno avuto successo», scrive Profil.
Christine Maieron
12/7/2004
La Gazzetta del Mezzogiorno
Ex seminarista vittima di abusi scrive al vescovo: tu sapevi
PALERMO - Cita Giovanni Paolo II che, rivolto ai giovani riuniti a Toronto, «ha avuto il coraggio, ancora una volta, di dire: Mi vergogno per i preti pedofili e per chi ha coperto con il silenzio questi abomini». E chiosa «Possano queste parole risvegliare la sua coscienza, assopita in un torpore durato troppo a lungo».
E'questa l'esortazione che M. M., 22 anni, un ex seminarista del seminario di Agrigento, rivolge, attraverso l'Adista, un'agenzia di stampa cattolica, al vescovo di Agrigento, Carmelo Ferraro, che «dopo essere stato informato degli abusi sessuali commessi da un sacerdote ai danni di un seminarista non prende alcun provvedimento».
La «vittima» degli abusi sessuali è proprio l'autore della lettera. La vicenda ebbe inizio nel 1994 a Favara quando il seminarista aveva 12 anni. Il 7 luglio scorso, dopo l'esposto del seminarista, il sacerdote, don Bruno Puleo, ha patteggiato la pena: gli sono stati inflitti 2 anni e 6 mesi di reclusione. Attualmente don Puleo è parroco a Sant'Anna, una piccola frazione nei dintorni di Agrigento.
«Scrivo a lei, Eccellenza reverendissima monsignor Carmelo Ferraro, arcivescovo metropolita della Chiesa Agrigentina. Scrivo proprio a lei che, una sera di novembre del 2000, ha ascoltato, quasi con indifferenza, il mio racconto - afferma l'ex seminarista -. Forse lei non immagina nemmeno quanto mi sia costato, in quell'occasione, rivivere i momenti più brutti della mia vita. Ma a lei che importa? Scrivo a lei perché sono addolorato e profondamente amareggiato dal suo silenzio. Non per lei, di cui m'importa ben poco, ma per questa povera Chiesa, che si ritrova ad essere guidata da una persona che non ha saputo dirigere il gregge affidatogli, soprattutto i piccoli e gli indifesi».
Il giovane infine ricorda le parole del cardinale Ersilio Tonini secondo cui è «meglio avere dieci sacerdoti in meno che averne uno sbagliato. La pedofilia e l'omosessualità vanno affrontati tempestivamente e con fermezza». E oggi l'ex seminarista annuncia l'intenzione di avviare una causa civile «contro le persone che hanno un ruolo di responsabilità in situazioni del genere». «Certamente - puntualizza - il rettore del seminario, ma tanto più il vescovo, il quale, pur non avendo responsabilità penale, è civilmente - e moralmente - responsabile. Avrebbe dovuto prendere provvedimenti che non ha preso». La vittima degli abusi sottolinea poi alcuni aspetti dell'inchiesta: «A me non risulta - dice - che il vescovo sia mai stato interrogato: attendo di prendere visione di tutti gli atti processuali per averne conferma».
L'ex seminarista parla anche dei suoi progetti futuri: «all'università sto studiando psicologia, per aiutare le persone che subiscono abusi. Per questo ho già fondato un'associazione, che deve diventare uno sportello di ascolto».
12/7/2004
L'espresso
Caserta,08 lug 2004 -17:25
Pedofilia, 100 indagati: c'è anche nome Taricone
Oltre cento persone sono indagate dalla procura di Santa Maria Capua Vetere nell'ambito di un'inchiesta su materiale pedopornografico acquistato su internet. Tra i nomi c'è anche quello dell'attore Pietro Taricone. Alcuni video e immagini pornografiche sarebbero state acquistate su internet con la sua carta di credito. Il legale di Taricone si è detto certo dell'estraneità del suo assistito. "Penso - ha detto il legale - che potrebbe trattarsi di una problema di carte di credito clonate: magari qualcuno ha 'spiato'su internet i numeri della carta di Pietro durante qualche normale transazione, e poi li ha usati per comprare quella roba in rete". Sulla circostanza la procura casertana sta effettuando controlli.
Una abitazione di Pietro Taricone (ha rivelato oggi "il Giornale") è stata perquisita nei giorni scorsi ad Avezzano, ma secondo quanto si è appreso non sarebbe stato trovato materiale pedopornografico.
Titolare dell'indagine è il pubblico ministero Donato Ceglie che ha indagato un centinaio di persone tra cui professionisti, avvocati, studenti. Nel registro degli indagati risulta iscritto anche un sacerdote di Alife, nel Casertano.
La procura di Santa Maria Capua Vetere ha ordinato nei giorni scorsi decine di perquisizioni. E'stata, tra l'altro, passata al setaccio una casa discografica di Rieti, che, secondo gli investigatori sarebbe una sorta di crocevia del traffico di materiale pedopornografico.
PEDOFILIA: TROPPE RICHIESTE INDENNIZZI, FALLISCE ARCIDIOCESI
Los Angeles - Schiacciata dalle richieste di indennizzo, è fallita l'arcidiocesi degli scandali: l'arcidiocesi di Portland (Oregon) ha annunciato la bancarotta e la notizia è il primo segnale palpabile delle conseguenze che ha avuto sulla Chiesa cattolica statunitense il pagamento degli indennizzi alle vittime di abusi sessuali commessi da alcuni sacerdoti su minori. Le attività ecclesiastiche continueranno regolarmente; e la richiesta di bancarotta -ha detto l'arcivescovo, reverendo John Vlazny, "non è un modo per evitare le responsabilità", "ma di fatto è l'unico sistema per fare in modo che altri ricevano il giusto compenso". La decisione dell'arcidiocesi di Portland sospenderà l'inizio di un processo civile contro un prete accusato di aver molestato più di 50 ragazzini: per i presunti abusi commessi negli anni '80 dal sacerdote Maurice Grammand, deceduto nel 2002, sono state presentate due domande collettive per un totale di indennizzo di circa 160 milioni di dollari. Prima di dichiararsi insolvente, l'arcidiocesi della principale città dello stato dell'Oregon sulle coste orientali degl Usa, aveva già sborsato 53 milioni di dollari in accordi extragiudiziari siglati con 130 presunte vittime. Durante gli ultimi tre anni, la Chiesa cattolica statunitense è stata al centro di una serie di scandali che hanno coinvolto decine di sacerdoti accusati di abusi sessuali su minori. Un rapporto della Conferenza episcopale statunitense, del febbraio di quest'anno, ha calcolato che siano stati più di 4000 i preti cattolici accusati di abusi negli ultimi cinquant'anni, per un totale di circa 11.00 denuncie da parte di minori (in gran parte maschi); ma secondo i legali delle vittime, la stima è largamente sottostimata.
Agi (mercoledì 7 luglio)
Martedì, 13 luglio 2004
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INERTE E INDIFFERENTE, IL VESCOVO DI
AGRIGENTO NON DENUNCIA IL PRETE
CHE ABUSA.
INTERVISTA
ADISTA N°53 del 17 luglio 2004
32423. AGRIGENTO-ADISTA. Un vescovo viene informato di abusi sessuali commessi da un sacerdote ai danni di un seminarista e non prende alcun provvedimento. Dirà, poi, che la questione non lo riguardava. I drammatici fatti non avvengono nell'ennesima diocesi statunitense, dove il "bubbone" è esploso ormai da anni, grazie anche al coraggio delle vittime e alla dismissione dell'atteggiamento omertoso di persone coinvolte e dei vertici ecclesiastici. Il vescovo in questione è italiano: si tratta di mons. Carmelo Ferraro, che era alla guida della diocesi di Agrigento all'epoca dei fatti e lo è anche adesso.
Il sacerdote, don Bruno Puleo, ha patteggiato la pena il 7 luglio: gli sono stati inflitti 2 anni e 6 mesi di reclusione (è stato un secondo patteggiamento fra le parti: il primo era per una pena di due anni, che era stata giudicata insufficiente dal gip Luigi Patronaggio). Ha preferito il patteggiamento al processo, che avrebbe molto probabilmente aggravato la sua posizione. Il patteggiamento infatti ha riguardato una sola vittima. Le indagini, condotte dal pm Caterina Sallusti, avevano però riscontrato abusi nei confronti di altri sette ragazzi, sei dei quali dello stesso seminario (quello arcivescovile di Agrigento che si trova a Favara) dove don Puleo, inizialmente diacono, era stato assistente per un periodo che si è concluso nel 1995. Attualmente don Puleo è parroco a Sant'Anna, una piccola frazione nei dintorni di Agrigento.
Marco Marchese, la vittima che ha sporto denuncia, ha subìto abusi nel seminario arcivescovile di Agrigento a partire dall'età di 12 anni. Oggi ne ha 22, ha lasciato il seminario nel 2000 e, a vicenda giudiziaria conclusa, ci tiene a sottolineare che non era il carcere per il suo "carnefice" lo scopo della sua azione, ma l'emersione di un fenomeno che causa sofferenza indicibile a tanti bambini, con la speranza inoltre che la Chiesa abbia il coraggio di mettersi dalla parte degli offesi. March ese si era deciso a presentare un esposto dopo aver constatato che né il rettore del seminario, don Gaetano Montana, né il vescovo Ferraro - ai quali aveva raccontato tutto - avevano preso provvedimenti per fermare don Puleo.
Il giorno dopo il patteggiamento, Marco ha inviato al vescovo una lettera molto severa e accorata. "Scrivo proprio a lei che - recita l'apertura della lettera - una sera di novembre del 2000 ha ascoltato, quasi con indifferenza, il mio racconto (... ). Scrivo a lei perché sono addolorato e profondamente amareggiato dal suo silenzio", amareggiato "per questa povera Chiesa che si ritrova ad essere guidata da una persona che non ha saputo dirigere il gregge affidatogli, soprattutto i piccoli e gli indifesi". Ne riportiamo il testo integrale nel numero di Adista-documenti allegato.
Ma Marchese non intende fermarsi a questo: intende procedere in sede civile contro quanti - sicuramente il rettore e il vescovo - hanno omesso di prendere provvedimenti contro don Puleo, malgrado, avendone l'autorità, fosse per loro un obbligo intervenire.
In ambito ecclesiale, non esiste nel Diritto Canonico un canone riguardante eventuali pene da comminare a chi non denuncia un reato avendone conoscenza. Ma è anche vero che il card. Bernard Law ha subìto così forti pressioni (anche dalla Santa Sede?) proprio per aver "coperto" i preti pedofili della sua diocesi da vedersi costretto, nel dicembre del 2002, a dimettersi da vescovo di Boston. Il Diritto Canonico lascia peraltro molta autonomia di gestione ai vescovi che si trovino di fronte a reati dei loro sacerdoti. Anche se per costoro ci sono canoni precisi. In particolare, per i delitti contro il sesto comandamento, commessi "con violenza, o minacce, o pubblicamente, o con un minore al di sotto dei 16 anni", il canone 1395, al paragrafo 2, prevede "giuste pene, non esclusa la dimissione dallo stato clericale". Ma non è stato applicato finora contro don Puleo, il quale è stato solo spostato dalla parrocchia, popolo! sa e ric ca di bambini, di Palma di Montechiaro a quella ben più piccola di Sant'Anna, piccolo borgo nella provincia di Agrigento. Spostamento avvenuto però nel 2002: l'esposto di Marco Marchese contro don Puleo è della primavera del 2001. Il vescovo non poteva non esserne a conoscenza.
Tutta la vicenda è ricostruita qui di seguito nell'intervista che abbiamo realizzato con Marco Marchese.
Come comincia la tua storia?
Sono entrato nel seminario minore nel 1994 perché la mia vocazione era di diventare sacerdote. Avevo 12 anni, frequentavo la seconda media. Avevamo come assistente don Puleo, che allora era diacono. Lui aveva per me molte attenzioni, mi faceva anche dei regali. Poi, ai primi di dicembre, mi fece accomodare nella sua stanza e successe il tutto.
La cosa si ripeté?
Sì, soprattutto nei giorni di pioggia, perché altrimenti preferivo giocare a calcio e non andavo a riposare con lui.
Nessuno faceva caso al fatto che andassi a riposare con lui?
Penso di no, perché capitava che noi ragazzi trascorressimo del tempo in camera sua a chiacchierare. Poi si trattava delle prime ore del pomeriggio, ognuno stava per conto proprio. Questa cosa è durata fino a quando lui, l'anno successivo, è diventato sacerdote e ha lasciato il seminario minore. Il nostro rapporto però è continuato. Lui è diventato il mio padrino di cresima. Io andavo a trovarlo, o in parrocchia o in casa sua.
Lui continuava con le sue attenzioni verso di te?
Sì.
Non riuscivi ad opporti?
La prima volta rimasi perplesso. Era ovviamente la mia prima esperienza sessuale, precocissima e sbagliata. Lui mi diceva che era solo una questione di amicizia, che la nostra era un'amicizia particolare, mi diceva di non parlarne con nessuno perché avrei suscitato delle gelosie, che era normale il nostro comportamento, che era giusto. Io gli credevo. E mi sono affezionato ! a lui. A nche se cominciai subito a star male: mi fu diagnosticata una colite nervosa che mi portai dietro per un bel po'.
Quando hai capito che il vostro rapporto era sbagliato?
Quando sono andato al liceo, una scuola pubblica, perché nel seminario maggiore non esisteva una scuola superiore, e sono entrato in contatto con altri ragazzi e con le ragazze. Allora avevo minori possibilità di passare del tempo con don Puleo, perché ero impegnato in varie attività comunitarie. Succedeva quando lui chiedeva al rettore del seminario, don Gaetano Montana, che mi inviasse nella sua parrocchia, in occasione delle cosiddette giornate per il seminario in cui si fa raccolta di fondi per le istituzioni di formazione sacerdotale, perché altrimenti non ci vedevamo mai. Sicché andavo nella chiesa dove celebrava.
Fino a che età hai dunque mantenuto il rapporto con don Puleo?
Fin verso i 16 anni, perché a quel punto le nostre strade si sono divise: io non volevo più incontrarlo, e anche lui non faceva pressione per vedermi perché, a quanto ho capito dopo, aveva altri ragazzi sotto mano. E in effetti sono venuti fuori i nomi di altri ragazzi vittime delle stesse attenzioni morbose da parte sua.
Ragazzi del tuo stesso seminario?
Sei sì. Del settimo non so nulla di preciso.
In tutti questi anni non ti sei confidato con nessuno?
Mai. Fino a quando uno degli assistenti che mi accompagnavano a Palermo per una delle tante visite a motivo della colite, e che aveva sentito di strani episodi che accadevano in seminario, riuscì a farmi parlare e mi consigliò di parlare subito con il vice-rettore. A me non interessava fare del male a quell'uomo, ma fare in modo che nessun altro ragazzo dovesse più soffrire quello che io avevo sofferto.
E andasti dal vice-rettore?
Sì, il giorno dopo. Mi assicurò che avrebbe parlato con il rettore, che dovevo stare tranquillo, che avrei dovuto pensare agli studi e basta. Non ho! avuto n essun tipo di riscontro. Durante un ritiro spirituale parlai anche con il rettore che mi disse che era stato messo al corrente della mia situazione dal vice-rettore e che avrebbe parlato con il vescovo, monsignor Carmelo Ferraro, tuttora in carica. Io mi fidai. Inoltre, se mi capitava di incontrare don Puleo, erano sempre incontri pubblici, ritiri spirituali, ci si salutava normalmente come se i nostri rapporti in passato fossero stati normali e basta. Nel giugno del 2000 lasciai il seminario.
Quali furono i tuoi passi successivi?
Continuavo ad aspettarmi qualche riscontro alla mia denuncia. Invece non succedeva niente. Allora chiesi un incontro con il vescovo che mi ricevette subito. Stranamente, perché quando eravamo in seminario, se gli chiedevamo udienza, dovevamo attendere a lungo. Il vescovo mi ascoltò e cadde dalle nuvole. Disse che nessuno mai l'aveva informato di quanto era avvenuto. Io gli confidai la mia paura che don Puleo potesse continuare a fare del male ad altri ragazzi. Aggiunsi anche che il sacerdote andava aiutato perché la pedofilia è una malattia. "Cerchi di fare qualcosa", insistetti, "lei è il padre spirituale di tutti i sacerdoti". Era anche la massima autorità cui io potessi rivolgermi. Il vescovo mi assicurò che ci avrebbe pensato lui e che dovevo stare tranquillo. Mi licenziò regalandomi un libro. Da allora non ho avuto più notizie dal vescovo, non ho più avuto a che fare con lui. Invece il giorno successivo ebbi notizie da don Puleo, perché si precipitò a casa mia e mi rimproverò aspramente perché gli avevo fatto perdere la fiducia del vescovo.
Dunque il vescovo, in seguito al colloquio con te, l'aveva chiamato?
Sì. Mi disse che il vescovo lo aveva mandato a chiedermi scusa se mi aveva provocato dei turbamenti.
Come si è arrivati alla denuncia davanti all'autorità giudiziaria?
Qualche giorno dopo parlai con il mio parroco, don Giuseppe Veneziano, che tra l'altro era stato suo retto! re quand o don Puleo era in seminario. Si meravigliò del mio racconto, sia perché don Puleo era stimato in diocesi, sia perché il vescovo non gliene aveva fatto parola. Successivamente mi chiamò per dirmi che aveva parlato col vescovo. "Questa storia con don Puleo è acqua passata, ormai sono anni che è successa, tu stai tranquillo, fatti la tua vita, chiudiamola qui". Intanto però don Puleo continuava a fare il parroco. Era nella parrocchia del Villaggio Giordano, a Palma di Montechiaro.
Neanche un'ammonizione al prete?
Non so che dire. Però, a seguito di non so quali vicende, due anni fa, è stato spostato e gli è stata affidata un'altra parrocchia: non è più a Palma di Montechiaro ma in un piccolo paesino nei dintorni di Agrigento, Sant'Anna.
A causa di altre vicende di pedofilia?
Beh, tre di questi ragazzi sono di Palma di Montechiaro. Qualcuno avrà saputo qualcosa... Ma non posso dirlo con certezza.
Don Gaetano Montana è ancora al suo posto?
Sì, continua a fare il rettore del seminario arcivescovile. Mi chiedo come sia possibile. Altri ragazzi possono passare le stesse mie disavventure e nessuno li difenderà. Dico questo perché, riguardo a don Gaetano, devo aggiungere una cosa. Non avendo raggiunto alcun risultato con i miei colloqui, ho parlato con i miei genitori, i quali hanno contattato un avvocato. Questi, prima di fare l'esposto alla magistratura (presentato poi nella primavera del 2001), ha voluto incontrare il vescovo per capire come mai la massima autorità non avesse preso alcun provvedimento. Il vescovo rispose che lui era super partes, che bisognava prendersela con il prete e che comunque il polverone che sarebbe seguito allo scandalo non conveniva a nessuno.
Dopo la presentazione dell'esposto cos'è successo?
Parlai con il Sostituto Procuratore che chiamò tutte le persone che io avevo citato.
Facesti anche il nome del vescovo fra le persone informate dei fatti?
Sì, e furono chiamate. Ma non so se fu chiamato anche il vescovo. Fui messo a confronto con il parroco, don Giuseppe Veneziano, e con il rettore, don Gaetano Montana. Il parroco inizialmente negò che gli avevo parlato degli abusi subiti. Poi, caduto in contraddizione, si è trincerato dietro il segreto confessionale. Cosa che non sta in piedi: io non mi ero confidato con lui in confessione. Il rettore non negò, anche se disse che non ricordava bene quando gli avevo parlato della mia storia. Alla domanda: "come mai non parlò con il vescovo?", rispose che era preso da altre cose, c'era da ristrutturare il seminario, e siccome il ragazzo, cioè io, sembrava abbastanza tranquillo, tutta la faccenda si poteva rimandare. Lui parlò con il vescovo quando questi, in seguito al nostro colloquio, lo interpellò.
Qualche giorno fa, il 7 luglio, don Puleo è stato condannato a due anni e sei mesi di reclusione. Finisce qui o farai ulteriori mosse?
Intendo intentare una causa civile contro le persone che hanno un ruolo di responsabilità in situazioni del genere. Certamente il rettore del seminario, ma tanto più il vescovo, il quale, pur non avendo responsabilità penale, è civilmente - e moralmente - responsabile. Avrebbe dovuto prendere provvedimenti che non ha preso. A me non risulta che il vescovo sia mai stato interrogato: attendo di prendere visione di tutti gli atti processuali per averne conferma.
Un'altra cosa che intendo fare, ed è il motivo per cui all'università sto studiando psicologia, è aiutare le persone che subiscono abusi. Per la qual cosa ho già fondato un'associazione, che deve diventare uno sportello di ascolto
Martedì, 13 luglio 2004
Scandalo pedofilia in seminario, choc in
Austria
di Paolo Valentino
Il direttore e il vice dell'istituto si sono dimessi. Sei anni fa il primate di Vienna costretto a lasciare per una vicenda di abusi
martedì 13 luglio 2004 tratto da il Corriere della Sera. Una nota di Giovanni Felice Mapelli.
Nella foto i protagonisti dello scandalo pornografia nel seminario austriaco: mons Kurt Krenn, vescovo di Saint Poelten e mons Capellari
Nella foto i protagonisti dello scandalo pornografia nel seminario austriaco: mons Kurt Krenn, vescovo di Saint Poelten e mons Capellari
Inchiesta su 40 mila foto e filmati trovati nella biblioteca della più conservatrice scuola cattolica per sacerdoti
In apparenza è un seminario. Anzi, il più tradizionalista e ultraconservatore dei seminari cattolici in Austria, luogo di religiosa purezza, preghiera e pio magistero alla cura delle anime, dove volentieri l'anziano arcivescovo Kurt Krenn predicava, bollando con parole di fuoco i rei contro natura.
In realtà, quello della diocesi di Sankt Pölten, ottanta chilometri a Ovest di Vienna, è stato in questi anni un antro di orchi pedofili, teatro di perversioni peccaminose, una Sodoma asburgica dove preposti e seminaristi indulgevano spesso e volentieri in orge omosessuali, giochi erotici e notti scandite da alcol e sesso, al posto delle orazioni. Qualcuno parla anche di parodie naziste e cerimonie ufficialmente esecrate dal Vaticano, come la celebrazione di un finto matrimonio gay, fra due aspiranti preti, officiato dal direttore, inutile precisare tutti in costume adamitico.
C'è ancora del marcio nella Chiesa austriaca. A sei anni dallo scandalo del cardinale Hans Hermann Groer, l'ex primate, morto nel 2003, che era stato riconosciuto colpevole di aver sessualmente abusato di giovani religiosi, una nuova, devastante scoperta scuote le fondamenta del cattolicesimo viennese.
Non più sospetti o bugie di "querulanti ubriachi", come aveva fin qui sostenuto monsignor Krenn, capo della diocesi incriminata, quando il tema era più volte venuto a galla in passato. Ma un'incredibile documentazione fotografica, scoperta un anno fa nei computer della biblioteca del seminario e ora al vaglio delle autorità di polizia, in attesa della formale apertura di un'inchiesta criminale da parte della magistratura. Almeno 40 mila istantanee e una quantità imprecisata di filmati pornografici, che illustrano con precisione e ricchezza di dettagli gli esercizi, non esattamente spirituali, di Sankt Pölten. Alcune di queste ! comprend erebbero atti sessuali dei preposti con minorenni.
A svelare lo scandalo, il settimanale Profil che nell'edizione in edicola ieri ha pubblicato alcune delle foto, dove i religiosi e i loro allievi vengono immortalati mentre si baciano appassionatamente sulla bocca. Secondo il periodico, l'inchiesta è partita, dopo che diverse immagini e film girati a Sankt Pölten erano apparsi su un sito a luci rosse polacco.
Il direttore del seminario, Ulrich Küchl e il suo vice, Wolfgang Rothe, si sono dimessi, pur protestando la loro innocenza. Su di loro pende l'accusa di pedofilia. La diocesi si è schierata a quadrato in loro difesa. Monsignor Krenn, soprattutto, ha definito gli addebiti infondati, liquidando addirittura le foto, che ha ammesso di aver visto, come "ragazzate".
Fortunatamente, i vertici della Chiesa viennese sono di ben altro parere. "Tutto ciò che ha a che fare con la pratica dell'omosessualità, non può trovare spazio in un seminario per preti", recita un comunicato della Conferenza episcopale austriaca, che ha anche annunciato l'avvio di una indagine interna, al termine della quale non è difficile prevedere le dimissioni di Krenn, 68 anni, da vescovo di Sankt Pölten.
E in questo senso si sono già levate diverse voci dall'interno del mondo cattolico: "Krenn è il vero responsabile e deve rispondere di tutto questo davanti alla Chiesa e a Dio". ha detto Martin Walchhofer, il prelato che supervisiona tutti i seminari austriaci. Anche la politica è intervenuta. "Collezionare materiale pornografico, che coinvolge bambini, non può essere liquidato come una ragazzata", ha dichiarato Thomas Huber, leader dei Verdi. Un portavoce dell'opposizione socialdemocratica, Hannes Jarolim, ha chiesto al ministero dell'Interno di indagare per favoreggiamento nei confronti dello stesso arcivescovo e aprire una procedura formale.
Secondo Profil una foto documenterebbe la celebrazione del matrimonio gay da parte del rever! endo K Cchl. Il resto del materiale, con le parole del procuratore Walter Nemec, "mostra i seminaristi in situazione perverse con i loro superiori".
Un seminarista di Sankt Pölten, citato dal settimanale, afferma che "tutti sapevano cosa succedesse da noi, non era possibile ignorarlo, ma nella Chiesa domina un silenzio di piombo, quando si tratta di temi tabù, semplicemente non sappiamo in che modo affrontare correttamente il problema". Quelli che avevano provato a parlarne direttamente con i due superiori o con Krenn, sono stati subito identificati da loro come nemici e isolati.
Anche la polizia, afferma Profil avrebbe trovato all'inizio grosse difficoltà a rompere il muro dell'omertà di Sankt Pölten, dopo la scoperta del materiale e le prime denunce inviate via email da alcuni seminaristi.
Paolo Valentino
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Un commento di Giovanni F. Mapelli:
Non condivido il tono e l'equiparazione che l'articolo fa tra omosessualità perversione
e l'equiparazione con pedofilia: c'è una CONFUSIONE GENERALE DI CHE SI PARLA?
Anche tra preti consenzienti non è definibile come perversione! (dov'è il rispetto per l'intimità delle persone...?).
IL TABU'DELLA GERARCHIA FOMENTA QUESTE VISIONI MORBOSE SUI GIORNALI LAICI. Vogliono processare i sentimenti? (se non c'è abuso ovviamente)
PER ME E'UN PROCESSO STAMPA, UNA CAMPAGNA DIFFAMATORIA IN GRANDE STILE CONTRO L'OMOSESSUALITA'(nascosta) del CLERO.
Mercoledì, 14 luglio 2004
Pedofilia nella Chiesa Cattolica Italiana
Eccellenza, lei sapeva e taceva.
di Marco Marchese
(ex seminarista del seminario di Agrigento)
Ragazzo abusato in seminario scrive al vescovo di Agrigento.
Da ADISTA n. 54 del 17-7-2004
DOC-1539. AGRIGENTO-ADISTA. Un prete abusa di lui, dodicenne, sessualmente. Nel seminario arcivescovile di Agrigento che si trova nella vicinissima Favara. Per quattro anni. Prende coraggio Marco Marchese e racconta le sue sofferenze al vescovo, mons. Carmelo Ferraro di Agrigento. Vuole che nessun altro bambino o ragazzo debba patire quello che lui ha patito. Quel prete, don Bruno Puleo, è malato, sostiene Marco; lo faccia curare, chiede al vescovo, perché non possa più fare del male. Lo tranquillizza il vescovo: "ci penso io". Ma l'unica cosa che fa è 'obbligare'il reo a chiedere scusa all'offeso. E nulla più. Altri sette ragazzi, si viene a sapere poi, hanno subìto le attenzioni e le carezze morbose di don Puleo.
Raccontiamo tutta la vicenda nel numero blu allegato, in un'intervista a Marco Marchese. Qui di seguito, invece, la lettera che Marco ha inviato l'8 luglio al vescovo Ferraro.
Scrivo a lei, Eccellenza reverendissima monsignor Carmelo Ferraro, arcivescovo metropolita della Chiesa Agrigentina.
Scrivo proprio a lei che, una sera di novembre del 2000, ha ascoltato, quasi con indifferenza, il mio racconto. Forse lei non immagina nemmeno quanto mi sia costato, in quell'occasione, rivivere i momenti più brutti della mia vita.
Ma a lei che importa?
Scrivo a lei perché sono addolorato e profondamente amareggiato dal suo silenzio. Non per lei, di cui m'importa ben poco, ma per questa povera Chiesa, che si ritrova ad essere guidata da una persona che non ha saputo dirigere il gregge affidatogli, soprattutto i piccoli e gli indifesi.
Monsignor Wilton Gregory, presidente dei vescovi americani ha detto (la Repubblica, 21 febbraio 2002): "Ciò che abbiamo fatto o non abbiamo fatto ha contribuito all'abuso sessuale di bambini e giovani da parte del clero e di persone all'interno della Chiesa". Forse si starà chiedendo cosa ha a che fare tutto ciò con lei, si chiederà cosa ha fatto o non ha fatto ed io le voglio subito venire in aiuto. Lei era tenuto come tutti i vescovi diocesani ad informare tempestivamente la Congregazione Vaticana per la Dottrina della Fede delle eventuali accuse di pedofilia contro sacerdoti cattolici. Non sono io a dirlo, ma due documenti tratti dagli Acta Apostolicae Sedis, gazzetta ufficiale della Santa Sede, secondo cui i presuli debbono svolgere indagini nel caso vi sia anche solo il sospetto di pedofilia nei confronti di preti! Lei cosa ha fatto? Mi chiedo: perché lei, venuto a conoscenza di fatti sì gravi non ha preso alcun provvedimento seguendo il monito della Santa Sede? Cosa voleva che accadesse? Che io ritrattassi? Voleva forse recuperare il colpevole? E come? Facendo finta di niente? Lasciando il prete al suo posto, in mezzo alla gente, ai giovani e ai bambini per oltre un anno e mezzo? O voleva forse salvare l'onorabilità dell'istituzione? La piaga all'interno della Chiesa aumenta sempre più, nonostante la Chiesa abbia elaborato strumenti d'intervento a livello locale e universale senza riuscire a utilizzarli! E lo sa perché? Perché chi dovrebbe farlo tace, per paura o meno, si nasconde dietro al silenzio, portando ad una rovina ancora più grande e sono sicuro che se non avessi denunciato il fatto alla Procura, lei se ne starebbe ancora con le mani in mano.
Mi chiedo, però, come mai, in occasione dell'attentato alla chiesa madre di Favara, in particolare per l'incendio del portone principale, lei (Il Giornale di Sicilia, maggio 2000, cronaca di Agrigento) definì il silenzio di chi sapeva come connivenza. E il suo silenzio attorno alla mia vicenda? Come bisogna definirlo? E mi viene da pensare che altre vicende simili alla mia siano state taciute, sotterrate nel silenzio! E chissà quante! Cosa sarebbe stato se non avessi raccontato a nessuno quanto successomi all'età di dodici anni in seminario a Favara? Glielo dico io: avrei continuato a soffrire in silenzio senza però l'amara delusione di vedere le persone che mi hanno ascoltato rimanere con le mani in mano; non avrei richiamato alla mente una vicenda che per me andava cancellata, che per me era troppo pesante. Non avrei avuto la grande delusione di aver accanto persone ipocrite, conniventi e mi fermo qui.
Si ricorda quando nella stessa occasione del portone bruciato ha decretato un anno di preghiera in riparazione del sacrilegio compiuto? Un anno di preghiera, un rosario perpetuo, recitato ventiquattro ore su ventiquattro, perché "tutti siamo responsabili di tutti", così si leggeva sul giornale.
Le chiedo allora: quanto bisogna pregare per una infanzia bruciata, per un cuore che per sei anni non ha smesso di piangere in silenzio? Bruciare l'infanzia di un ragazzo non è più di un sacrilegio? E quanti rosari perpetui bisogna recitare per i mangia-bambini? E per quelle persone che pur sapendo, compreso lei, hanno fatto finta di niente? Non le viene in mente, al riguardo, la parabola del buon samaritano e soprattutto quelle persone, sacerdote e levita, che vedendo passarono oltre? Lei chi si sente di essere tra queste persone? Forse il buon samaritano? Ad essere sincero non mi importa nulla di quello che si sente. Mi importa dei bambini! Le ho raccontato di me, rivivendo per l'ennesima volta quello che lei, evidentemente, non può capire, quello che non ho mai saputo dimenticare e le chiedo: cosa ha fatto? Mi risuonano ancora le parole da lei pronunciate in occasione dell'abbattimento di alcune abitazioni abusive presso la Valle dei Templi: "Il Vangelo è passione d'amore per la verità. Quando è la dignità di un popolo ad essere compromessa, allora non posso tacere" (Il Giornale di Sicilia, 2 febbraio 2000, cronaca di Agrigento). Sicuramente tra i suoi tanti impegni ad alzare la voce in difesa dei deboli e in difesa della verità, non ha potuto leggere bene la lettera inviata dal santo Padre ai sacerdoti il giovedì santo, laddove affermava la vicinanza a coloro che hanno dovuto subire le conseguenze dei peccati dovuti al tradimento di preti ai loro voti e lo sforzo di rispondere secondo verità e giustizia ad ogni penosa situazione.
Ricordi bene che la dignità umana e la sacralità dei bambini vengono prima di ogni cosa! È questo cui la Chiesa mi ha insegnato a credere, ma evidentemente crediamo o abbiamo conosciuto un Dio diverso. Sì, perché se lei credesse nello stesso mio Dio, Padre, che ama e consola gli afflitti, Figlio, che si fa voce degli ultimi e dei più deboli, e Spirito Santo, che infonde forza e coraggio per sostenere la verità e la giustizia, ne avrebbe lo stesso timore che ne ho io! Avrebbe timore di questo Dio che dice: "Chiunque scandalizza uno solo di questi più piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo un macina d'asino e fosse gettato negli abissi del mare"; "chi accoglie anche uno solo di questi più piccoli in nome mio, accoglie me"; "i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre" (e gridano vendetta agli occhi di Dio). Ne parla tanto il Vangelo che lei instancabilmente annuncia, ma evidentemente del Vangelo si ricorda solo quello che fa più comodo!
Sono convinto che per fare certe scelte e affrontare certi problemi che magari comportano dei rischi per la propria immagine o la mettono in gioco, ci vuole molto coraggio. Penso altresì che, per chi ha un po'di coscienza e di fede, ci vorrà molto più coraggio nel presentarsi dinanzi a Dio che, preti o meno, ci chiederà conto di tutto. Dov'è la sua coscienza? Forse non faccio parte anche io come tanti altri ragazzi (i cui pianti, le cui sofferenze le dovranno pesare) del gregge che è affidato proprio a lei da Dio e dalla Chiesa? Non è lei che se ne deve prendere cura e non è a lei che Dio ne chiederà conto? Forse lei è immune al giudizio di Dio e degli uomini?
Tra le poche persone che mi hanno sostenuto nella mia vicenda vi è il Santo Padre che continua a darmi speranza. Egli che ha rifiutato categoricamente gli infingimenti, le omertà, le complicità. Il papa non ha taciuto!
Mi ritornano alla mente le parole del cardinale Ersilio Tonini secondo cui è meglio avere dieci sacerdoti in meno che averne uno sbagliato. La pedofilia e l'omosessualità vanno affrontati tempestivamente e con fermezza! (Jesus, luglio 2002). Disse altresì che i rettori dei seminari e i direttori spirituali non possono permettersi di lasciar correre!
Non è a lei che la Chiesa chiede e impone di accertare l'integrità dei seminaristi e di quanti si accostano all'ordine sacro? Non è lei che ha ordinato quel giovane prete? Non è stato lei a decidere quali giovani seminaristi dovevano essere assistenti dei ragazzi del seminario di Favara?
Lo sa perché le ho raccontato di me quella sera di novembre? Perché credevo in lei, credevo che lei, quale pastore di questo gregge e difensore dei più piccoli e più deboli, avrebbe ascoltato il mio grido e avrebbe impedito altre "carneficine" di bambini e di sogni!
Concludo, Eccellenza, rinnovando la mia fiducia nella Chiesa di Cristo e a sua Santità Giovanni Paolo II che, rivolto ai giovani riuniti a Toronto, ha avuto il coraggio, ancora una volta, di dire: "Mi vergogno per i preti pedofili e per chi ha coperto con il silenzio questi abomini".
Possano queste parole risvegliare la sua coscienza, assopita in un torpore durato troppo a lungo.
Marco Marchese
(ex seminarista del seminario di Agrigento)
Mercoledì, 14 luglio 2004
Pedofilia in Austria: denunciato novizio
polacco
AGI On-line
PEDOFILIA, IN AUSTRIA DENUNCIATO NOVIZIO POLACCO
(AGI) - Vienna, 19 lug. - L'inchiesta sullo scandalo a sfondo sessuale scoppiato nel seminario cattolico di Sankt Poelten, a ovest di Vienna, ha portato all'incriminazione di un novizio polacco ventisettenne per reati legati alla pedofilia.
Dall'esame del suo computer personale e'risultato che si era collegato a siti pedofili. Anche dal computer centrale del seminario e'stato scaricato materiale pedofilo, ma gli inquirenti non sono stati in grado di determinare responsabilita'individuali perche'tutti i seminaristi usavano la stessa parola d'accesso. Essi hanno escluso, tuttavia, che il novizio polacco abbia visionato il materiale pedofilo del computer centrale. In relazione al contenuto dei due computer, in una nota la procura parla di "rappresentazioni pornografiche di minori e di pornografia cosiddetta violenta".
Gli inquirenti hanno disposto il sequestro di otto computer personali e del computer centrale del seminario di Sankt Poelten su richiesta della direzione dopo che, a fine 2003, un tecnico che aveva esaminato il computer centrale per eliminare un problema legato a un virus aveva scoperto che era stato scaricato materiale pedofilo. Questa inchiesta, unita allo scandalo provocato dalle pubblicazione di foto sullo scambio di effusione fra sacerdoti e novizi ha avuto vasta eco fra i cattolici austriaci e determinato richieste di dimissioni per il titolare della diocesi di Sankt Poeltern, monsignor Kurt Krenn.
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191545 LUG 04
AUSTRIA/ SCANDALO SESSUALE SEMINARIO, INCRIMINATO UNO STUDENTE
Si tratta di un seminarista polacco di 27 anni
lunedì 19 luglio 2004 di APC
Un seminarista polacco di 27 anni è stato incriminato per possesso e distribuzione di materiale pedo-pornografico. Lo ha reso noto oggi il magistrato austriaco, Walter Nemec. L'incriminazione è maturata nel corso delle indagini sullo scandalo scoppiato all'interno della Chiesa austriaca in seguito alla pubblicazione di migliaia di foto pedo-pornografiche scattate nel seminario di Saint Poelten, 80 chilometri circa a ovest di Vienna.
Il magistrato ha rilasciato una dichiarazione in cui si precisa che il seminarista polacco, la cui identità non è stata diffusa, ha scaricato "numerose" foto vietate da un sito web localizzato in Polonia.
Anche il cancelliere austriaco Wolfgang Schuessel ha denunciato apertamente lo scandalo. Schuessel, che ha chiarito di non parlare in virtù del suo ruolo istituzionale ma come credente e cattolico, ha chiesto una spiegazione esauriente sulla vicenda.
Le autorità del posto hanno sequestrato alcuni computer nell'ambito delle indagini al seminario. Sono state trovate almeno 40mila immagini a sfondo sessuale, ma il vescovo Kurt Krenn, responsabile della diocesi, ha giudicato la vicenda "un po'esagerata e montata" nel corso di un'intervista trasmessa dalla tv austriaca. Secondo lui, si è trattato essenzialmente di uno "scherzo di cattivo gusto, una cosa da ragazzini".
Il vescovo di St. Poelten, che ha respinto la richiesta di dimissioni, ha sottolineato che non esiste "alcuna prova" di atti di omosessualità all'interno del seminario. Nemmeno una foto che mostra il vice-rettore che bacia appassionatamente un seminarista dimostrerebbe alcunché ("Era una festa di Natale, alla fine si sono dati il bacio natalizio, non ha niente a che fare con l'omosessualità" ha dichiarato il porporato).
Eppure il servizio di lunedì 12 luglio dell'autorevole settimanale austriaco Profil, basato anche scoperta di un numero imprecisato di video a sfondo erotico, sembrerebbe dimostrare il contrario. I vertici della Chiesa per la prima volta hanno scoperto il materiale un anno fa su un computer del seminario, ha precisato Profil. In esso figuravano numerose immagini di giovani preti e loro insegnanti che si baciavano e indulgevano in giochi sessuali e orge.
L'organo di stampa ha precisato che il direttore del seminario, il reverendo Ulrich Kuechl, ha già rassegnato le dimissioni e anche il suo vice, lfgang Rothe, le ha sottoposte al suo superiore. "Ho delle responsabilità e me le assumo" ha commentato il vescovo Krenn, ma "non avevo niente a che vedere con queste cose, anche se ovviamente sono di mia competenza". Il caso ha suscitato molto scalpore nel Paese a maggioranza cattolica, dove i vertici ecclesiastici stanno ancora tentando di superare le divisioni create dalle accuse di molestie nei confronti di studenti minorenni da parte del cardinale Hans Hermann Groer, costretto a rassegnare le dimissioni nel 1995 dall'arcidiocesi di Vienna.
Martedì, 20 luglio 2004
Scandalo pedofilia in Austria
Nominato dal Vaticano un visitatore
apostolico
Di seguito la notizia così come è stata riportata dall'agenzia della CEI SIR e dal sito Tamles.
articolo tratto da TAMLES
Un vescovo ultraconservatore che dichiara un bacio sulla bocca una forma di gioia natalizia... speriamo che riconosca la stessa gioia natalizia in tutte le coppie omosessuali, sarebbe una bella estensione del concetto!
IL CASO - Lo scandalo in un seminario
L´invio da Roma del visitatore apostolico è un atto rarissimo
MARCO POLITI
CITTA´ DEL VATICANO - Un altro colpo per papa Wojtyla. Dopo la serie infinita dei processi per pedofilia nelle diocesi Usa, sono arrivate fino in Vaticano le ondate fangose dello scandalo del seminario austriaco di Sankt Poelten, in Austria, dove gli inquirenti hanno trovato materiale pornografico in quantità industriali mentre sui giornali sono finite le foto del rettore Ulrich Kuechl (dimessosi il 5 luglio) e del vicerettore Wolfgang Rothe, ritratti in atteggiamenti "inequivocabili" ognuno con un seminarista diverso.
Ad aumentare la vergogna sono state le prime dichiarazioni del vescovo di Sankt Poelten, monsignor Kurt Krenn - un ultraconservatore che si è sempre proclamato fedele del pontefice ad oltranza - che aveva definito alla tv austriaca tutta la vicenda "esagerata e montata", sostenendo che il bacio in bocca del vicerettore Rothe con un allievo (foto pubblicata dal settimanale "Profil") andava considerato solo un momento di gioia natalizia. "Era una festa di Natale - ha detto testualmente monsignor Krenn - e alla fine si sono dati un bacio. Non ha niente a che fare con l´omosessualità".
Papa Wojtyla sembra meno tranquillo. Ieri ha inviato ufficialmente nella diocesi un "visitatore apostolico", l´equivalente di un commissario straordinario, con l´incarico di indagare particolarmente sul seminario, la diffusione di materiale pedo-pornografico (sono stati trovate quarantamila foto e parecchi video), relazioni erotiche ed eventuali abusi sessuali. Per la Chiesa austriaca lo scandalo è una disgrazia che segue di pochi anni l´altro scandalo a sfondo sessuale, che coinvolse negli anni Novanta l´arcivescovo di Vienna cardinale Hans Groer, poi dimessosi nel 1998 e morto ritirato nel 2003. Nei giorni scorsi il cancelliere austriaco Wolfgang Schuessel aveva dichiarato pubblicamente: "In Austria Stato e Chiesa sono separati, per questo non ho alcun diritto di prendere posizione come cancelliere... ma come credente e cattolico voglio una spiegazione immediata e sincera".
L´invio di un "visitatore apostolico", cioè di un alto commissario-inquirente vaticano, è un atto rarissimo. La persona incaricata dal pontefice, mons. Klaus Kung, vescovo di Feldkirch, si è detto consapevole che si tratta di una responsabilità "delicata e difficile", ma ha sottolineato di voler "procedere in maniera approfondita e immediata per rafforzare la fiducia che i fedeli nutrono nei confronti della Chiesa e del Santo Padre".
La procura austriaca, dal canto suo, ha già iniziato a indagare. E´ stata annunciata l´incriminazione per possesso di materiale pedofilo e pornografico di un novizio polacco ventisettenne, che peraltro è già stato allontanato dal seminario. In stato di stallo sono invece le indagini su otto altri seminaristi, poiché per ora non è stato possibile scoprire - data la molteplicità di password di accesso - chi abbia effettivamente visionato siti pedofili e pornografici su un computer dove furono trovate scaricate migliaia di immagini porno. "Di questa vicenda - aveva dichiarato una settimana fa alla rivista "News" il vescovo Krenn - alla conferenza episcopale non deve importare un accidente". Più di quanto potesse tollerare il Vaticano.
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La notizia data dall'agenzia SIR del 20-7-2004
16:56 - ST. PÖLTEN, NOMINA DI MONS. KÜNG, CARD. SCHÖNBORN (VESCOVI AUSTRIA): "PASSO VERSO IL RISANAMENTO DELLA SITUAZIONE"
Il card. Christoph Schönborn, presidente della Conferenza episcopale austriaca, ha definito oggi la nomina di mons. Klaus Küng, vescovo di Feldkirch, quale visitatore apostolico per la diocesi di St. Pölten, un "provvedimento "straordinario e raro". Il cardinale ha spiegato che il visitatore apostolico, responsabile solo dinanzi al Papa, ha il compito di "informarsi quanto più rapidamente circa tutti gli avvenimenti" a St. Pölten "e di assicurarsi che l'ordine della Chiesa universale venga rispettato e ripristinato all'interno della diocesi e in particolare anche nel seminario". Con questa nomina papale viene meno anche la commissione d'inchiesta istituita da mons. Krenn, vescovo di St. Pölten, poiché, ha aggiunto il cardinale, "in quanto visitatore apostolico per la diocesi, mons. Küng dispone di pieni poteri anche nei confronti del seminario". Schönborn ha comunicato che "tutte le decisioni importanti" e le "prese di posizione ufficiali" debbono essere concordate con il visitatore, che dispone di "ampi poteri" durante il periodo di carica. "Penso che ciò sia importante affinché possa lavorare in pace e con decisione", ha aggiunto. Schönborn ha definito il provvedimento della Santa Sede "un importante passo verso il risanamento della situazione". "Ormai sappiamo tutti, e percepiamo dolorosamente che un tale risanamento è necessario. Molte persone sono state irritate, deluse, rattristate o furibonde" da quanto avvenuto, ha osservato, pur sottolineando che la reazione della Chiesa austriaca e del Papa sia stata immediata. Il cardinale non ha fatto previsioni sulla durata della permanenza di mons. Küng a St. Pölten: "daremo il nostro sostegno a mons. Küng ed egli stesso troverà molto sostegno nella diocesi", ha dichiarato. Da parte sua, mons. Küng, ha annunciato che si "occuperà immediatamente del seminario". Il vescovo ha sottolineato di voler cercare il dialogo con i responsabili, "a partire dai vescovi e da tutti i responsabili della diocesi". "Interverrò certamente – ha affermato – laddove sia necessario per far sì che vengano esaminati tutti gli eventi e per far chiarezza su quanto accaduto e per decidere il da farsi".
Giovedì, 22 luglio 2004
Austria: forte aumento uscite dalla Chiesa
cattolica
VIENNA - Chiesa cattolica in Austria soffre in questo momento una pesante emorragia di fedeli, come conseguenza degli scandali sollevati il mese scorso dai presunti rapporti omosessuali e dalle fotografie pedo-pornografiche nel seminario di St.Poelten, nel frattempo chiuso dal Vaticano.
Il quotidiano conservatore di Vienna "Die Presse" ha pubbicato oggi i primi dati ufficiali, relativi al periodo dopo la scoperta degli scandali, sui cittadini che sono andati in comune a farsi cancellare ufficialmente dalle liste della Chiesa cattolica: a Vienna a luglio le uscite sono state del 30% superiori allo stesso mese dello scorso anno.
A St.Poelten, dove aveva sede il "seminario a luci rosse", l'aumento è stato del 186% (in cifre, 80 fedeli si sono fatti cancellare a luglio 2004, rispetto a 28 del luglio 2003). Il fenomeno avrà poi conseguenze economiche in termini di quote della dichiarazione dei redditi, ma il risultato si vedrà il prossimo anno.
Da SWISSINFO
Mercoledì, 01 settembre 2004
PRETI PEDOFILI
Vaticano sapeva di scandalo St.Polten da anni
Lo sostengono alcuni testimoni in un documentario televisivo
di APC
Roma, 20 ago. (Apcom) - Nel documentario televisivo dedicato allo scandalo del seminario di St. Polten il network tedesco ARD ha intervistato alcuni testimoni, che sostengono all'unaminità una tesi molto scomoda: il vescovo Kurt Krenn (che aveva definito lo scandalo come innocui "giochi da ragazzi") e degli alti prelati erano a conoscenza delle abitudini del seminario, dei suoi festini omosessuali e delle foto proibite.
Intanto un servizio radiofonico del Suedwestrundfunk sostiene che anche il Vaticano sapesse delle attività omosessuali e questo da almeno due anni.
Nel documentario, che andrà in onda domenica sera, un ex-seminarista racconta per la prima volta le abitudini di St. Polten, ora chiuso dall'inviato del Papa che ha ritenuto obbligatorio un "nuovo inizio".
Un testimone interno sostiene che la morale all'interno del seminario fosse praticamente assente e che i preti avessero spesso rapporti sessuali con i seminaristi, definiti "carne fresca e giovane". "Quel posto era come una palude" racconta l'uomo. "E'molto triste", conclude il testimone, che è stato addirittura minacciato di morte, "che il Vaticano abbia reagito solamente dopo che i media avevano portato alla luce questa sordida situazione". Il Vaticano quindi, secondo le accuse di molti, avrebbe saputo dei sex party nel seminario, ma non avrebbe fatto nulla per contrastarli.
Già nel 1999 la Conferenza dei Vescovi tedesca aveva dovuto stilare un documento che regolasse i casi riguardanti i seminaristi gay; avevano concordato sul fatto che gli omosessuali potessero diventare preti, a patto di non ammetterlo mai in pubblico e di attenersi severamente alle regole del celibato. Era inoltre vietato frequentare "luoghi disdicevoli" quali bar e discoteche.
Secondo l'indagine del SWR su 27 diocesi tedesche, la maggior parte di esse si sarebbe attenute alle regole per scegliere i futuri preti.
Ma, come fa notare a SWR il novizio Stefan Kiechle, "la tentazione siede nella camera accanto".
Nel seminario di St. Polten furono ritrovate 40.000 foto pornografiche e svariati filmini, nei quali erano visibili anche dei bambini. Un giovane seminarista è stato condannato a 6 mesi di prigione a causa del possesso di materiale pedopornografico.
Mercoledì, 01 settembre 2004
AUSTRIA: CONDANNA SOFT PER IL
SEMINARISTA CHE SCARICAVA FOTO
PORNO DA INTERNEt
Da Agenzia Adista n° 61 dell'11 settembre 2004
32480. ST. PÖLTEN-ADISTA. Il capro espiatorio è saltato fuori. Il 27enne seminarista polacco Piotr Z., accusato nell'ambito dello scandalo che ha coinvolto il seminario di St. Pölten (v. Adista n. 55 e 57/04) di avere scaricato da Internet 1.700 fotografie pornografiche, tra le quali molte di carattere pedofilo, è stato già processato e condannato a sei mesi di reclusione con libertà condizionata. I giudici sono stati clementi: per questo reato è prevista una pena da uno a due anni di carcere.
Ma lui si è mostrato molto contrito: "Confesso di avere guardato le fotografie - ha ammesso - e me ne pento profondamente". Il pubblico ministero lo ha anche interrogato sui motivi di un tentato suicidio di qualche settimana fa: "È stato per il dolore, per il rimorso, per il senso di colpa. Mi sono sentito così abbandonato. Non è tanto per me, quanto per la vergogna che ho procurato alla mia famiglia".
Nel frattempo procede la visita apostolica di mons. Klaus Küng, incaricato dal papa il 21 luglio scorso di condurre indagini e ricerche sul caso, ma la conclusione è ancora lontana, ha affermato il segretario di Küng, Bernhard Augustin. Küng ha smentito intanto la notizia, diffusa dall'emittente televisiva ARD, secondo cui l'attività omosessuale all'interno del seminario (ci sono anche le foto del segretario di Krenn e vicerettore del seminario in ambiguo atteggiamento con il rettore) sarebbe stata nota al Vaticano e alla Conferenza episcopale austriaca già da un paio d'anni. Le prime "indicazioni significative", ha detto, risalgono al novembre 2003, quando nel corso della ricerca di un virus nel sistema informatico del seminario sono state scoperte immagini pornografiche. E mentre colloqui e ricerche vengono condotte nella massima riservatezza, la rivista ultracattolica Der 13. afferma di aver già raccolto più di 3.000 firme a sostegno del vescovo di St. Pölten Kürt Krenn. "Giustizia per Krenn!", recita il titolo dell'appello, che verrà inviato al papa.
Venerdì, 29 dicembre 2006
ALLA FINE L'ARCIVESCOVO DI AGRIGENTO, MONS. CARMELO FERRARO,
HA CEDUTO ALLE PRESSIONI DEI MEDIA
da IMG-Press - Il foglio elettronico: http://www.imgpress.it/index.asp "Il segno di Dio - ha spiegato il Papa - è il bambino nel suo bisogno di aiuto e nella sua povertà". "Egli si fa piccolo per noi", perché vuole toglierci la "paura della sua grandezza". "Egli chiede il nostro amore - ha ribadito Benedetto XVI - Nient'altro vuole da noi se non il nostro amore, mediante il quale impariamo spontaneamente ad entrare nei suoi sentimenti, nel suo pensiero e nella sua volontà". Ecco, Mons. Ferraro, queste parole sull'infanzia abusata, del Sommo Pontefice l'aiuteranno ad adottare la decisione migliore per il bene della Chiesa.
Alberto Giannino
Presidente Ass. culturale docenti cattolici
Venerdì, 29 dicembre 2006
Il dibattito sulla omelia del predicatore del Papa
Una medicina spirituale per gli abusi
sessuali del clero
Lee Penn confuta la proposta del predicatore apostolico
(Traduzione dall'inglese e riduzione di Fausto Marinetti. Di seguito il testo originale) Ringraziamo il nostro carissimo amico Fausto Marinetti per averci inviato questa sua libera traduzione e riduzione di un articolo pubblicato negli USA in cui si discute della proposta del predicatore del Papa a proposito della pedofilia nella chiesa cattolica. Riprendiamo questo articolo per dimostrare come le questioni sollevate dallo stesso Fausto Marinetti sulla proposta del predicatore del Papa, siano molto più diffuse nella chiesa cattolica di quanto si voglia far credere.
Il testo originale è ripetitivo e per molti versi stucchevole e ciò ha spinto Fausto Marinetti a ridurre il testo tradotto all'essenziale. Riportiamo comunque di seguito il testo originale in inglese.
Premessa
Il predicatore personale del Papa propone una giornata di digiuno per solidarizzare con le vittime degli abusi sessuali da parte del clero (15.12.2006).
Padre Raniero Cantalamessa dice: "La Chiesa ha "pianto e sospirato" in tempi recenti per gli abomini commessi nel suo seno da alcuni dei suoi stessi ministri e pastori. Ha pagato un prezzo altissimo per questo. È corsa ai ripari, si è data regole ferree per impedire che gli abusi si ripetano. È venuto il momento, dopo l'emergenza, di fare la cosa più importante di tutte: piangere davanti a Dio, affliggersi come si affligge Dio; per l'offesa fatta al corpo di Cristo e lo scandalo recato "ai più piccoli dei suoi fratelli", più che per il danno e il disonore arrecato a noi".
Nonostante questo, il card. Bernard Law (allontanato dalla diocesi di Boston) resta al suo posto di onore e privilegio come Arciprete della Basilica di S. Maria Maggiore. Altri prelati continuano a coprire il delitto, mentre complici e colpevoli sfuggono alla giustizia civile. Quindi non siamo al "dopo emergenza", perché lo scandalo persiste.
"Un giorno che predicavo al clero di una diocesi che aveva molto sofferto per questa ragione, mi colpì un pensiero. Questi nostri fratelli sono stati spogliati di tutto, ministero, onore, libertà, e Dio solo sa con quanta effettiva responsabilità morale, nei singoli casi; sono diventati gli ultimi, i reietti... Se in questa situazione, toccati dalla grazia, si affliggono per il male causato, uniscono il loro pianto a quello della Chiesa, la beatitudine degli afflitti e di coloro che piangono diventa di colpo la loro beatitudine. Potrebbero essere vicini a Cristo che è l'amico degli ultimi, più di tanti altri, me compreso, ricchi della propria rispettabilità e forse portati, come i farisei, a giudicare chi sbaglia. C'è una cosa però che questi fratelli dovrebbero assolutamente evitare di fare e che qualcuno, purtroppo, sta cercando invece di fare: approfittare del clamore per trarre vantaggi anche dalla propria colpa, rilasciando interviste, scrivendo memoriali, nel tentativo di far ricadere la colpa sui superiori e sulla comunità ecclesiale. Questo rivelerebbe una durezza di cuore davvero pericolosa".
Come e quanto siamo lontani dal porre fine allo scandalo! Solo alcuni sono stati smascherati, ma molti hanno evitato la prigione grazie alle autorità ecclesiastiche. Le "gesta" dei pedofili non sono "errori" ma crimini. E mentre il predicatore li ammonisce di non strumentalizzarli con "memoriali" per fini speculativi, pare esortarli a non gettare la responsabilità "sui superiori e sulla comunità ecclesiale". Non sembra dire nulla ai prelati, che hanno amplificato il crimine con l'omertà e ci fa vedere, che ne negano ancora l'ampiezza e la gravità. Gli avvocati delle vittime replicano, che parole e gesti di contrizione devono essere accompagnati da azioni concrete.
Barbara Blaine, presidente dell'Associazione Survivor Network of those abused by Priests, sostiene che centinaia di prelati hanno favorito migliaia di preti pedofili. Quindi "Solo azioni decise possono tutelare i bambini, non atteggiamenti benevoli. Apprezzeremmo di più interventi papali, disciplinari, adeguati ed efficaci nei confronti dei vescovi". Per Mary Pat Fox, presidente di Voice of Faithful, le critiche sono un segno di speranza, in quanto i vertici Vaticani stanno comprendendo la gravità della cosa, ma dovrebbero andare oltre punendo i Vescovi che hanno protetto il clero colpevole.
Sono d'accordo: pie parole di pentimento sarebbero insignificanti senza cambiamenti profondi e atti riparatori. Solo con la giustizia le parole diventano efficaci. "L'uomo è giustificato dalle azioni, non dalle intenzioni" (Gc 2,24). Dio dice: "Io detesto, respingo le vostre feste e non gradisco le vostre riunioni, anche se voi mi offrite olocausti, io non gradisco i vostri doni, e le vittime grasse come pacificazione io non le guardo. Lontano da me il frastuono dei tuoi canti: il suono delle tue arpe non posso sentirlo! Piuttosto scorra come acqua il diritto e la giustizia come un torrente perenne" (Amos 5,21-24). "Smettete di presentare offerte inutili, l'incenso è un abominio per me; non posso sopportare noviluni, sabati, assemblee sacre delitto e solennità. I vostri noviluni e le vostre feste io detesto, sono per me un peso; sono stanco di sopportarli. Quando stendete le mani, io distolgo gli occhi da voi. Anche se moltiplicate le preghiere, io non ascolto. Le vostre mani grondano sangue. Lavatevi, purificatevi, togliete dalla mia vista il male delle vostre azioni. Cessate di fare il male, imparate a fare il bene, ricercate la giustizia, soccorrete l'oppresso, rendete giustizia all'orfano" (Isaia 1,13-17).
Proposte pratiche
Per pentirsi efficacemente bisogna sostituire alle parole i fatti. Per esempio:
1 Confinare il card. B. Law in monastero per fare penitenza, togliergli cappello cardinalizio e le sue onorificenze;
2 Lo stesso valga per i prelati che hanno favorito o fiancheggiato i preti pedofili;
3 Direttive papali affinché i molestatori si costituiscano all'autorità civile;
4 Sopprimere gli ordini religiosi nei quali si verificano abusi sessuali;
5 Sopprimere i seminari in cui si manifestino tali situazioni;
6 Processare p. Maciel, fondatore dei Legionari di Cristo, e, se colpevole, pubblicare verdetto, motivi e pena canonica, affinché i suoi seguaci non possano più dire di essere stati perseguitati ingiustamente;
7 Investigare i movimenti ecclesiali, Opus Dei compresa, per verificare se si riscontrano abusi sessuali fisici o morali;
8 Pubblicare i nomi dei colpevoli e dei complici (compresi i defunti) alleggerirebbe la discriminazione e vergogna delle vittime e le aiuterebbe a ricostruirsi una vita;
9 I colpevoli dovrebbero laicizzarsi spontaneamente e sollecitare le vittime ad uscire dall'anonimato;
10 Preti e religiosi rinuncino a dispendiose difese legali e a pressioni sui parenti delle vittime, affinché ammettano una presunta corresponsabilità delle stesse. La varie strategie difensive non riescono a dimostrare, che le vittime avrebbero gradito di essere abusate da una organizzazione, che afferma di essere il "Corpo di Cristo in terra". Non solo avvocati e compagnie assicurative ma anche i prelati sono responsabili di ciò che succede in tribunale.
11 Preti e religiosi smettano di opporsi a nuove forme di protezione legale per ridurre la gravità del delitto;
12 Investigare lo stile di vita del clero e dei religiosi con particolare attenzione ad episodi di omosessualità in occidente e di relazioni eterosessuali o di concubinato nel terzo mondo. Si può liberalizzare il matrimonio dei preti senza cambiare i dogmi. Ma quando la gerarchia occulta relazioni di lunga data di un clero supposto celibe, si fa complice di un'ampia ipocrisia e potrebbe contribuire ad accrescere il numero dei potenziali abusi. Preti e religiosi che vivono relazioni clandestine non sarebbero in grado di denunciare gli abusi perpetrati da loro colleghi.
Nessuno di questi punti intacca i dogmi della dottrina cattolica. Tuttavia, se accolti, indurrebbero i responsabili ad un ritorno alla coerenza evangelica e i colpevoli offrirebbero una giusta riparazione dei loro misfatti, predisponendosi a ricevere la misericordia di Dio.
A parte un miracolo, non credo che quanto auspicato avverrà nel prossimo futuro. Queste proposte, che sarebbero "veri frutti di conversione" (Matteo 3,8), non sono ben accette. Padre Cantalamessa preferisce suggerire pie e devote penitenze, che lasciano il tempo che trovano. Però, il monito del Battista ai farisei potrebbe essere utile per la gerarchia e i suoi difensori: "Già la scure è posta alla radice degli alberi: ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco" (Matteo 3,10).
CONCLUSIONE
Qualcosa di buono c'è nella proposta di p. Cantalamessa: i giusti possono e devono offrire preghiere e digiuni riparatori, che aiuteranno i colpevoli a ravvedersi. La Chiesa è il corpo mistico di Cristo e, come i malvagi violano tutto il corpo, preghiere e penitenze lo salveranno tutto intero. Inoltre i giusti possono fare molto di più:
1. Offrire tempo, capacità, denaro ai gruppi che sostengono le vittime;
2. Se i difensori della gerarchia minimizzano il delitto non si deve alimentare questa subdola propaganda;
3. Quando la vittima accusa un prete, non si deve presumere che stia mentendo. E'meglio lasciare alle autorità giudiziarie il compito di indagare;
4. Se tutto ciò che riguarda gli abusi sessuali diventa di pubblica ragione e i responsabili vengono rimossi dal ministero, ci saranno conseguenze positive anche per i laici.
Come i colpevoli dovrebbero accettare la pena, così i giusti dovrebbero accettare la penuria di risorse e di preti, la chiusura di seminari e scuole, per soddisfare le esigenze della giustizia. Questi sono gli inevitabili frutti e i risultati della corruzione fuori controllo dei prelati, dei preti e dei religiosi del nostro tempo.
(libera traduzione e riduzione a cura di Fausto Marinetti)
Mercoledì, 03 gennaio 2007
http://www.fisicamente.net/SCI_FED/index-1380.htm
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Datagate: Nsa controlla 75% Rete Usa. USA E GB (farisei anglo-americani FMi NWO 666), hanno fatto distruggere i documenti, del guardian, circa Snowden, perché, sono diventati, la più pericolosa minaccia di nazismo, di tutta la storia del genere umano. loro non sono stati scoperti, da una terrestre tecnologia, sono stati "rivelati", come una religione.. bisogna, espellere, immediatamente, dal territorio nazionale, ogni cosa appartenga, ad USA e GB, ad iniziare dalle ambasciate, loro sono diventati satanisti TROIKA satanisti, TROIKA cosa è il signoraggio bancario? e perché voi lo avete, se, la costituzione lo proibisce a voi? perché, voi state portando allo sterminio, i popoli, con le voste magie giuridiche?